Prequel del mio primo libro "Stanley - Il massacro di Halloween", presto disponibile in formato ebook e cartaceo.
Chicago, anni '30. Costretto ad abbandonare il palcoscenico a causa della Grande Depressione, il ventriloquo Garson Moslack uscirà de...
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Venerdì, 28 febbraio 1936 – ore 08:22
Ho ritrovato questo diario solo pochi giorni fa. Non ero ancora pronto a riaprirlo, dopo tutto questo tempo. Non ero pronto ad affrontare nuovamente le vicissitudini che mi hanno portato dove sono. Che mi hanno fatto diventare ciò che sono.
Oggi è il giorno giusto. Questa giornata significa molto per me. E' una data importante. Cinque anni fa, più o meno a quest'ora, venivo scortato per la prima volta all'interno del Manicomio Rosemary. Cinque anni. Quante cose sono cambiate da allora.
Il Dr. Kilgate è andato via. Ha richiesto il trasferimento subito dopo la strage che ha visto coinvolto l'intero personale del Settore M. Una situazione scomoda per il direttore, considerata la grande indagine svolta all'interno del manicomio. Scomoda ma fruttuosa. Almeno per quanto riguarda noi pazienti.
Dopo l'ammutinamento del Dr. Kilgate, il Rosemary Asylum è stato rinnovato del tutto. Dalle mura alla scelta del personale. Adesso abbiamo a disposizione due dottori per ogni reparto, un uomo e una donna. Noi pazienti del Settore M siamo stati particolarmente fortunati.
Il Dr. Harvey e la Dr.ssa Edwards sono due tra le persone migliori che abbia mai conosciuto. Sono compassionevoli. Sono umani. Ci trattano con dignità e lavorano con passione. Vogliono davvero aiutarci. Se solo il Dr. Kilgate potesse essere qui ad osservare cosa significa essere dei veri dottori.
Anche il personale infermieristico non è da meno. Gli infermieri Wallace e Cole provvedono a fornirci tutta l'assistenza di cui abbiamo bisogno. Certo, di tanto in tanto qualche discussione viene intavolata, ma tutto avviene nel massimo rispetto gli uni per gli altri. L'infermiera Cole tende ad assecondare tutto ciò che le propone Wallace. Noi pazienti crediamo che i due se la intendano affettivamente.
Anche il mondo al di fuori di queste mura è cambiato. Ogni giorno riceviamo due copie del giornale locale, per cui abbiamo la possibilità di restare aggiornati sugli ultimi avvenimenti. L'era dei gangster è finalmente terminata. Da circa tre anni, ormai. Chicago ha un nuovo Sindaco al potere. A quanto pare il vecchio sindaco è stato assassinato a Miami durante un viaggio d'affari al fianco del Presidente Roosevelt.
Sono grato che questo cambio di rotta abbia permesso a noi pazienti di godere di benefici che prima non potevamo vedere neppure col binocolo. Entrare a diretto contatto con il mondo che ci circonda, però, mi ha fatto capire quanto siamo insignificanti se confrontati alla vastità dell'universo. Quanto il mondo cambi, nonostante la nostra assenza.
Ma non mi scoraggio. Non ne ho motivo. Ognuno di noi vive nel proprio mondo personale. Il nostro piccolo mondo. In cinque anni, il mio è stato ribaltato più e più volte. La mia mente è stata pervasa dai sentimenti più disparati. Dolore per la morte di mia moglie Joyce. Disperazione in seguito alla prigionia tra queste mura. Vendetta nei confronti di chi mi ha fatto diventare un mostro.
