Passarono due anni.
La stagione era ormai finita ed era arrivata l'estate ..... il che significava non potersi allenare per 3 mesi.
Gli allenatori ci avevano appena detto che durante il periodo estivo ci sarebbe stato un torneo che si svolgeva tutti gli anni ma questa volta avremmo partecipato anche noi;era un torneo veramente importante...partecivano molte squadre europee che erano tutte al di sopra del nostro livello.
Non vincemmo nessuna partita.
Arrivò il giorno della premiazione e i miei allenatori mi elessero capitano della squadra....Io la più piccola del gruppo capitano? Iniziai subito a farmi un sacco di domande e ebbi paura di non essere in grado ma ad un certo punto sentii nominare il mio nome...fu l'unica cosa che sentii...non avevo capito né perché mi avessero chiamato né se avrei dovuto fare qualcosa, cosí,rimasi immobile;dopo qualche minuto sentii di nuovo il mio nome aggregato alle parole miglior giocatrice e da lì capii cosa dovevo fare....Mi alzai e mi misi a correre verso il "mini palco" da cui proveniva quel suono....li mi premiarono come una delle 3 ragazze più brave della categoria under 14 quando io avevo solo 12 anni.
Quel giorno è stato indimenticabile ed è stata la prova che mai e poi mai avrei lasciato la pallavolo ma....
Poi sorse un MA che....
STAI LEGGENDO
VITA "storie di volley"
RomanceUna ragazza al di fuori dal comune...lei che non si è mai arresa ora non sa se farla finita o continuare a vivere