Il motore dell'auto di Brent rimbomba fin dentro il mio appartamento. Sono le otto e Brent,come suo solito, non ritarda di un minuto. Ripasso un'ultima volta il rossetto rosa carne sulle mie labbra e sono pronta. Mi guardo allo specchio, sospiro e stringo le labbra. I miei occhi verdi sono perfettamente contornati dall'ombretto nero e quasi si nascondo. I capelli sono raccolti in una coda disordinata e il ciuffo mi copre un po' l'occhio destro.
Esco dal bagno ed entro in camera, prendo la bandana nera poggiata sul comodino di fianco al letto ed esco di casa. Quando mi avvicino all'auto,già da fuori riesco a sentire la musica. Apro lo sportello,mi siedo e mi volto verso Brent, il quale mi sta già guardando. I suoi occhi vagano tra i miei occhi e la mia scollatura. La mia maglia nera ha uno scollo a 'v' con dei lacci incrociati tra loro.
Sospira e poi finalmente parla."Hai portato la bandana?" Domanda.
Annuisco. "Perfetto." Dice prima di prendere il mio volto tra le sue mani e baciarmi. Si stacca e parte.
"Stasera ci divertiamo." Conclude con entusiasmo e un sorriso sgembo.
Non so cosa abbia in mente,ma ogni volta che dice questa frase,non porta mai a nulla di buono.Dopo una decina di minuti arriviamo al parcheggio e già ci sono gli altri che ci aspettano. Non scendiamo dall'auto e Mike si avvicina al finestrino di Brent.
"Alla vecchia stazione?" Dice alzando un sopracciglio. Brent annuisce e tutto ciò non mi piace.
Mike entra in auto e Brent si allinea con lui.
"Mantieniti forte." E in volto compare un sorriso di malizia. Dopo pochi secondi partono. Stringo gli occhi e aspetto che questa stupida gara finisca."Tutti avete le bombolette?" Domanda Blake. Tutti annuiscono. "Allora cominciamo."
Ci troviamo alla vecchia stazione, dove c'è un treno fermo,non più usufruibile. Le porte e le finestre sono rotte, la pittura è completamente rovinata e alcuni sediolini sono sparsi per i vagoni. Sono le 21:30, la strada è isolata e il guardiano della stazione dorme beatamente. Non voglio essere qui, vorrei esserei nel mio appartamento a riposare.
"Amelìe, metti la bandana." Mi ordina Brent. Obbedisco senza controbattere. Indosso la bandana in modo che mi copra il naso e la bocca.
I ragazzi stanno pitturando qualcosa sui muri e io mi fermo ad osservare Brent.Ha i muscoli tesi, e i capelli castani sono tutti scompigliati. Stringe gli occhi per concentrarsi meglio e fa movimenti lenti e cauti. È concentrato e non vuole essere distratto. La sua mano si muove lenta sul muro e il suo braccio quasi non trema per tutta la forza che sta mettendo. Non vuole sbagliare. Odia quando qualcosa non va come l'aveva programmata. Fa dei movimenti circolari e poi orizzontali. Non so cosa stia disegnano, ma mi piace guardarlo. È una delle poche volte che è rilassato e che non dà d'ira. L'arte lo rende sensibile e stabile. Come se non gli importasse più nulla del controllo e della sua rabbia. Non si rende conto delle persone intorno e non pensa alla prossima mossa da fare.
Si abbassa la bandana e si ferma a fissare ciò che aveva appena disegnato. Sospira pensieroso,si morde un labbro e si volta verso di me. I suoi occhi castano scuro,quasi tendenti al nero, mi scrutano attenti. Non mi muovo e non distolgo lo sguardo. Ha un'aria pensierosa e vorrei entrare nella sua mente per capire cosa stia pensando. Sorride dolcemente, si rialza la bandana d continua il suo disegno. È raro che veda quel sorriso dolce e ingenuo. E per un momento mi ricorda la persona di cui mi ero innamorata mesi fa.
"Disegna qualcosa Mèl." Mi incita Mike.
"Dai Mèl." Lo asseconda Brittany.
Non mi piace quando mi chiamano così.
Non voglio disegnare nulla e non voglio restare qua. Questa cosa si ripete da tempo e io odio tutto ciò.È completamente sbagliato, ho provato ad uscirne, ma non ci riesco.
"Chi c'è?" La voce della guardia rimbomba per la stazione. Ci guardiamo tra di noi. Brent mi guarda fisso.
"Correte via tutti." Annuncia Brent. E subito dopo viene da me, mi afferra per il braccio violentemente e inizia a correre. Mentra raggiungiamo l'auto il mio giubbino di jeans si impiglia in una porta. Brent prende il giubbino tra le sue mani e lo stacca con forza. Riprendiamo a correre e poco dopo ariviamo all'auto.
"Ragazzina,non ti muovere." Mi urla la guardia.
Il mio corpo trema e esito un po' prima di entrare nell'auto. Brent parte con velocità. Butto un sospiro di sollievo.
"La prossima volta non esitare ed entra subito." Sbraita. "Se avessi esitato un secondo di più, la guardia ci avrebbe raggiunto." Mi rimprovera.
Resto in silenzio e mi subisco la sua predica. Mi accompagna a casa mi butto sul letto.Sono stanca ed è solo lunedì.
Heeeeeei!
Sono tornataaaaaa, come vaaa?
Sono stata un po' impegnata ultimamente perciò non ho aggiornato spesso.
Allora cosa ne pensate?♥
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Better
Fanfiction"So che non è lui che vuoi, lo capisco da come mi guardi" Sussura. Si avvicina al mio volto e mi accarezza la guancia destra. "Dimmi che mi vuoi." La mia mente è su di giri "Io..." farfuglio piano. Mi incita con lo sguardo. Non riesco a parlare. Vo...