Camila non ha potuto resistere. Al risveglio di quella mattina aveva voluto solo abbracciare la ragazza dagli occhi verdi. Dimenticò il dolore che stava sentendo a causa dei colpi ricevuti il giorno prima ed il fatto che conosceva la ragazza da solo due giorni. Scese correndo sapendo già che non c'era nessuno in casa, fece colazione e con velocità prese la vecchia scala a mano che Alejandro conservava nel capannone. Senza farsi vedere, mise la scala sotto la finestra di Lauren Jauregui e salì.
La finestra era aperta, quindi le fù semplice entrare. La ragazza non era lì.
Subito sentì la voce di un ragazzo gridare qualcosa su Lauren e dei toast... Doveva essere suo fratello. Lauren aveva menzionato di avere due fratelli.
"Lauren" Pensò, e un sospiro scappò dalle sue labbra. Il solo fatto di pensare a lei le faceva sentire un solletichio allo stomaco ed un'immensa voglia di ridere.
Mentre aspettava Lauren si prese un tempo per esaminare l'ambiente. Pareti bianche e vuote coperte solo da un calendario ed un paio di foto di qualche paesaggio. Una scrivania ben ordinata, un letto eccellentemente fatto con coperte nere, un pavimento completamente pulito ed un comodino con un sacco di medicinali sopra. Comparata alla sua stanza con le pareti rosa e piene di foto, il suo letto disordinato e la scrivania con libri fino al tetto, il posto era abbastanza noioso. Però Camila non si era immaginata la stanza di Lauren in nessun'altro modo.
Lentamente Camila si avvicinò al calendario.
"Lunedì: Dialisi.
Martedì: Lezioni di piano.
Mercoledì: Cardiologo.
Giovedì: Dialisi.
Venerdì: Psicologo.
Sabato: Dialisi.
Domenica: Lezioni di piano (Opzionali)
Camila: Hai una vita difficile, Lauren Jauregui.- Sospirò. Il solo fatto di leggere le tante attività nel calendario di Lauren l'aveva resa esausta.
Quando finalmente potè togliere la vista dal calendario, Camila decise di spiare l'armadio di Lauren. I vestiti, tali e quali alla stanza, erano perfettamente ordinati. Vi erano solo vestiti neri, grigi, bianchi, azzurri o marroni. Né rosa. Né giallo. Né arancione. Solo quei semplici colori. Aveva solo tre paia di scarpe dentro. Due paia erano da tennis bianche, e gli ultimi erano tacchi alti, anche quelli neri. Sembravano quasi nuovi. La ragazza aveva tanti cappelli, berretti e beanie, tutti dei colori menzionati prima. Eccetto uno.
Era un beanie color porpora nascosto tra gli altri. Lo prese tra le mani e lo fece uscire dall'armadio cercando di non disordinare il resto.
Camila sorrise e lo mise sulla sua mano esaminadolo, e fù allora quando lo vide.
Nella parte posteriore del beanie aveva trovato delle parole scritte con i colori dell'arcobaleno. Camila potè solo sorridere leggendolo.
"Sono un unicorno"
Camila: Anche tu?
Non si era mai sentita meglio. I suoi occhi erano illuminati ed un gran sorriso occupava il suo volto. La verità era che Camila aveva già intuito che Lauren potesse essere lesbica per ciò che aveva detto il giorno prima sul suo seno, però quel beanie, porpora e diverso dagli altri, lo confermava.
Si chiese perché Lauren non glielo aveva detto prima. La risposta arrivò chiaramente nella sua testa: Aveva paura.
Non poteva fargliene una colpa. Anche lei aveva avuto paura quando l'aveva scoperto.
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La Ragazza della Finestra ||TRADUZIONE ITALIANA|| Camren
Fanfiction"Lauren è una calamita per attrarre le malattie. Camila è una calamita per attrarre Lauren." Traduzione italiana della fanfiction "La Chica de la Ventana" di: @AllysonDeVil. #12 in Fanfiction