Passarono dei mesi, e io e George, nonostante tutto, riuscimmo ad abituarci a rivivere il nostro passato.
Lui e Fred passavano ore e ore a inventare scherzi e a provarli su quelli del primo anno.
Come sempre, subivano la mia ramanzina e la mia disapprovazione, ma vederli così felici, soprattutto vedere Fred ogni giorno, mi metteva di buon umore e mi faceva dimenticare il resto.Persino dei G.U.F.O. che si stavano avvicinando velocemente. Sì, avevo avevo già affrontato quegli esami, ma non potevo evitare di sentirmi in ansia e di ripetere le materie una ad una ogni giorno.
— Ehi, Granger! —
Sobbalzai e mi voltai di scatto.
— Oh, sei tu Fred. Mi hai spaventata! —
— Con questo bel faccino che mi ritrovo? Non credo proprio — rispose lui facendomi l'occhiolino.
Risi, fissando i miei occhi nei suoi.
— Che stai facendo? — mi chiese distogliendo lo sguardo e sporgendosi sopra di me.
Chiusi gli occhi per un secondo mentre sentivo dei brividi lungo la schiena, provocati dal suo braccio che sfiorava il mio e dal suo profumo, e arrossii.
— Sto ripetendo per i G.U.F.O. ma Difesa Contro le Arti Oscure mi sta dando qualche problema. —
— Se vuoi, posso aiutarti — si offrì Fred sedendosi.
Mi guardai attorno e vidi che la biblioteca era completamente vuota. Eravamo solo noi due.
— Be', grazie — risposi sorridendo.
— Bene, cominciamo con l'incantesimo Pestilens. —
***
Dopo circa due ore di ripasso, risate e i continui Ssh di Madama Pince, decidemmo che era ora di staccare e andare a cena.
— Non ho mai visto un ragazzino correre così veloce! — disse Fred ridendo a crepapelle.
Gli diedi una pacca sulla spalla, ma sorrisi mio malgrado.
— Tu e George dovete smetterla di usarli come cavie, poi mi sembra naturale che ogni volta che vi vedono scappino via terrorizzati! —
— Io non li chiamerei cavie ma collaboratori del futuro di un mercato destinato a riempirci le
tasche — replicò lui come se questo spiegasse tutto.— Sì, come no — dissi scettica.
Lui mi spintonò leggermente facendomi però perdere l'equilibrio.
Stavo per cadere quando mi afferrò attirandomi a sé.— Scusa, non volevo farti cadere. —
Deglutii a fatica.
— N-non ti preoccupare — riuscii a dire in un sussurro.
Lui mi scrutò in volto e colsi sul suo una strana espressione, come di confusione.
— Fred! — esclamò all'improvviso qualcuno alle nostre spalle.
Ci voltammo contemporaneamente, ritrovandoci a guardare una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi verdi che passava lo sguardo furioso prima sull'uno e poi sull'altro.
— Hannah — disse Fred allontanandosi in fretta da me.
— Chi diavolo è questa? — chiese indicandomi ma parlando come se non ci fossi.
— Hermione, piacere di conoscerti — risposi porgendole la mano e guardandola con un falso sorriso, che nascondeva tutto il fastidio che stavo provando in quel momento.
Mi guardò dall'alto al basso e si rivolse di nuovo a Fred.
— Ah, ora te la fai con le più piccole? Ti credevo migliore di così. —
— Aspetta, posso spiegarti! — disse lui avvicinandosi.
— No, va bene così — disse Hannah stizzita.
La ragazza fece per tornare sui suoi passi e, prima che Fred si precipitasse a seguirla, mi guardò chiedendomi scusa silenziosamente.
Lo vidi mentre si allontanava e in un attimo tutto quello che era successo acquistò un nuovo significato.
— Cavoli! — esclamai e cominciai a correre verso la Sala Grande.
Dovevo assolutamente parlare con George.
STAI LEGGENDO
Turn Back Time
Fanfiction"Se stanotte avrete successo, più di una vita innocente verrà salvata." Le persone che amiamo non ci lasciano mai veramente. Eppure, se ci fosse un modo per riaverli di nuovo con te... saresti disposto a metterti in gioco? Hermione Granger, sì. E f...