La prima volta

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<<Ma per favore ragazzi! Siete in una clinica!>> la risatina di Sam riempì la stanza.

Erano lei e Adam, entrambi divertiti dalla scena, mentre io morivo di vergogna e Cam si lamentava per il tempismo.

<<Che ci fate qui?>> chiesi andando ad abbracciare la mia amica.

<<Sono andata da April e mi ha aggiornato su Max quindi sono venuta subito.>> disse lei.

<<Ragazzi visto che questa è l'ultima notte di Max qui, perché non andate un po' a svagare?>> disse Adam con un sorriso stampato sul volto <<Cassie, sei stata qui dentro fino ad oggi, porta il tuo bel campione a fare un giro. Anche perché domani c'è un incontro.>>

Lo guardammo entrambi straniti.

<<Testa di cazzo, quando volevi dirmelo?>> inveii su di lui Cam.

<<Te lo sto dicendo adesso! Siamo venuti qui anche per questo.>> rise grattandosi la testa nervosamente.

<<Va bene, comunque.>> smorzai gli animi <<Mi sembra una buona idea. Perché non andiamo? Restano loro per qualche ora qui con Max.>>

Guardai il mio bellissimo fidanzato con l'aria di chi aveva bisogno di evadere di prigione e lui, come faceva sempre, capì al volo.

<<Va bene.>> disse dandomi un bacio sulla fronte. <<Prendi la giacca e andiamo.>>

L'aria fuori era più piacevole del solito, forse perché mi sentivo finalmente bene dopo tanti giorni passati in ansia. Le cose non si erano risolte del tutto però potevo permettermi un paio d'ore di relax con l'uomo della mia vita.
Cameron mi portò dove sapeva di rendermi ancora più felice: al Mc Donald's.

<<Non vorrai pure il giochino vero?>> mi prese in giro.

<<Certo che lo voglio!>> sbuffai sorridendogli.

Ordinammo un Happy meal io e un menù da uomo maturo lui, anche se poi avrei mangiato io i suoi Nuggets, come al solito. La gente intorno a me sembrava ignorare che quello era un giorno bellissimo ma la cosa mi faceva stare bene perché odiavo quando si interessavano a me. A meno che ad interessarsi non era Cameron, in quel caso ero più che felice di essere al centro dell'attenzione.

<<Stavo pensando che potrei rinunciare all'incontro di domani. Non mi va di lasciarti da sola con Max ancora in riabilitazione.>> lo conoscevo così bene che sapevo che non era quello il vero motivo.

<<Oppure mi vorresti lì con te ma sai che non è possibile.>> lo corressi.

<<Esci dalla mia testa!>> mi lanciò una patatina addosso e io la scansai tirando fuori la lingua.

Mangiammo velocemente, entrambi non avevamo per niente voglia di stare in un luogo pieno di gente. Tornammo a casa nostra. Nostra, faceva ancora effetto.
Mi mancavano quelle mura, mi mancava viverle con lui. L'idea di stare con lui adesso non mi sembrava più così assurda come all'inizio.

<<Sei bellissima.>> disse di colpo, come se non l'avesse mai detto. Aveva quello sguardo, quello innamorato. Mi faceva venire i brividi solo a guardarlo.

Non risposi, era decisamente inopportuno dire qualsiasi cosa, preferii guardarlo. In silenzio. Lui sorrise, sapeva riconoscere l'imbarazzo sul mio volto e lo faceva nel modo meno invadente possibile.
Ci avvicinammo contemporaneamente l'uno all'altro e mi prese dolcemente in braccio, sorridendo ancora in silenzio.
Dio se era bello!
Entrammo lentamente nella camera da letto. Nella mia mente in un attimo si scatenarono mille pensieri, mille complessi. Era per tutte così? Stavo diventando pazza?
Poi lo guardai, mi stava fissando. Inerme.

<<Che c'è?>> chiesi, rendendomi conto di essere sul letto.

<<Ti voglio adesso Cassie.>> disse, ma senza avvicinarsi ancora.

Aspettava qualcosa da me, ma mi imbarazzava dire "prendimi". Ancora complessi, ancora pensieri inutili che mi bloccavano. Sentivo un groppo in gola. Lo volevo però, volevo Cameron.

Mi alzai lentamente, mettendomi in ginocchio sul letto mentre lui mi fissava in piedi. Presi la sua faccia con le mani e lo baciai intensamente. Mi sembrava il modo migliore per iniziare qualcosa che entrambi aspettavamo già da un po'. Lui non esitò nemmeno un secondo e mi aiutò a togliere la maglia, guardando il mio seno con un ghigno sul volto. Le mie curve mi imbarazzavano, così tanto che istintivamente portai le mani sull'addome. Lui mi guardò negli occhi un secondo soltanto, poi prese le mie mani e le spostò, ammirandomi con aria compiaciuta.

<<Sei perfetta.>> sussurrò.

Sembrava la scena di un film, uno di quelli che adoravo guardare con una coppa di gelato davanti. Solo che era reale e il ragazzo perfetto non era dentro uno schermo, era di fronte a me e mi stava baciando. I piccoli bacetti sulle labbra diventarono piccoli sospiri sul collo. I respiri iniziarono ad essere pesanti e poi scendeva con quelle labbra perfette, più io mi scioglievo. Non avrei voluto essere da nessun'altra parte. Un brivido mi attraversò la schiena quando quella sua meravigliosa bocca si appoggiò sul mio seno, fino a diventare fremito quando iniziò ad usare la lingua. Non mi ero mai sentita così sua.
Le mani iniziavano a diventare più insistenti, l'aria si era riscaldata e Cam era seminudo adesso. Mi portò delicatamente indietro con la testa, fino a farmi sdraiare completamente.

<<Ferma così...>> disse.

E chi si muoveva? Non riuscivo nemmeno a pensare razionalmente.
Sganciò i bottoni dei miei jeans e li abbassò con forza, la dolcezza era passata. Addosso avevo solo le mutandine, fortuna che avevo messo quelle in pizzo quel giorno. Lui si sdraiò delicatamente su di me e mi baciò, infilando una mano proprio lì, sotto la stoffa ruvida. Inarcai la schiena d'impulso, più lui si muoveva dentro di me, più mi mancava il respiro.

<<Così piccola, vieni per me...>> mi sorrise, ansimando.

<<Cam...>> sibilai.

<<Shhh..>>

Un attimo prima di esplodere lui si fermò. Fu straziante. Lui sorrideva ancora, io non ci trovavo niente di divertente.

<<Tranquilla, non ti lascerò così.>> sembrò leggermi nel pensiero.

Mi abbassò le mutandine con i denti, delicatamente. Poi tolse anche le sue. In un primo momento mi vergognai da morire, ma non ebbi il tempo di contemplarlo perché mi si buttò di nuovo addosso, entrando dentro di me subito. Portai le mani sulla testiera del letto, lui spinse piano le prime due volte, delicato, sorridente, poi aumentò il ritmo. Teneva le braccia tese sul letto, con la mia testa al centro e ansimava a ritmo. Sembrava un perfetto insieme di rumori, eppure io mi stavo concentrando troppo su tutto. Avrei dovuto godermelo e basta. Quando il bruciore lasciò spazio al piacere mi rilassai. Lui continuava a guardarmi, non distoglieva mai lo sguardo, questo mi faceva letteralmente impazzire. Sentivo un calore dentro, una sensazione nuova, qualcosa di assurdo e bello allo stesso tempo. Amavo quella sensazione, l'avrei amata sempre insieme a lui.
Mi baciava, mentre spingeva ancora dentro di me, e io lo amavo, sempre di più.
Fra un sussulto, un gridolino e un bacio riuscimmo a venire insieme.
Ero soddisfatta, stanca e innamorata.
Il massimo.

Spazio autrice:

Ciao bellezzeeeeee❤️❤️❤️ vi ho fatte aspettare tanto eh?🙈 scusate! Avete visto quante visualizzazioni? Voi siete pazzi!!! 🙈 Grazie mille comunque, mi date soddisfazioni! Spero che questo capitolo vi piaccia e che ne sia valsa la pena aspettare.
Un bacio ❤️

(IG: Serena.str / Facebook: Serena Strano)

ESCAPE / Cameron Dallas #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora