CAPITOLO 26

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Ieri siamo state tutto il tempo a parlare,io le ho raccontato la mia vita e lei la sua.
Abbiamo parlato del più e del meno,abbiamo visto un film e poi ci siamo addormentate sul divano. Lizzy è molto simpatica e vivace,mi ricorda Giulia,ma ha un carattere molto più deciso. Quando non è un semi-demone,è una ragazza semplice,che ride e si diverte. Che va in discoteca e cerca di attirare l'attenzione di qualche ragazzo carino.
Ora siamo intente a testare i miei poteri.

L:allora,i tuoi poteri sono molti più dei miei. I poteri di tutti i demoni e semi-demoni,cioè quelli "normali" sono: la forza,la velocità,l'agilità,la precisione e tutta questa roba noiosa.

Io:abbiamo una percezione diversa della parola "noia"...

L:non distrarti!

Io:scusa! Dai continua e non agitarti.

L:da quel che so tu dovresti avere la telecinesi e dovresti saper volare.

Io: c-cosa? Volare? Mi prendi in giro?

L:no! Non volare in quel senso.

Io:quanti sensi di volare conosci?

L:non è volare. Cioè,è tipo...devi provare per capirlo.

Adesso mi ritrovo sul blacone del secondo piano,ho un brutto ricordo dei balconi. Anzi,un ricordo bellissimo,era la notte di quando Edoardo ha dormito a casa mia. Ad un tratto sento la sua mancanza,mi starà cercando?

L: buttati

Io:no ma,sei pazza?

L:tranquilla,anche se non riuscirai a volare,i poteri basilari ti aiutano,guarda me.

Si lancia dal balcone e atterra perfettamente intatta piegando leggermente le gambe.
Io:va bene!

Salgo sul muretto del balcone e guardo in basso. Mi lancio.
Sembra che tutto vada a rallentatore, ho tutto il tempo per guardare a terra e mettere i piedi in una posizione tale da rimanere in equilibrio.

L:brava,l'unica cosa è che non hai volato. Però hai testato i tuoi riflessi e l'agilità.

Io:sembrava che tutto andasse a rallentatore.

L:si lo so. Proviamo un'altra cosa,vieni con me.

Entriamo in casa e prende una ciotola. Ci mette dentro acqua , delle foglie strane e altre cose. Fino ad avere un miscuglio apparentemente disgustoso.

L:mangia

Io:Che?!

L:scherzo...mi serve per il teletrasporto.

Io:no ok aspetta.

L:te lo ho detto,pratichiamo la magia nera.

Prende il miscuglio e dice qualche parola latina. Dalle sue mani esce una strana luce nera. Rimango a guardare a bocca aperta mentre lei si concentra. Il miscuglio è diventato liquido,e profumato.
Perfetto.

L:tieni,lavati le mani qui.

Non mi fa più schifo,l'acqua nella ciotola è azzurra e profuma di viole. Ci intingo le mani e le ritiro fuori. Ma non si sono bagnate. Lei fa lo stesso,le sue mani sono asciutte come le mie. Non faccio domande,tanto ormai non mi sorprendo più.

Lizzy mi prende per mano e dice ancora delle parole,ma non è latino. Non so che lingua sia.

Inizio a sentire caldo,e a sudare. Lizzy non accenna staccarsi da me.
Ora non sento caldo,ho freddo.
Adesso sto bene,ma ho sonno.
Chiudo gli occhi e li riapro,per mettere a fuoco meglio le cose.
Non siamo più a casa di Lizzy. Siamo su un palazzo. Sul tetto di un palazzo.

Io:Oddio.

L:forte eh. L'ho imparato da poco. In effetti abbiamo rischiato,se non sei bravo nel teletrasporto rischi di entrare nel limbo, rimani bloccato tra inferno e paradiso,costretto a rimanere li per tutta la vita.

Io:cosa?

L:vieni con me.

Mi porta sul bordo del palazzo.

L:ora,buttati.

Io:sicura? Tu non hai paura.

L:oh ma certo. Infatti non mi butto. Sono matta mica scema. E non sono come te. Non volo io.

Io:ma neanche io volo...non so come fare.

L:tu buttati,l'adrenalina farà il resto.

Guardo giù. È altissimo. Sarà un palazzo di otto piani.

L:dai!

Io:se non stai zitta ti butto di sotto.

L:stronza...

Ha ragione, mi mancava il mio lato da stronza. Chissà perché l'ho abbandonato. Ah sì, perché ho scoperto di essere un demone e se mi incazzo divento un'assassina seriale.

Mi sporgo in avanti,il vento fresco mi scompiglia i capelli, e mi fa notare che le punte sono scure. Guardo le mie unghie,sono nere. Il collo mi fa male,segno che il tatuaggio è riapparso. Mi giro un'ultima volta.verso Lizzy per farmi dare la conferma che mi sto trasformando.
Non dice nulla,annuisce e sorride. Vedo i suoi occhi di nuovo neri. Mi tranquillizzo. Forse ce la posso fare.

Non mi guardo indietro. Mi lascio cadere nel vuoto. Ora non va tutto a rallentatore. Ho la schiena rivolta verso il cemento e il viso rivolto a cielo. È fantastico,sembra che stia volando.
Mi volto verso terra. Il cemento si avvicina. Ma si avvicina molto lentamente. Mi metto in piedi e capisco. Sembra quasi che non pesi nulla, sto cadendo pianissimo,come se avessi una corda che mi cala piano a terra. Non sto volando. Ma è bellissimo. Tocco terra e mi cedono le gambe. L'adrenalina mi circola nel sangue. Vedo tutto con colori più accesi. Il cuore mi batte all'impazzata.

E:Clarissa...?

Mi giro...Edoardo mi fissa e vicino a lui c'è Lizzy,che sorride piena di eccitazione. Edoardo invece è...incazzato? Ops.

Lacrime Di Sangue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora