Capitolo 29*Alexandra

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Pov Betty
Mi sono stufata di tutto questo. Vorrei non essere mai partita con French, vorrei non averlo mai conosciuto.
-Sorellina, sorridi per una volta!-mio fratello cerca in tutti i modi di togliermi l'espressione impassibile dalla faccia.
-Non voglio sorridere.-porto la birra alle labbra.
-Da quando hai lasciato quella banda di idioti non sei più la stessa.-cosa ha detto?!
-Cosa hai detto dei ragazzi?!-salto in piedi.
-Sono una banda di idioti. Non dirmi che ti importa ancora di loro?-mi guarda dal basso.
Sì, mi importa e anche tanto.
-No,  non mi importa di loro.-prendo le chiavi dal tavolo.-Io vado a farmi un giro in città.-
-Hai bevuto.-mi afferra per un polso.
-Lasciami.-ringhio.
-Ok. Stai attenta.-
Esco di casa e salgo sulla mia bambina, la mia S2000. Niente è meglio di questa macchina per me.
Mentre accelero sentendomi finalmente libera il telefono comincia a squillare.
-Pronto?-rispondo senza guardare chi sia.
-Hey Bet! Dove sei?-dice la voce dall'altro capo del telefono.
-Ciao Alan. Sto facendo un giro.-rispondo- Cosa c'è?-
-Ti vuole parlare.-
-Digli che sono impegnata.-mi fermo sul ciglio della strada.
-Questa volta non vuole sentire ragioni.-sospira.
-Di cosa vuole parlare?-riparto.
-Non lo so. Non lo ha detto. Vuole parlarti e ha detto che se non vieni verrà lui a cercarti.-
-Solito posto?-chiedo dopo qualche secondo di silenzio.
-Sì.-
-Ok Al. A presto.-stacco e mi dirigo verso il quartiere generale a sentire cosa quell'uomo voglia ancora da me.

Pov French
-Allora che si fa?-chiede Holly.
Tutti guardano me in attesa di una risposta.
-Andiamo lì e li stracciamo.-rimetto il cellulare in tasca.
Il Boss di NY mi ha mandato un messaggio, chiedendomi di farmi vedere con la mia squadra in una fabbrica abbandonata, dicendo di aver una bella sorpresa per me.
-Che c'è French?-Momo si siede accanto a me.
-Ho una strana sensazione Momo.-tocco la cicatrice.-Lo sento qui dentro che ci aspetterà una sorpresa.-
-Pensi che riguarderà Veronica?-
-Non ne ho idea.-sospiro
[...]
Le macchine della squadra si fermano davanti alla fabbrica abbandonata e noi scendiamo insieme, appoggiandoci ai cofani.
Siamo pronti a tutto, sono pronto a tutto.
-Bene bene.-una voce arriva dalla fabbrica- Chi abbiamo qui? Williams e tutta la sua squadra...-la voce è chiaramente maschile.
-Fatevi vedere tu e i tuoi scagnozzi!-stringo i pugni.
-Impaziente?-lo sento ridere -Mi farò vedere a una sola condizione: devi battermi in una corsa su strada aperta.-è ancora dentro la fabbrica, si sente unicamente la sua voce.
-D'accordo. Ora mostrati con la tua auto.-
-Se vinci tu avrai diritto di vedermi e parlarmi, in caso contrario io prenderò le macchine di tutta la tua squadra. Sei ancora sicuro di voler gareggiare?-
Lancio uno sguardo ai miei amici che annuiscono.
-Ci fidiamo di te French.-dice Sissi.
-Sei il nostro boss.-aggiunge Ray.
-E sappiamo che farai di tutto per vincere.-Dj mi da una pacca sulla spalla.
-Siamo con te.-dicono in coro ed il mio cuore si riempie di coraggio.
-Sì, sono ancora più sicuro di voler gareggiare.-salgo al volante e faccio vivere il motore.
Una BMW M1 esce dalla fabbrica e mi invita a seguirla in una delle tante strade di periferia della Grande Mela.
-Il traguardo è al ex concessionaria della BMW a venti chilometri da qui.-dice una ragazza tenendo la bandiera a scacchi tra le mani.-Pronti?!-la alza in aria.-Via!-la sventola e noi partiamo.
L'adrenalina scorre nel sangue mentre le macchine entrano sulla strada trafficata, sconvolgendo il traffico e facendo infuriare gli altri conducenti.
Devo vincere. Per me. Per la famiglia.
Schiaccio l'acceleratore fino in fondo, passando sul rosso e superando il mio avversario che mi raggiunge poco dopo, colpendomi sul fianco.
-Brutto stronzo! Mi rovini la carrozzeria!-ringhio.-Ora facciamo sul serio.-decido di giocare pesante.
Faccio slalom tra le auto aumentando sempre di più la velocità, lasciandomi così la M1 alle spalle.
Nello specchietto retrovisore intravedo il mio avversario e dietro di lui le macchine della polizia.
-Maledizione!-sbuffo virando all'improvviso per prendere una scorciatoia e far perdere le mie orme agli sbirri.
La M1 mi segue, superandomi qualche volta, ma io riesco sempre a recuperare terreno.
In lontananza scorgo le macchine dei ragazzi e la ragazza con la bandiera.
Il mio avversario schiaccia il nos ed io sorrido.
-Troppo presto.-mormoro tenendomi pronto a compiere la stessa azione. 3..2..1..schiaccio.
Supero la BMW e taglio per primo il traguardo, vincendo e guadagnandomi il diritto di conoscere il mio avversario e parlarci.

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