Apro gli occhi.O almeno ci provo.
Le luci bianche e accecanti della stanza mi impediscono di farlo.
Sento la bocca impastata.
Ho le gambe e le dita delle mani intorpidite.
Provo a mettermi un braccio davanti agli occhi.
Così va meglio.
Guardo in giro per la stanza, e non c'è nessuno.
Hey.
Sono sveglia.
Bene, non importa a nessuno.
Cerco di girare la testa, ma ho il collo a pezzi.
Cristo, come mi alzo da qui sopra?
Provo a mettermi seduta, ma non ci riesco.
La dottoressa è fuori dalla stanza.
Si accorge di me.
Entra con un sorriso smagliante, e si avvicina.
« Ciao » mi dice.
« Salve ».
Oh, Dio. Questa è davvero la mia voce?
Mi suona così impersonale.
« Siamo sveglie. Sa che lei è una tipa davvero tosta? »
« Me lo hanno già detto » sussurro.
« Bene. Facciamo qualche ultimo controllo, poi iniziamo la riabilitazione e la rispediamo a casa quanto prima. Il suo fidanzato è venuto spesso, sa... »
Spalanco gli occhi.
Frank.
« Io non ho un fidanzato » dico.
Vuoi davvero farlo, Rose?
Vuoi parlare sul serio?
Sì, l'ho promesso a...
Oh.
Sam.
Mi giro verso il comodino, e i tulipani sono spariti.
« Ma lui ci ha detto di... »
« Non importa ciò che lui vi ha detto » dico.
« Lui mi ha spinta a suicidarmi ».
Un peso enorme scivola via dal mio stomaco.
E' così che ci si sente a essere liberi, allora.
Mentre racconto la mia storia a una dottoressa sempre più inorridita, non posso fare a meno di pensare a lui.
Non ho sognato tutto, vero?
Lui era reale...
Lo era?
« Signorina... »
« Rose » dico.
« Signorina Rose, deve denunciare tutto alle autorità lo sa? E deve farlo quanto prima ».
Mi afferra la mano.
Per la prima volta, mi sento meno sola.
« Posso farle venire? Lei è disposta a denunciare tutto? » dice.
Io annuisco, vigorosamente.
Lei mi da una pacca sulla spalla, e mi sorride.
« Come ho già detto, lei è una donna forte. Torno subito ».
"Sam, ora sarai fiero di me."
* * *
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Save me, or let me go
Short Story"Salvami, o lasciami andare". Respiro forte. O almeno ci provo. Ora non respiro più. Vado a fondo, sempre di più. Le braccia si fermano, io mi fermo. Ecco. È il momento. Provo a sorridere, ma non ci riesco. "È quasi finita, è quasi fi...