CAPITOLO 12

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È un bacio dolce e calmo,ma contemporaneamente pieno di emozioni. Ci stacchiamo e ci guardiamo, è magico,finché non vedo i suoi occhi.

Sete,vedo solo sete in quello sguardo, acceso di rabbia e di fame. Non capisco,mi allontano da lui di scatto e si gira dall'altra parte, quel suo sguardo era così intenso,era pieno di rabbia,ma soprattutto era lo stesso sguardo che farebbe un tossico dipendente mentre guarda la sua qualità preferita di eroina. Come se volesse mangiarmi.

Io:scusa...non mi aspettavo...quel tuo sguardo,che ti è successo?
E:niente,sai,succede di avere quello sguardo quando hai voglia di qualcosa di più...scusa non volevo dire che...
Io:ho capito che intendi,ma non eri tu.
E:e chi era scusa?
Dice girandosi di nuovo verso di me e trattenendo un sorriso.
Il suo sguardo si è calmato, ma c'è  ancora una scintilla di "fame" nei suoi occhi.
Io:sai cosa intendo.
E:non possiamo...
Io:cosa? Non ti azzardare a dire che non possiamo stare insieme! Non posso lasciarti ora,adesso che ho capito cosa provo!
Mi guarda e non riesco a decifrare la sua espressione,un dubbio mi assalee e solo il fatto di avere questi dubbio mi fa male.
Io:tu...non provi la stessa cosa che provo io per te.
E:scherzi vero?! Come puoi dire una cosa del genere?
È arrabbiato.
Io:scusa...
E:spero che tu non dica più una cazzata simile altrimenti mi arrabbio.
Io:è solo che sembrava che tu mi rifiutassi.
A quel punto mi prende i polsi e li blocca con una mano e con l'altra mi avvicina a lui,poi mi bacia. Questa volta è un bacio possessivo,arrabbiato.
Gli scappa un gemito e si stacca da me  con un movimento fulmineo.
Lo guardo,mi soffermo sui suoi occhi,non più azzurri, ma rossi.
Rossi sangue.
Immagino quello che potrebbe significare e solo allora mi accorgo che mi sta fissando intensamente il collo. Faccio due più due e capisco.

No non è possibile,queste cose non esistono!
Eppure, quando mi ha salvato non c'era nessuno sotto di me, nessun umano sarebbe riuscito a salvarmi.
La sua perfezione,la pelle bianco latte.
Il suo sguardo quando ci siamo baciati.
Ma non ho paura, ho solo bisogno di una conferma. Mi accorgo che ha spostato lo sguardo sul mio viso e ora ci guardiamo negli occhi,i suoi di nuovo normali.

Allungo una mano con cautela e gli accarezzo il viso, non è freddo come raccontano nelle storie, è solo un po' più fresco del normale.
E:non...hai...paura?
Io:di te? No.
E:non so se hai capito cosa sono. Sono un mostro.
Io:no...sei un vampiro. Non un mostro, sei Edoardo...
E:ora ti allontanerai,scusa non volevo...non è colpa mia...
Io:eih tranquillo...io ti amo...ti amerei quasiasi cosa tu fossi...
E:ti amo
Io:ti amo...

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