Capitolo 37

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Lauren: Vi ho preparato la colazione. -Disse a Sinu e Alejandro quando li vide scendere dalle scale. Camila dormiva ancora e lei si era alzata presto solo per fare quello, trovando in quella maniera il modo di "ripagarli".

Sinuhe: Non dovevi, Lauren. -Sussurrò, Lauren gli diede i loro rispettivi piatti guidandoli in cucina timidamente.

Lauren: Volevo.

Sinu e Alejandro accettarono. Lauren non avrebbe cambiato idea.

Alejandro: Mi piace la colazione, ma non mi farà dimenticare il fatto che hai dormito con mia figlia quando avevamo fatto un patto.

Lauren: Signor Cabello, io...

Alejandro: Dimmi solo perché mia figlia era lì e non dovrai andartene. -C'era una ruga sulla sua fronte, e un leggero pizzico di rabbia nella sua voce che il dizionario mentale di Lauren percepì facilmente.

Lauren: Lei era tornata nella sua stanza, ma io non riuscivo a dormire... Non sono andata nella sua stanza, giuro, lei è solo tornata indietro e io non sono riuscita a dirle di andarsene... Avevo paura che lui tornasse. -Raccontò con dolore nelle sue parole.

Sinuhe: Stai bene? -Chiese preoccupata.

Lauren alzò le spalle.

Alejandro: ... Non ti chiederò di non tornare a farlo, ma per favore dormite con la porta aperta e non fate niente di indebito.

Lauren: Va bene. -Accettò.

Il silenzio li invase fino a quando Sinuhe non interruppe.

Sinuhe: Ho bisogno di sapere se ti senti bene, Lauren. Per favore.

Lauren: Sto abbastanza bene. Parlerò col mio psicologo domani. Lui mi aiuterà con tutto questo, lo giuro... E poi, Camz mi ha aiutata un po' ieri sera. -Chiarì. -Lei mi aiuta sempre. -Un sorriso si disegnò sulle sue labbra incosciamente.

Alejandro: Quando ti riferisci a "Ti aiuta" devo dedurre che avete fatto altro oltre che a dormire?

Lauren ingoiò la saliva. Doveva stare davvero attenta in quella casa.

***

Lauren era sola. Camila e Sofi erano a scuola e Sinu e Alejandro al lavoro. Sarebbe uscita il pomeriggio con Ally, ma mancava ancora tanto.

Era annoiata.

Pulì il posto, guardò un po' la televisione, tornò a pulire.

Non sapeva cosa fare.

Fù durante il pranzo quando ricevette la sua chiamata.

Camila: Indovina chi sono. -Sentì un tono di voce scherzoso quando si portò il cellulare all'orecchio.

Lauren: Amore, ho visto il tuo nome sullo schermo e non potrei mai confondere la tua voce. Sei pazza se pensi che non so chi...

Camila: È uno scherzo, Lauren. -Spiegò paziente. -Si suppone che tu fingi di non sapere chi sono, io faccio la mia miglior voce sexy, ti do delle informazioni su quanto sono attraente e finiamo per avere una rapida sessione di sesso telefonico...

Lauren: Mi... mi dispiace. Non lo sapevo. -Si scusò nervosa. Non poteva credere che la sua ragazza desiderasse davvero fare sesso al telefono con lei in quei momenti, ma non aveva nemmeno l'interesse di replicare.

Camila: Forse potremmo saltare l'ultima parte. Come dire, non voglio avere il mio primo orgasmo attraverso il telefono e... Dinah! Smettila di guardarmi così!... Il punto è che sono io, sono innamorata di te, e voglio parlare con te.

La Ragazza della Finestra ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora