Capitolo 26

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Lauren sarebbe tornata quel pomeriggio. Era mercoledì, e le ore passavano così lentamente da sembrare secoli. Non prestava attenzione alla maggior parte delle lezioni, era quasi sul punto di essere castigata. Camila aveva la fortuna di essere una brava alunna ed aver ottenuto l'affetto dei suoi professori.

Anche Dinah e Normani volevano salutare Lauren, ed usarono la scusa del compito di Francese che dovevano fare insieme per andare a casa di Camila quel giorno.

Fù durante il pranzo quando ricevette un messaggio dalla ragazza dagli occhi verdi, il quale la fece sorridere.

"Sono a casa. Spero di vederti presto. Mi manchi."

Camila sospirò. Lei stava bene. Era a casa. Voleva vederla.

"Non avresti dovuto dirmelo. Adesso l'unica cosa che voglio fare è uscire e correre fino a lì, Lo."

"Però resterai lì, perché altrimenti Dinah comincerà ad assillare Normani e non ci sarà nessuno che la ferma."

Camila guardò le sue amiche con la coda dell'occhio, non sorprendendosi quando si accorse che Dinah stava avvolgendo con le sue braccia una Normani a disagio e la stava assillando con la sua immaginaria relazione falsa, come sempre. Se avessero continuato così, Camila pensava davvero che Dinah avrebbe finito per innamorarsi di Normani.

"Va bene. Lo farò."

"Devo dirti una cosa, Camz." Camila si sentì confusa per il repentino cambio di discorso. Mille supposizioni sulle cose brutte che sarebbero potute succedere invasero la testa della ragazza. Sarà il suo cuore, di nuovo i suoi reni o qualcos'altro?

Respirò profondamente, cercando in quel modo di non entrare in panico.

"Che succede?"

"Vero e Lucy, le ragazze del coro, verranno a casa mia questo pomeriggio." Un sospiro di sollievo scappò dalle sue labbra. Per fortuna, non era niente di cui preoccuparsi. "Erano mie amiche quando studiavo lì, e mia madre vuole che recuperiamo la nostra amicizia. Ovviamente lei non sa che Vero e Lucy sono una coppia e, quindi probabilmente mia madre sarà furiosa quando lo capirà. Vero non è brava a mantenere i segreti... Dopo sarà paranoica e verrà nella mia stanza ogni cinque minuti per controllare che le ragazze non stiano facendo cose "strane", quindi temo che non potrai venire. Mi dispiace, Camz. Non arrabbiarti."

"Non mi arrabbierò se parleremo dalla finestra. Sarà semplice fingere che Dinah, Normani ed io stiamo solo guardando le nuvole."

"Dinah e Normani?"

"Dobbiamo fare un compito di Francese... E gli sei mancata quasi tanto quanto sei mancata a me."

"Dici davvero, Camz?"

"Sì, il signor Grey è pesante e ci da sempre dei compiti infiniti."

"Non parlavo di quello." Camila sorrise del messaggio della sua ragazza. "Sono mancata a Dinah e Normani? Perché?"

"Gli sei mancata, magari perché ti vogliono bene."

"Come possono volermi bene?"

"Per caso c'è qualcuno che non lo fa, Lauren Jauregui?" Scrisse, sapendo che chiunque conoscesse Lauren nella sua completezza gli avrebbe voluto bene quasi tanto quanto lo faceva lei. La ragazza era davvero incredibile.

Era disposta a continuare a parlare con Lauren per mille anni quando una forza fece cadere il suo cellulare direttamente a terra, lo schermo si fece a pezzi all'istante.

Non ebbe bisogno di alzare lo sguardo per sapere di chi si trattava.

Era tornato.

Delle grandi e sudati mani la presero dai capelli e la fecero alzare da dove stava bruscamente, un gemito di dolore scappò involontariamente dalle labbra della ragazza. Il ripugnante alito di Austin colpì la sua guancia quando parlò.

La Ragazza della Finestra ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora