Capitolo 5 *Alexandra

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Apro lentamente gli occhi e la vedo attaccata al mio petto. Ieri sera si è addormentata mentre guardavamo il film e l'ho messa a letto.
-Nana...-bisbiglio. È così tremendamente tenera in questo momento.
-Mhh...-si gira dalla parte opposta.
-Betty svegliati. Devi tornare a casa.-dico un po più forte.
-Giorno French.-sorride dolcemente e io la imito.-Che ore sono?-
Prendo il telefono.
-Le 10:06.-
Prende a sua volta il telefono e guarda le notifiche, sbiancando in volto.
-Hey stai bene?-chiedo preoccupato.
-Mio fratello è furioso...-si copre la faccia con le mani.
-Sei nana ma non hai tredici anni perciò puoi fare quello che ti pare.-dico osservandola.
-Ne ho pochi più di sedici.-scende dal letto.-E come avrai notato, mio fratello è molto protettivo nei miei confronti.-prende i suoi vestiti entrando in bagno.-E non sono nana.-
-Ti rompe abbastanza lo scimmione eh?-dico infilando la maglia.
-Scimmione?-inclina la testa di lato.
-Scusa se per caso ti offende.-
La ragazza comincia a ridere tenendosi per la pancia.
-Sto per perdere un polmone!-si ferma dal ridere.
-Ti va di andare al Starbucks a prenderci qualcosa?-le chiedo.-E poi ti riporto da tuo fratello.-
-Buona idea.-sorride.
Infilo le scarpe ai piedi e prendo le chiavi della Dodge.
-Bella la tua auto.-dice salendoci a bordo.
-Lei è la mia bambina.-passo la mano sul cruscotto mentre faccio girare la chiave.
-L'hai fatta tu?-chiede dopo qualche minuto.
-In parte sì.-stringo il volante mentre alcuni ricordi si fanno spazio nella mia mente.
-Sono certa che le ragazze stanno ai tuoi piedi.-dice osservando Malibu dal finestrino.
-Hai ragione, e non le rifiuto ma io cerco una donna. Non tutte quelle ragazzine non hanno ciò che cerco.-
-E cosa cerchi French? Che abbia un'azienda o robe simili?-
-No. Ora pensiamo a mangiare e lasciamo perdere il discorso della ragazza ideale.-scendo dalla mia auto e apro a Betty.
-Sicuramente deve amare i motori.-dice andando verso l'entrata.
-Questo è ovvio Betty.-ci mettiamo in coda per prendere la colazione che poi pago.
-E quale sarà la prima tappa del nostro "Tour"?-chiede mordendo un cornetto.
-Ho una lista di persone che sono promettenti e che i Boss di tutto il mondo temono. Se riusciamo a prenderne alcuni abbiamo una squadra.-
-E cosa ti fa pensare che vogliano venire con noi, French?-
-Non lo so, ma troveremo il modo. Magari non ne verrà neppure uno, ma ci sarà sempre qualcuno che cerca la propria strada e noi lo aiuteremo a trovarla.-dico bevendo un sorso di caffè.
-Tu l'hai trovata la tua strada?-chiede guardandomi.
-Non del tutto. So dove voglio arrivare. Questo mi basta.-
-E quando New York sarà tua, allora cosa farai? Che strada prenderai?-si lecca le labbra per pulirsi dalla crema. Osservo attentamente il gesto, rimanendo incantato.
-Lo vedrò allora. Per adesso voglio controllare New York.-
Finiamo di mangiare in silenzio e poi torniamo in macchina.
-Tu stai guidando ma non sai dove abito.-dice Betty.
-Ti sbagli piccola nana. Io so molto più di quanto immagini.-mi fermo al semaforo.
-Come?-
-Mi sono informato sul Boss e siccome tu sei la sorella vivi con lui.-dico svoltando in una strada e parcheggiando davanti ad una casa bianca.
-Grazie per la serata e per la colazione.-sorride.
-Betty!-urla lo scimmione.-Ah, è con te...-mi fa scendere dalla mia auto.-Se scopro che l'hai toccata giuro che ti pentirai di essere nato.-mi stringe per il colletto.
-Smettila! Ho sedici anni e sono abbastanza matura da poter decidere per me stessa!-dice Betty.
-Non l'ho toccata tua sorella. E comunque mi sembra abbastanza chiaro che ti sto antipatico e la cosa è reciproca amico!-lo stacco da me.
-Mia sorella non si tocca, chiaro?!-
-Certo Boss.-
-Betty entra dentro.-dice lo scimmione alla ragazza.
-Te lo scordi. So che alzeresti le mani e non voglio che capiti.-si appoggia alla mia auto.
-Sta attenta a non graffiarmi l'auto Betty.-dico.
-Scusa French. Ora lo lasci andare? Avrei di meglio da fare che stare qui a badare a te, fratellone.-
-E perché non vorresti che alzassi le mani?-lo scimmione incrocia le braccia al petto.
-Perché hai bisogno di French. Vuoi o no New York?-
-Giochi sempre d'astuzia sorellina.-il pelato le arruffa i capelli.
-Posso andare? Avrei da fare.-dico giocando con le chiavi della mia auto.
-Noi due dovremmo parlare French. Da soli magari.-dice il boss.
-Quando vuoi boss. Basta che mi fai uno squillo.-dico dandogli il mio numero.-Ci si sente in giro.-salgo sulla mia auto e parto.
Mi piace  sempre di più Betty, diventa ogni volta più interessante. Poi è anche bella, cavolo se lo è. Però è poco più di una ragazzina, non è il mio tipo. Sono certo che non si sporcherebbe mai le mani di olio, non si metterebbe sotto una macchina e non cambierebbe mai una ruota. Le ragazze guidano, ma non vogliono mai rovinarsi le unghie. Sono patetiche. Ma magari lei è diversa, oppure no. Lo scoprirò con il tempo.

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Ciao a tutti! Scusate per il ritardo! È tutta colpa mia se non abbiamo più aggiornato la storia visto che non avevo più internet.
Comunque sono ritornata e spero che il capitolo vi piaccia! Grazie per tutti i voti, i commenti e la pazienza!
Vi vogliamo bene 💙

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