Capitolo 15

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Mi svegliai all'improvviso e mi sedetti subito sul letto a riprendermi. Mi stropicciai gli occhi e sbadigliai, che ore erano? Ero ancora addormentata quando guardo l'ora sul display del mio telefono che era sul comodino, erano le 10:30 del mattino, in quel momento mi accorgo che ho una chiamata persa e un messaggio.
La chiamata persa è di mia madre, prima di richiamare guardo di chi è il messaggio, è di Alessio che mi ha scritto che aveva già fatto colazione e che era con il suo amico nello studio di tatuaggi proprio di fronte al bar dato che a volte il suo amico aiutava sua madre che lavorava li come tatuatrice, gli rispondo,
(d'accordo faccio poi colazione al bar, e poi vi raggiungo😘).

Posai il cellulare sul comodino e andai in bagno per farmi una doccia così da svegliarmi bene completamente, una volta finito di farmi la doccia vado in camera e decido di vestirmi molto semplice, una maglietta presa dall'armadio la scelgo bianca e a maniche corte perchè oggi fa caldissimo, e dei pantaloncini di jeans corti, indosso i sandali ed eccomi qui sono pronta.

<<Mamma io esco, prendo il cellulare nel caso avessi bisogno chiamami, e tranquilla non esco da sola ma sarò con Alessio e un suo amico>> dico dopo aver messo in borsa il telefono e il portafoglio scendo in cucina per salutare mia mamma, <<Va bene divertiti, ah tesoro potresti farmi un favore? mi faresti la spesa?>> chiede mia mamma sorridendomi, come dirgli di no,

<<Va bene mamma, pensa a cosa devo comprare e poi mandami un messaggio cosi dopo vado al supermercato a comprare quello che ti serve>> le do un bacio sulla guancia ed esco di casa.

Ehm..Ok niente panico...non ho idea di dove sia il negozio, non me lo ricordo si che sono qui da poco, ma inoltre non ho una buona memoria e questo non aiuta, cavolo!

raggiungo il parco, perchè è il mio punto di riferimento, mi guardo intorno e noto che l'erba è bagnata come le panchine, deve essere piovuto stanotte, infatti intorno dove di solito i bambini giocano non c'è nessuno, mi mancano le loro risate e la loro allegria e spensieratezza, si vorrei tornare bambina, non ci sono neanche persone in giro con il cane, ogni tanto passa qualche ragazzo che fa jogging, altrimenti calma piatta.

in quel momento mi squilla il cellulare e ringraziando il cielo è Alessio, in poche parole gli dico dove mi trovo e lui mi rassicura dicendo di stare calma che mi sarebbe venuto a prendere e poi saremmo andati al bar insieme anche perchè aveva fatto tardi ed era ancora a casa, lo rassicuro di fare con calma che lo avrei aspettato in una cabina con dei tavolini e delle sedie, è l'unico posto dove posso sedermi senza bagnarmi, mentre aspetto inizio a riflettere su tutto quello che ho mi è successo in questa settimana, mi sono trasferita ed ero senza speranza fino a quando non ho conosciuto Alessio si, in teoria ho conosciuti anche altre persone ma non mi ispirano quel granché di fiducia, almeno per ora, soprattutto la sua "Amichetta modella" si lei, alta pelle chiara e rossa, si insomma, la sua ragazza ideale.
Mentre sono assorta nei miei pensieri vedo arrivare Alessio, lo riconoscerei tra tutti perché beh, lui è lui, indossa una maglietta dei nirvana, chissà perchè me lo immaginavo, dopo un pò vedo che dal negozio di tatuaggi escono di corsa dei ragazzi che da come mi ha accennato immagino siano i membri della sua band, beh finalmente li conoscerò, penso tra me e me.

<<Ehi ali, devo chiederti un favore!>> dice Alessio con tutta la calma del mondo, la cosa non mi piace, proprio per niente.

<<Ehm, certo ma tra poco devo andare ad aiutare a fare l'animatrice in spiaggia>> dico ed è vero, appena me lo hanno proposto ho subito accettato perchè adoro i bambini, mi fanno impazzire, lui mi guarda e mentre prende cinque bottigliette d'acqua e paga mi spiega cosa dovrei fare.

<<Allora siccome io e i ragazzi, ah a proposito loro sono Lorenzo il chitarrista, Alessandro il bassista, Riccardo il batterista, e Francesco il chitarrista, non vi ho ancora presentati che sbadato! comunque noi dobbiamo andare a sentire per un locale dove probabilmente suoneremo stasera, se ti va puoi aspettarci nel negozio della mamma di francesco, tanto non dovrebbe avere molti clienti di mattina torniamo per pranzo cosi ti offriamo il pranzo>> mi dice dandomi un bacio sulla guancia e io anche se in imbarazzo perchè praticamente non conosco francesco, figuriamoci la madre, ma accetto.

era una vita che ti stavo aspettando || Francesco PierozziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora