Capitolo 3

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Mentre sono sul divano assorta nei miei pensieri stavo ascoltando la musica e non mi accorgo di mia mamma che mi chiama fino a quando, non si stufa e mi toglie la cuffietta dall'orecchio e io sbuffo.

<<Tesoro lo sai che non è buona educazione tenere le cuffie mentre le persone ti parlano?>> io allora non avendo voglia di discutere l'accontento e le tolgo mettendole in borsa con il cellulare, in quello stesso istante non ho nemmeno il tempo di formulare un pensiero che si apre la porta ed entra un ragazzo con una felpa nera della adidas e uno zaino,quindi immagino sia appena tornato da scuola e una maglietta verde con un disegno, noto immediatamente che indossa le cuffiette come me e mi scappa da ridere quando sento sua madre e mia madre che dicono tra di loro <<Eh ormai questi giovani, tutti uguali vivono in un mondo tutto loro>> in quel preciso momento il ragazzo si toglie una cuffietta e saluta Antonella e si accorge di me e mia mamma, <<Salve signora piacere io sono Alessio il figlio di Antonella, immagino sia la nuova vicina benvenuta a Tarquinia!>> Mia mamma gli sorride.

In quel momento dopo averla salutata si volta nella mia direzione e lo vedo che mi fissa, ha i capelli castano chiaro pettinati con un ciuffo morbido, due grandi occhi da cerbiatto e che hanno delle sfumature di marrone chiaro e marrone scuro come la notte e due labbra, Dio le sue labbra.

ero cosi presa dal guardare Alessio che non mi accorsi che mi stava parlando, <<ehi tu, Alice giusto? Bel nome! Comunque hai sentito che ti ho detto?>> Accenna una lieve risata e con le dita si sistema il ciuffo e si siede sul divano, io imbarazzata ne approfitto per andare a prendere un bicchiere d'acqua in cucina accompagnata da Antonella.

<<Scusa, sai, mio figlio a volte vuole fare il tipo strafottente però è un bravo ragazzo comunque ti stava dicendo se hai già deciso la scuola a cui iscriverti>> Dice lei versandomi un bicchiere d'acqua 

<<Sinceramente non ci ho pensato, a Genova avevo iniziato il turistico, non so se cui a Tarquinia c'è una scuola con lo stesso indirizzo>>  Dico tornando in salotto e sedendomi sul divano accanto ad Alessio, <<Sai ho sentito per caso la conversazione che hai avuto con mia madre e si, una scuola ci sarebbe è quella che frequento io è la scuola Vincenzo Cardarelli<< Dice lui sorridendo e mia mamma subito va in cucina a parlare con Antonella e nemmeno lo facesse apposta mi lascia li da sola con lui. <<Ah D'accordo, domani andrò ad informarmi>> ad un certo punto entra un gatto e salta sul divano sulle sue gambe e lui lo inizia a coccolare e il gatto fa le fusa <<Lui è Simba è molto coccolone quando inizia a conoscerti perciò non preoccuparti se è ostile nei tuoi confronti ma deve conoscerti accarezzalo su>> Dice lui sorridendo e io lo accarezzo e  Simba si gira nella mia direzione e mi miagola io rido e alessio mi osserva e sorride.

<<Sai sarà bello avere per una volta una vicina di casa simile a me, almeno non mi sentirò cosi solo>> Dice alessio accendendo la TV e insieme ci mettiamo a guardare MTV.

era una vita che ti stavo aspettando || Francesco PierozziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora