Capitolo 5

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Non mi sembra vero. Sto finalmente guidando un auto tutta mia. Con la radio a tutto volume, sto cantando 'American idiot' a squarciagola assieme ad Aaron. Ci stiamo dirigendo verso la casa dei nonni di Connie, quando a un certo punto Aaron abbassa il volume e mi guarda. Ricambio l'occhiata e chiedo "Che succede?"
"Amber, devo dirti una cosa."
Odio queste situazioni. Io sono una ragazza paranoica e mi sento male al solo pensiero di ciò che potrebbe dirmi. E se gli piacessi? Ma io lo vedo solo come un amico. E se invece mi odiasse? No, questo probabilmente no. E se fosse un alieno sceso sulla terra apposta per uccidermi? Mhmh.. Okay sto degenerando. Mi riprendo dai miei folli pensieri e dico "Vai spara"
"Beh, è da un po' che ci sto pensando.. E credo di aver raggiunto una conclusione.." Si blocca lasciando il discorso in sospeso.
Lo fisso con sguardo interrogativo "E quale sarebbe questa conclusione?"
"È un po' strano parl.."
"Aaron, ti conosco dall'asilo. Non devi farti problemi a parlare con me, lo sai. Avanti, dimmi senza girarci troppo intorno."
"Okay, credo di essermi innamorato."
"Oddio è fantastico! Sono così felice, perché tanta esitazione a dirmelo?" Dico cercando di sembrare il meno tesa possibile.
"Perché.."
Lo interrompo prima che possa continuare la frase, provo un misto di curiosità e preoccupazione "Dai dimmi, chi è la dolce donzella che ha rubato il tuo cuore?"
"Ehm.. È Connie."
Ora capisco il motivo di tanta esitazione. Decido di prendere la strada più lunga, così da avere più tempo per parlare.
Fisso Aaron con un sorriso da ebete stampato in faccia "Da quanto tempo?"
"Ormai credo da tre ann.."
"Hey hey hey! Cosa?! Tu mi hai tenuto all'oscuro di ciò per così tanto tempo? Ma Aaron! Sei il mio migliore amico" dico svoltando verso la casa dei nonni di Connie.
"Lo so Am. Non ho mai trovato il coraggio e il momento adatto per dirtelo."
Siamo arrivati da Connie, ora basta solamente aspettarla.
"Okay, perdonato per questa volta. Però non ci credo che in tre anni tu non abbia mai trovato il momento giusto per dirmelo. Sappi che prima o poi lo dirò a Connie!" Dico scherzando.
"Dirmi cosa?" Sbuca fuori Connie dal nulla. Eravamo così presi dalla conversazione che non ci siamo accorti che Connie è entrata in auto.
Io ed Aaron ci guardiamo con gli occhi sbarrati.
"Ehm, il regalo per il tuo compleanno! Sarà una bella sorpresa!" Dice Aaron mentendole. Per un soffio.
"Ma io compio gli anni fra sei mesi" dice Connie perplessa
"Lo sappiamo, ma è un grande regalo, quindi ci stiamo organizzando prima. Ora basta dettagli. Mettete le cinture che si riparte." Dico io salvando Aaron da ulteriori domande.

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Arrivo a casa e trovo i miei genitori in cucina infarinati dalla testa ai piedi. Li guardo e chiedo loro "Ma che state facendo?"
"La nostra intenzione era quella di preparare un dolce, ma alla fine abbiamo deciso di preparare del semplice pane, sai vogliamo mantenerci in linea" dice papà
"Si sì in linea. Non è che per caso non ne siete stati capaci?" Dico con un sorrisetto
"No no! Giuro"
Apro istintivamente il cestino, guardo il suo contenuto: una sottospecie di torta carbonizzata. Guardo i miei genitori, mi metto a ridere e corro in camera.

Mi metto una tuta da ginnastica e ritorno giù.
"Mamma papà, io esco a fare una passeggiata ci vediamo tra un po' "
"Va bene tesoro, fai attenzione" dice la mamma.
Non sono una ragazza sportiva, ma mi piace tenermi in forma e dato che non pratico nessuno sport, a giorni alternati esco a camminare o a fare jogging e devo dire che mi rilassa molto.

Dopo un'oretta di cammino, opto per fare la strada di ritorno correndo.
Arrivata davanti casa, suono il campanello e papà mi apre la porta. Entro e mia mamma urla dalla cucina "Ciao Amber!"
"Ciao mamma, vado a fare una doccia e poi arrivo a mangiare!"
"Vaa bene"

Stiamo mangiando, quando papà accende la TV come ogni giorno sul notiziario. Restiamo in silenzio ad ascoltare increduli ciò che la giornalista sta dicendo. I pazienti infetti dal nuovo virus sono fuggiti dall'ospedale. Hanno contagiato un sacco di persone, addirittura più di quattrocento ed ogni ora si registrano nuovi casi. Io sono davvero sconvolta, mi lascio sfuggire un "Oh cazzo.."
"La cosa sta diventando troppo grande" dice papà
"Dici che raggiungerà anche noi?"
"Non lo so Amber. Ma ho paura."

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