capitolo 7

392 20 1
                                    

Mi sveglio alle 6:00 anche se è domenica....
Sono nervosa,non per il mio compleanno perché non me ne frega nulla, non c'è niente di diverso da ieri quindi non vedo dove sta la cosa bella.
Mi squilla il telefono
*no ti prego...*  ecco per cosa ero ansiosa.
Rispondo timorosa
Io:p...pronto?
G:CLARIII AUGURII
Io:oddiomio...emh grazie...?
G:che cosa facciamo?
Io:non vorrai festeggiare spero! Non sono proprio in vena...
G:tu non sei ma in vena di cose belle
Io:non è vero
G: ah no?
Io:ok si,va bene
G:sii! Hai casa libera?
Io:non so se mio padre è tornato da ieri sera ma non credo,forse si è drogato e poi si è addormentato su una panchina...
G:vabbene allora vengo li tra 10 minuti, PREPARATI!
Io:no...
Ma ha gia attaccato.
Non ho intenzione di vestirmi,cambiarmi,alzarmi,socializzare,parlare o anche muovermi.
Ma so che Giulia mi costringerebbe ad alzarmi quindi tanto vale fare uno sforzo, piuttosto che sentire il sui strilletti acuti per svegliarmi.
Mi lavo e mi vesto (foto) e mi trucco con un po' di rimmel.
G:CLARI!
scendo al piano di sotto.
Io:come sei entrata?
G:tu...non ce la fai proprio a non vestirti di nero.
Io:e tu ce la fai a rispondere invece?
G:la porta era aperta
Dice sbuffando.
Le passo davanti e vado in salotto.
Mi siedo sulla poltrona e prendo il computer.
G:che cosa vuoi fare?
Io:nulla
G:*sbuffa*
Io:ok,ok, dimmi tu.
G: LunaPark?
Io:cos...no!
G:dai!
Io:e ok ma non faccio i né i giochi ad acqua né quella sottospecie di torre che fa su e giù.
G:siiiii dai andiamo!
Mi alzo e la seguo, guida lei perché a me hanno ritirato la patente,guidavo da ubriaca.
Giulia mette la musica,ascolta canzoni allegre lei. Poi la guardo,indossa dei pantaloni bianchi e una canottiera rosa pallido,è truccata leggermente e ha gli zigomi arrossati,forse è blush o è il suo colorito. A volte mi rendo conto di quanto siamo diverse,lei è un angelo mentre io sono la figlia del diavolo,è una brava ragazza,non perfettina perché la sera esce anche lei,forse per merito mio perché quando ancora non ci conoscevamo la vedevo poco e mi sembrava una sfigatella perfettina; adesso invece è una delle poche cose che contano davvero per me. Da quando la conosco sono migliorata, una parte di quel vuoto si è riempita,ma continuiamo ad essere molto diverse. Basta guardare i dettagli,come ci vestiamo,la musica che ascoltiamo,in generale,noi. Lei è molto piu fragile di me,io intorno al mio cuore ho un muro, lei è debole anche fisicamente io invece ogni due per tre mi ritrovo a fare a botte con qualche ragazza (e a volte anche con qualche maschio non troppo grosso)
Arriviamo davanti al parco divertimenti e Giulia scende,rischia di inciampare ma poi si ricompone e io trattengo a stento una risata,le voglio tanto bene,piu di quanto ne voglia a nessuno.

Lacrime Di Sangue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora