Camila tornò a casa sua abbastanza dolorante. Guidare un'auto definitivamente non è una buona idea quando hai ricevuto tanti colpi all'addome, braccia, schiena, gambe, faccia... In fine: Tutto il corpo.
Ogni piccola parte della sua anatomia le doleva come mille inferni. Ogni volta che tentava di muovere un solo muscolo un sentimento di scottatura la invadeva e le faceva uscire grida di dolore seguite da lacrime e tanti insulti a se stessa dentro la sua testa.
Salì alla sua stanza gridando ad ogni passo che dava e piangendo, non a causa del dolore, ma dell'odio che sentiva per se stessa. Un bagno d'acqua fredda fù la prima cosa di cui ebbe bisogno per rilassare il suo corpo dolorante.
Quando sentì che il sangue si era disquamato dalla sua pelle e si sentiva solo un po' meglio, uscì da lì e cominciò a guardarsi allo specchio.
Si spaventò al vedere il suo riflesso. Definitivamente, non era mai stata peggio. Una lacrima minacciò di uscire dai suoi occhi mentre ascoltava la sua mente dirle "Stupida, lesbica. Questò è quello che ti meriti"...
Rabbrividì. La voce della sua mente suonava esattamente come la voce di Austin.
Lentamente e con dolore cominciò a guardare ogni dettaglio del suo corpo.
... Il suo labbro era rotto.
***
Quando Camila si voltò a guardare Austin e Luis il suo cuore si paralizzò ugualmente al suo corpo. Non c'era niente da fare. Non aveva via di scampo.
Austin: Non restare lì seduta!- Le ordinò mentre le stringeva i capelli e la lanciava contro il suolo, facendola gemere di dolore.
Luis: Non dimenticherai mai questo giorno, Camila Cabello, te lo prometto.
Austin tornò a stringerla per i capelli e la alzò. Lei si morse il labbro cercando di reprimere le sue grida di dolore.
Doveva essere forte.
Doveva resistere.
Dinah: Lasciala, stupido!
Luis: No, tesoro, lui non se la farà scappare di nuovo.
E così fù come Luis cominciò a colpire Dinah, non senza che lei si difendesse abbastanza bene per che lui ricevesse qualche colpo ogni tanto.
Normani cercò di aiutare, però solo un pugno di Luis la fece cadere al suolo, incoscente.
Austin, sorridendo come sempre, obbligò Camila ad inginocchiarsi davanti a lui e gridò a tutti i ragazzi nella caffetteria:
Austin: SIGNORE E SIGNORI, QUI CON VOI: CAMILA GAYBELLO!
Tutti quelli della caffetteria risero e gridarono mentre le guance di Camila si riempivano di lacrime silenziose e la sua testa di insulti.
Non tutti quelli della caffetteria erano cattivi. In realtà, molti non approvavano la condotta di Austin e Luis, però avevano paura di affrontarli, dato che sapevano come sarebbe finito tutto.
Camila: Puoi colpirmi, Austin Mahone, però questo non ti farà più uomo.- Sussurrò. Se lui l'avesse ferita, lei l'avrebbe colpito dove gli avrebbe fatto più male: Il suo ego.
Fù allora quando il pugno di Austin atterrò sul suo volto, facendole assaggiare il suo proprio sangue.
***
Sospirò.
... Aveva anche una ferita sul sopracciglio ed un'altra sul setto nasale.
***
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La Ragazza della Finestra ||TRADUZIONE ITALIANA|| Camren
Fanfiction"Lauren è una calamita per attrarre le malattie. Camila è una calamita per attrarre Lauren." Traduzione italiana della fanfiction "La Chica de la Ventana" di: @AllysonDeVil. #12 in Fanfiction