14. TRASMIGRAZIONE

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«Adesso svegliati, padre. Ci rivedremo presto.»

Sottilissimi fili di luce mi fanno tornare alla realtà. Ho freddo. Sono steso. Devo essere inciampato su alcune foglie secche. Per fortuna era solo un sogno. Stanley è qui. E' solo un pupazzo. Un vecchio e logoro pupazzo.

"Ci rivedremo presto".

Non devo pensarci. Era un sogno. Non devo dargli peso. Non ho intenzione di rovinare l'ultimo caro ricordo che ho nel cuore. Stanley ha fatto parte dei migliori della mia vita. E' il nome di mio figlio. Del dolce bambino che non avrò mai la possibilità di conoscere.

"Chi ha fede in me anche se muore tornerà a vivere."

Tornare a vivere. Risorgere dal mondo dei morti. Magari fosse possibile. Farei di tutto pur di poter conoscere mio figlio, anche solo per un minuto. Non è giusto. Non è giusto! Perché il mondo è popolato da gente malvagia alla quale va tutto bene, mentre mio figlio non ha mai avuto la possibilità di vivere? Quale Dio permetterebbe mai una tale ingiustizia?

Resurrezione. Non è la prima volta che sento questa parola. E' davvero così assurdo pensare di poter riuscire a far tornare in vita uno spirito? Il mio vecchio amico Charles riusciva a vederli, gli spiriti. Li ascoltava. Conversava con loro. Dev'esserci un fondo di verità. Devo tentare.

Il diario di Charles. Non potevo liberarmene. Non come ho fatto con il mio diario. Qui troverò tutte le risposte di cui ho bisogno. Come ho sempre fatto negli ultimi dodici anni. Finora non mi ha mai deluso... Tentar non nuoce.

Sono appena uscito da un ospedale psichiatrico ed eccomi qui in un cimitero, seduto sulla tomba di mia moglie, a cercare nel diario di uno schizofrenico omicida qualsiasi cosa mi permetta di riuscire a comunicare con il mio defunto figlio. Talvolta mi capita di mettere in dubbio la mia sanità mentale. Anche dopo essere stato ritenuto innocente riguardo all'omicidio di Joyce.

Forse ci sono.

Trasmigrazione.

Quando ero al Rosemary ho studiato attentamente il diario di Charles, ma questa parola sono certo di non averla mai letta né sentita. Trasmigrazione. Il mio amico ha studiato a fondo l'argomento. Ci sono pagine e pagine al riguardo. Si tratta di una credenza secondo cui un'anima possa viaggiare tra due mondi. Passare da un corpo ad un altro, sia esso umano, animale, animato o inanimato. Un principio molto simile alla reincarnazione.

Gli aborigeni dell'Australia sono convinti che un infante non sia altro che la reincarnazione di un parente defunto, e che le anime, una volta esaurito il proprio ciclo vitale, rinascano di continuo, passando da corpo in corpo. Questo perpetuo vagare può cessare soltanto se l'anima riesce in qualche modo a soddisfare lo scopo per cui è nata, ovvero quando cessa di avere conti in sospeso, di qualunque tipo essi siano.

Le Origini Del Male (A Stanley Prequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora