CAPITOLO 23

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Esco correndo.

Non mi seguirà,ne sono sicura.
Non so esattamente cosa mi inventerò quando dovrò spiegargli tutto.
Ho fatto finta di litigare con qualcuno,credo con Giulia. Se sparisco per un po' non mi cercherà,domani lo chiamerò e gli dirò tutto,anche se non so bene cosa sia questo tutto. So solo che devo andare da Noa,adesso.

Suono al campanello.
Noa mi apre e mi guarda sorpreso.
N:che c'è?
Io:ti volevo dire che da oggi puoi allenarmi quanto vuoi,sono..."scappata di casa" se si può dire così,non ti sto a spiegare ma Edoardo non mi cercherà per qualche giorno. Quindi ho tutto il tempo per allenarmi.
N:wow. Okay,in effetti due o tre ore sono poche,ricominciamo domani però.
Io:grazie.

Faccio per andare via quando mi prende per un braccio.
N:dove vai?
Io:beh, cas...oh! Non avevo pensato a questo.
N:dai entra,puoi rimanere da me.
Io:ma non ho i vestiti,e poi non ti voglio disturbare.
N:primo,non mi disturbi,secondo ti presto io qualcosa,poi domani vai a casa e prendi le tue cose. Edoardo non sta a casa tutto il giorno,lo chiami e per parlare senti cosa fa. Se esce corri a casa.
Io:va bene,mi hai convinto.

Noa ha deciso di dormire sul divano,anche dopo che gli ho detto trecentoventi volte che sono io l'ospite.
Sono sul suo letto a pensare.
Anzi no,non mi va nemmeno di pensare. Mi addormento quasi subito.

Mi sveglio alle 6:30 senza motivo,non ho più sonno.
Non mi sento bene...
Vado a vedere se Noa è sveglio.

Esco dalla casa dopo essermi vestita,non trovo Noa...forse è uscito,mi guardo intorno e lo vedo,è sul retro della casa.
Vado da lui,sta annaffiando delle piante,non mi aveva detto di avere un giardinetto. Sta annaffiando una pianta d'alloro. Mi avvicino a lui.
Cominciano a lacrimarmi gli occhi e tossisco. Cavolo sto proprio male.
N:eih,non stai bene?
Io:no,per niente,che fai?
N:ho comprato oggi questa pianta d'alloro,mi serve per alcune...pozioni se così si possono definire.
Io:carina.
Mi avvicino di più,un conato di vomito mi sale alla gola,comincia a girarmi la testa e non so come o quando svengo.

Mi risveglio che sono al letto,con una pezza bagnata in testa.
Mi guardo intorno,sono nella stanza di Noa.
Mi alzo in piedi,mi sento molto meglio...sono solo debole.
Vado in salotto e vedo Noa preparare qualcosa...
N:ei ciao come va?
Io:mi sento bene,cosa è successo?
N:non ti sei sentita bene ieri...
Io:ah si...IERI??
N:Già,sei rimasta addormentata per un giorno intero.
Io:come è possibile,cosa è stato.
N:non lo so,un mancamento,capita.
Io:Cazzo ho perso un giorno di allenamenti!!
N:tranquilla,oggi recuperiamo,bevi questa.
Mi da una tazzina con una tisana.
Profuma e quando la assaggio è dolce.
N:ti aiuterà a guarire,fidati,un'ora o due e sarai come nuova.

Dopo esattamente un'ora e mezzo mi sento benissimo.
Scendiamo in palestra e comincio a scaldarmi,faccio degli esercizi al trapezio e poi comincio a sparare.
Solo che oggi i manichini si muovono.
Li prendo quasi tutti in testa,tranne due.
N:wow,impari molto in fretta,non pensavo. Okay,prendi l'arco e le frecce.
Lo prendo in mano,è più leggero di una pistola.
N:mettiti come me.
Mi posiziono.
Mi fa vedere come mettere l'arco,come tendere bene la freccia e tutto il resto. Poi lui scocca la freccia.
Subito dopo provo io e la freccia va dritta nel bersaglio.
N:ma che cavolo...come?
Io:ti giuro che non ne ho idea.
N:ok,continua ad allenarti,io devo andare a fare una cosa,torno tra un'ora o due.

Sono 10 minuti che scocco frecce e sono andate tutte a segno. È stranissimo,forse sono portata.
Vado di nuovo sul trapezio,inizio a fare capriole e a saltare.

Sono due ore che mi alleno,ho sparato ai manichini,ovviamente le pallottole hanno centrato tutte la testa del manichino,poi ho fatto ancora il tiro con l'arco,stessa cosa. Ho corso,ho fatto attività fisica. Noa non si vede più.
Ne approfitto per chiamare Edoardo,con tutti questi problemi non l'ho più sentito.
Il telefono squilla,lui non risponde.
Attacco e salgo al piano di sopra.

Mi siedo sul divano a pensare,manca poco. Devo solo capire dove si trova...
Victoria ha detto che io e giulia conosciamo bene quel posto...
Peccato che io non sia stupida. È facile,sono al parco abbandonato.
Immagino cosa potrebbe starle facendo...forse è gia morta.

Cazzo! Ma che mi salta in mente! Non posso aspettare. Lei è Giulia,devo salvarla!
Scendo nella palestra,prendo una cintura per mettere le armi,indosso due pistole e due paletti di frassino.
Sono vestita comoda,ho un paio di leggins neri attillati,un top nero e scarpe da ginnastica. Prendo delle frecce e l'arco e lo spray all'aglio. Sopra a tutto metto un giacchetto lungo.
Esco di casa e c'è Noa. Eh vabbe ma che palle.
N:dove vai?
Io:da Edoardo,devo vederlo.
N:okay...e il piano?
Io:ti spiego più tardi.

Inizio a correre quando la paura mi invade.

Non sono pronta? O si? Cosa cazzo faccio quando arrivo li?
Poi però mi ricordo perché sto correndo e le mie gambe vanno più veloci. Troppo veloci. Sento il vento in faccia,le cose intorno a me sfrecciano velocissime. In meno di qualche secondo sono al parco.
Non è possibile,ho fatto due kilometri in pochi minuti.
Qualcosa cattura la mia attenzione.
Mi volto di scatto e due occhi rossi mi fissano.
V:bene,chi si vede! Come va? Non ti aspettavo...
Io:invece sono qui...
V:lo vedo,come ti è saltato in mente di venire a salvare Giulia? Pensavo avessi paura di me...non sei pratica con queste cose.

Per fortuna non ha capito che mi sono allenata,Noa mi ha spiegato che la sua casa è anti-vapiro o una cosa del genere,Victoria non sa dell'esistenza di Noa,e non ci ha potuti spiare.

Io:no,non sono pratica. Dov'è Giulia?
V:oh...è lì!
Mi giro,Giulia è legata,seduta sul bordo del precipizio. Mi fissa incredula.
V:una mossa sbagliata e morirà...
Io:non sono qui per combattere.
V:beh,lo so,non puoi combattere contro di me,ragazzina.
Io:volevo solo assicurarmi che Giulia stesse bene e che tu avessi rispettato il patto,manca ancora qualche giorno.
V:sì. Hai ragione,ora puoi andare,ci si vede.

Guardo Giulia che mi fissa mentre vado via,pensa che me ne stia andando veramente? Pensa che la lascerò sola? Mentre cammino guardo Victoria, è girata e sta guardando il paesaggio,sorridendo e leccandosi i canini soddisfatta,mi fermo e mi volto. Mi tolgo il giaccone scoprendo le pistole,le frecce e i paletti.
Giulia mi fissa sempre piu incredula.

Un movimento fulmineo e tre proiettili s hanno centrato la schiena di Victoria,sì,ora non posso tirarmi indietro.
Vedo Victoria contorcersi dal dolore,dallo zaino tiro fuori lo spray all'aglio,inizio a spruzzarlo intorno a me. Mentre Victoria mi cerca con lo sguardo annebbiato vado verso Giulia e la tolgo dal bordo del dirupo,la faccio sedere a terra ma e le do lo spray,dicendogli di spruzzarlo in giro,mentre la slego.
Lei ubbidisce senza dire nulla,devo spiegarle un po' di cose.
Sento qualcuno che corre verso de me,mi giro e punto la pistola,sparo prima che Victoria mi raggiunga ma lei continua a correre dolorante.
Prendo un'altro spray e lo spruzzo, lei si stordisce e chiude gli occhi. Prendo una freccia e brucio la punta mentre lo spray continua a spruzzare.
Incocco la freccia e la tiro,prende il pancia Victoria che sembra spaesata.
Ricordo quello che mi ha detto Noa,a questo punto il vampito va trapassato con il paletto,i suoi riflessi e la sua forza sono tornati umani per un po',devo solo stare attenta ai denti.
Mi avvento su di lei,ma mi schiva e corre verso Giulia, non riesco a raggiungerla e lei la morde.

Sento il sangue ribbollire nelle vene,il cuore battere più veloce,la vista annebbiarsi,la rabbia aumentare.
Poso tutte le armi tranne i due paletti incandescenti,mi guardo le mani. Le vene si intravedono molto nella pelle,le unghie sono...nere?  Mi tocco i denti,come è possibile? Sento i canini allungarsi,gli occhi lacrimare.

Non mi interessa,sono infuriata. Inizio a correre e in un secondo sono sopra Victoria che mi fissa,stupefatta.
V:cosa cazzo sei??
Io:la tua assassina! Stronza!
Cerco di conficcarle il paletto nel cuore ma lei si sposta,mi prende i fianchi e mi lancia.
Faccio un volo di almeno tre metri e atterro violentemente sul marmo.
Per fortuna io non mi sono fatta male,il marmo invece è distrutto.
Non perdo tempo che mi riavvento su victoria. Stavolta la prendo,il paletto si conficca nella spalla.
V:bastarda!
Prova a mordermi il braccio ma la prendo per i capelli e gli sbatto la testa per terra.
Il pavimento si frantuma e lei ringhia.

Sento due mani trascinarmi via da lei, vedo qualcuno avventarsi su Victoria e un grido straziante.
Mi giro e vedo che la persona che mi ha afferrato è Noa.
Gli ringhio,dalla mia gola esce un verso animalesco. Un ruggito.
N:Clarissa calmati,guardati.
Prende dalla tasca uno specchio e vedo la mia immagine riflessa.

No,quella non sono io.




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