Ancora mi chiedo per quale motivo quei monaci stessero vagando tra le macerie di quello che in principio non era altro che un villaggio. Davvero non capisco... Cosa potevano fare? Cercavano qualcuno o qualcosa? Sopravvissuti? No... Raramente ce ne sono.
-Cara Nissa.- sento dire alle mie spalle da una voce femminile. Mi volto lentamente e incrocio lo sguardo color oceano di Freya.
-Nissa. La figlia di Cremer. Ho sentito parlare molto di te, molto bene se devo essere sincera.- dice la ragazza spostandosi i capelli indietro e liberando il suo viso.
-Ne sono lieta. A cosa devo tutta questa premura?- chiedo alzando un sopracciglio. In tutta onestà questa ragazza non mi ispira fiducia proprio per niente. Qualcosa nella mia testa mi dice di starle alla larga, di parlarle il meno possibile, non ne capisco il motivo però.-Origini colte sono le tue. I tuoi occhi hanno una luce non indifferente, il tuo viso è già stato visto da me.- continua la rossa studiandomi con maniacale attenzione.
-Curioso, io non ti ho mai vista.- rispondo indietreggiando di un passo.
-I sogni parlano, Nissa. Parlano a me, parlano ai gemelli. Tu... beh, possiamo dire che tu sia una sorta di canale.- dice la ragazza con un sorrisino fastidioso.-Un canale?- chiedo abbassando il tono di voce.
-Freya!- una voce alle nostre spalle richiama l'attenzione della rossa davanti a me la quale si volta con tutta la calma possibile.
-Abbiamo bisogno di aiuto.- dice la rude voce di Edzard. Sposto il mio sguardo verso l'uomo in piedi davanti a noi.
-Qualcosa non va, Ed?- chiede Freya corrucciando lo sguardo.
-Dovresti saperlo, Freya.- risponde lui prima di voltarsi e allontanarsi di gran carriera seguito a ruota dalla ragazza.Tutto questo è molto strano e più vado avanti e meno riesco a capire. Pare che qui mi si stia nascondendo qualcosa, forse più di qualcosa e nessuno me ne vuole parlare. Non Olson, non Ryd o Astrid, nemmeno Ragnar o Yngve, nessuno. E Rik? Anche lui se ne sta zitto, certo... Qualcosa mi ha detto ma non grandi cose.
Sospiro e raggiungo il gruppo.-Cos'è tutto questo trambusto?- chiedo non appena mi affianco a Astrid. Lei si volta verso di me e si sposta, lasciandomi libero il passaggio. La supero senza pormi troppe domande e raggiungo il principio del gruppo, davanti a me sono legate due persone, uno è un monaco e l'altro un ragazzo esile dai capelli scuri, tuttavia non riesco a vederlo in faccia poiché la cascata corvina gli copre completamente il volto.
-Ma perché li avete legati?- chiedo sconcertata.
-Dovere. Ci servono informazioni, Nissa.- risponde Yngve scrollando le spalle.
-Non serve legarli. Uno è un monaco e il ragazzo scommetto che non sta nemmeno in piedi!- rispondo stizzita.
Perché devono sempre comportarsi così? Perché?-Difatti il ragazzo è svenuto.- dice Ragnar scuotendo la spalla del giovane, -Hai visto?-
Alzo gli occhi al cielo e ignoro l'ultima cosa appena detta.-Vi prego, il ragazzo sta male, liberateci.- implora il monaco alzando lo sguardo su di me.
-Come vi chiamate?- chiede Yngve gentilmente.
-Gaius e il ragazzo si chiama Eiliv.- risponde il monaco dando un colpo di tosse alla fine.Nel sentire il nome del giovane mi paralizzo. È possibile che... Che quel ragazzo sia...? Ma certo che no. Eiliv è morto tra le mie braccia, impossibile sopravvivere a un colpo del genere, non esiste.
Mi guardo indietro e noto Olson che si avvicina a me, preoccupato.
Ho parlato molto di mio fratello a lui, è quasi come se lo conoscesse alla fine.
Il moro mi supera e non appena arriva vicino al ragazzo svenuto si abbassa. Lo osserva per qualche istante, infine gli sposta i capelli dal volto.Rimango incantata davanti a ciò che i miei occhi vedono.
-Nissa?- Olson mi guarda in cerca di risposte e noto che nel suo sguardo c'è più speranza di quanto ce ne fosse stata nel mio poco fa.
Annuisco lentamente e lui sorride, si alza e corre ad abbracciarmi.
-Che succede?- chiede Yngve stralunato.
Né io né Olson rispondiamo.-Liberali e basta.- dice Olson lasciandomi un bacio sulla testa.
-Qualcuno vuole spiegarmi cosa sta suc...cedendo...- dice Edzard sbucando dalla folla con Freya dietro di lui. Si blocca non appena vede il volto sottile e femmineo di mio fratello davanti ai suoi occhi.
L'uomo grande quasi come una montagna indietreggia finendo contro la rossa.-Q...quel ragazzo! Dovrebbe essere morto!- urla Edzard sconvolto. Tutti quanti guardano prima l'uomo e poi il giovane a terra. Il volto di Ragnar cambia colore diventando di un bianco quasi cadaverico.
-Dovrebbe decisamente essere morto.- dice il biondo passandosi una mano tra i lunghi capelli.
Non faccio in tempo ad aprire bocca che qualcuno mi prende per un braccio e trascinandomi via, lontana dagli altri.Yngve è davanti a me e cammina imperterrito verso l'interno della foresta, trascorrono un paio di minuti prima che decida di fermarsi e quando lo fa mi prende per le spalle spingendomi con forza contro un albero.
Lo scontro con la corteccia e la mia schiena mi strappa un mugolio di dolore.-Chi è quel ragazzo? Che cosa significa tutto questo? Ci stai tradendo?- mi urla addosso. I suoi occhi sono avvolti dall'oscurità, è cambiato.
-Tradirvi? Sei impazzito per caso? Siete la mia famiglia e io non tradisco la mia famiglia!- rispondo con tono deluso. Da lui un'accusa simile non me la sarei mai aspettata.Il giovane sputa per terra e mi lancia uno sguardo diffidente, -Non siamo la tua famiglia. Tu sei sola. Sola.- dice.
Lo guardo attonita mentre lo guardo iniziare ad allontanarsi.
-È mio fratello...- dico, non sono sicura che mi abbia sentito ma lo vedo fermarsi e voltarsi verso di me. Ritorna sui suoi passi e fermandosi di nuovo davanti a me.-Eiliv, eh? Non so come sia successo, ma sono contento per te, Nissa.- dice Yngve atono.
-Già... Posso andare da lui?- chiedo provando ad allontanarmi, tuttavia Yngve scuote il capo e mi blocca nuovamente all'albero.
Lentamente si avvicina, sposta i miei capelli lasciando libero il collo, lo vedo avvicinare il suo viso ad esso.
Ora ho decisamente il battito accelerato, devo fare qualcosa. Devo... Devo...Pensa in fretta, Nissa! Pensa in fretta! Svelta!
Urla la voce nella mia mente. Oh signore, aiuto.
Sento la sua lingua sul mio collo. E sale, sale, sale. Il suo viso ora è davanti al mio, terribilmente vicino.
Sta per baciarmi, lo sento.Non può farlo!
Giusto, non può. Lo blocco a pochi centimetri dalle mie labbra.
-Perché?- chiede lui posandomi una mano sul viso.
-Sei il futuro sposo di Freya, quello che stiamo facendo è sbagliato.- rispondo.
-Amare una persona non è sbagliato. Passare la vita con una persona che non si ama lo è.- dice Yngve senza decidersi ad allontanarsi.Sgrano gli occhi e lo guardo, sorpresa.
-Non la ami?- chiedo sconvolta. Lui scuote il capo rassegnato.
-Perché la sposi se non la ami?- continuo.
-Non sono io a decidere. Matrimonio di interesse.- risponde Yngve.
-A Cremer nessuno si sposava per interesse. Sposa chi ami, Yngve. Non distruggere la tua vita, è solo una.- dico cercando di spronarlo a svegliarsi.Capisco che sia necessario in certi casi... Solo che non lo trovo giusto, a Cremer tutti si sposavano per amore e nessuno ha mai avuto problemi.
-Lascia stare, Nissa. Quando sarà tutto finito, quando la spada tornerà a casa, prendi tuo fratello e vattene.- dice Yngve allontanandosi.
-Andarmene? Ma certo! Semplicissimo, qui ho tutto. Ma io ascolto te! Lo faccio! Prendo e me ne vado! Tanto è facile dimenticare chi si ama!- gli urlo addosso inviperita.Mi abbasso per raccogliere un sasso e glielo lancio contro: -Sei solo uno stupido, Yngve! Uno stupido! Va' a farti comandare, sei bravo solo in questo, sei un codardo e nient'altro!- continuo a urlare.
Nel momento in cui lo vedo voltarsi arrabbiato più del dovuto capisco di aver esagerato.Scappa.
Non me lo faccio ripetere due volte, faccio il giro dell'albero e inizio la mia corsa verso dove siamo venuti prima.
Mi giro giusto un attimo per controllare dove sia il gemello, pochi passi più indietro di me. Devo muovermi. Mi giro nuovamente, giusto in tempo per vedere il ramo che inevitabilmente si schianta contro il mio volto. Barcollo all'indietro e mi tasto il volto. È bagnato.
Finalmente mi volto indietro e vedo Yngve fermarsi davanti a me che a stento trattiene una risata. Vorrei spaccargli il muso ma... Guardo la mia mano che è piena di sangue.-Non mi sento bene.- dico sentendo improvvisamente freddo. Yngve diventa subito serio e dice qualcosa che io non riesco ad afferrare. Intorno a me ogni cosa inizia a girare senza sosta.
-Aiutami...- riesco a dire prima di cadere nell'oblio.
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La Spada delle Valchirie
DobrodružnéChe cos'è la Spada delle Valchirie? Da chi è stata forgiata? Quale sarà il destino degli uomini una volta entrati in suo possesso? Qual'è la verità? 661 d.C. Scandinavia In seguito alla distruzione del suo villaggio per mano del Popolo del Nord, Nis...