Capitolo 11

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Questa mattina penso, e ne ho l'impressione che sia una di quelle giornate che mi prendono i miei periodi di piccole "Depressioni" mi sveglio nervosa e di pessimo umore perciò non perdo nemmeno tempo per truccarmi mi raccolgo solo i capelli  in una treccia e indosso la mia Felpa che metto nei "Momenti no" i miei jeans strappati e le scarpe da ginnastica e vado al centro commerciale per distrarmi

Appena arrivata vedo che amiche che ridono e scherzano, famiglie che passano una giornata insieme e coppiette felici ma oggi non è la giornata per essere coinvolta in questi scambi di gesti così affettuosi che oggi più che mai sento estranei alla mia tristezza, decido di sedermi su una panchina e ascoltare un po di musica ma un quel momento vedo Alessio in lontananza che mi saluta mentre tiene per mano sempre la stessa ragazza che era insieme a lui in spiaggia.
La osservai a lungo ed era come me la ricordavo, aveva i capelli lunghi rossi la pelle chiara ed era molto alta, appena Alex si avvicinò a me le lascio la mano e mi abbracciò io ero molto imbarazzata ma ricambiai l'abbraccio 

<<Ehi sorellina! Sei venuta a fare shopping? Io sto accompagnando la mia ragazza Lucrezia al lavoro ma dopo sono libero, se ti va potrei unirmi a te così mi dai qualche consiglio visto che te essendo una ragazza di queste cose te ne intendi meglio e io do qualche consiglio a te perché sono un ragazzo e mi intendo meglio di cosa piace ai ragazzi>>

Accompagna Lucrezia fino al bar e poi vedo che le dice qualcosa all'orecchio e si salutano con un bacio, Bleah!

Dopo aver finito con le smancerie viene da me e mi prende a braccetto e giriamo molti negozi e alla fine decido di comprare qualcosa da H&M.

<<Beh grazie di avermi riaccompagnata a casa e grazie di avermi fatto compagnia in questo pomeriggio che era iniziato male, ma posso dire che è finito molto bene>> Dico timidamente sorridendo e lui intanto che si accende la sigaretta mi osserva, <...

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<<Beh grazie di avermi riaccompagnata a casa e grazie di avermi fatto compagnia in questo pomeriggio che era iniziato male, ma posso dire che è finito molto bene>> Dico timidamente sorridendo e lui intanto che si accende la sigaretta mi osserva, <<Beh grazie a te Ali di sopportarmi, sai molte persone mi definiscono un insopportabile di cui non fidarsi, e a cui è meglio stare alla larga, Comunque ci sentiamo>> Mi da due baci sulle guance e si allontana fumando la sigaretta.

Dio cosa darei per essere quella sigaretta, "deve essere molto di più della persona che è convinto di essere lui", penso mentre prendo le chiavi e rientro in casa e dopo essermi vuotata un bicchiere d'acqua porto le borse in camera e mi siedo sul letto a riflettere.

era una vita che ti stavo aspettando || Francesco PierozziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora