5. IL VISIONARIO

248 17 1
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Domenica, 1 marzo 1931 – ore 09:28

Mi hanno trasferito. Finalmente sono passato al "Settore M". Lo ammetto, inizialmente sono rimasto a dir poco esterrefatto. Questo reparto è assolutamente diverso da quello in cui ho vissuto finora. Un gran bel salto di qualità!

Il Settore M è molto più isolato e pulito. Trasmette pace e serenità. Devo ancora inquadrare bene i nuovi infermieri. Li ho appena conosciuti, ma già noto qualcosa di strano in loro... Spero di sbagliarmi. Uno dei due infermieri, Barrett, mi ha diretto verso la nuova stanza.

Che cambiamento! Questa nuova cella è l'esatto opposto di quella che avevo nel vecchio reparto. Unica nota negativa? Ho un compagno di stanza. Non l'ho ancora incontrato, ma Barrett dice che è una persona molto taciturna, con la quale non dovrei avere problemi. Spero abbia ragione.

Anche il Dr. Irwin mi ha assicurato che non c'è nulla di cui debba preoccuparmi. Finora ha avuto ragione su quasi tutto, quindi perché non credergli?


Ore 11:17

Questa mattina sono stato chiamato nell'ufficio del dottore che da ora in avanti si occuperà di me. Il Dr. Kilgate mi ha accompagnato nel suo ufficio. Credevo lo avesse fatto come un gesto di cortesia, per fare gli onori di casa ed aiutarci a conoscerci meglio l'un l'altro. Niente affatto.

Lui è il mio nuovo dottore. Il disumano Dr. Kilgate. Possibile che non me ne vada bene una? Ogni qualvolta cerchi di risollevarmi con le unghie e con i denti per uscire da quell'infinito baratro di sofferenze che è la mia vita, ecco arrivare l'ennesimo spintone che mi fa tornare sul fondo. Terminerà mai questo supplizio?

Sono un paziente del Dr. Kilgate. Lo stesso dottore che al vecchio reparto non faceva altro che sputare merda su di me. Senza neppure conoscermi. Non sa nulla di me. Non sa nulla di chi ero, del mio passato, del mio presente. Eppure non sembra aver avuto difficoltà a sentenziare pregiudizi nei miei confronti.

Quel che è peggio, è che sarò costretto a parlare con lui e sorbirmi i suoi giudizi spiccioli senza possibilità di replicare. Non lo so. Non so se riuscirò a farcela. Dico sul serio. Pensare a lui, parlare di lui, parlare con lui mi farà impazzire. Ne sono certo.

Questa notizia mi ha colpito più duramente di quanto immaginassi. Il mio primo giorno in questo nuovo reparto è ormai rovinato. Rovinato. Non ho alcuna intenzione di avere a che fare con quell'essere. Sto anche iniziando a rivalutare il Dr. Irwin. Nonostante cerchi di difenderlo, anche lui fa parte di questo sistema malato. Mi crede matto. Crede di potermi prendere in giro coi suoi sotterfugi ed i suoi giri di parole ingannevoli.

Bastardi. Sono tutti dei maiali bastardi.

Vorrei tanto farla finita. Sto pensando di farlo. Sul serio, questa volta. Sono già con un piede nella fossa, tanto vale farla finita una volta per tutte. Ho riflettuto molto sulla morte dopo la scomparsa di mia moglie. Sulla mia morte.

Le Origini Del Male (A Stanley Prequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora