Capitolo 8

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— Al mio tre, d'accordo? —

George sospirò e annuì.

— Uno... due... tre! —

In meno di cinque secondi, vidi George andare verso Hannah in fondo al corridoio del secondo piano e abbracciarla mentre stava di spalle. Mi avvicinai in modo circospetto per stare il più vicino possibile e ascoltare ciò che dicevano. Speravo davvero che il piano funzionasse.

Il giorno prima, quando George era venuto da me chiedendomi quale fosse il piano, abbiamo deciso che la nostra priorità era conoscere le intenzioni di Hannah e il suo ruolo in quella strana storia; e il modo migliore per farlo era sfruttare della grandissima somiglianza tra i gemelli.

— Ehi, stavo appunto cercando te! — disse Hannah voltandosi e sorridendo a George/Fred.

— Ah, davvero? Come mai? — chiese George cercando di essere disinvolto.

— Volevo chiederti una cosa su quella tua amica Hermione... — disse scandendo le parole tua e amica come se il solo pensiero le desse fastidio.
Sorrisi trionfante.

— Hermione? Cosa c'entra lei? —

— Come cosa c'entra? Hai già dimenticato la nostra discussione su di lei? — sbottò lei alzando un sopracciglio.

Lei e Fred avevano discusso a causa mia? Questo migliorava decisamente la mia giornata.

— Oh, sì certo. È che pensavo avessimo chiuso l'argomento — rispose George guardandosi un attimo alle spalle. Gli feci segno di rigirarsi.

— Cosa guardi? — chiese Hannah, sporgendosi oltre la sua spalla.

— Niente. Allora cosa vuoi sapere? —

Hannah si schiarì la voce e quasi non la sentii quando disse — Sai se possiede un Giratempo?

A quelle parole, non potei fare a meno di sussultare e portarmi una mano al collo, dove l'oggetto dorato pendeva scomparendo tra le pieghe della camicia che indossavo.

— U-un Giratempo? — balbettò George, e pregai mutamente che resistesse.

— Sì, non ne hai mai sentito parlare? —

— Certo. È solo che non capisco cosa centri con Hermione... —

All'improvviso, Hannah perse la sua sicurezza e cominciò a balbettare cose senza senso.

— Ehm... no, in pratica, devo fare una ricerca e ho saputo che Hermione ne ha una così... —

— No, o almeno non più. L'ha usata soltanto al suo terzo anno, poi l'ha riconsegnata alla McGranitt a fine anno — disse lui deciso.

— Ne sei sicuro? — chiese ancora Hannah, guardandolo come se nel suo volto potesse trovare la risposta che cercava.

— Sì, certo. —

— Sicuro, sicuro? —

Stavo per strozzarla. E credo che anche George volesse farlo in quel momento. — Sicurissimo — disse con tono impaziente.

Mio malgrado, sorrisi.

Hannah lo guardò come se non gli credesse del tutto poi sorrise e disse — Be' non importa, facciamo qualcosa? Io avrei un'idea... —

Scoppiai a ridere come una matta quando Hannah passò una mano sul petto di George facendolo inorridire, mentre lui cercava disperatamente una via di fuga.

— Oh, ehm, scusa ma h-ho da fare... devo lavorare con Fre... George a un nuovo scherzo... magari ci vediamo più tardi! — disse ad alta voce e indietreggiando velocemente.

Hannah mise il broncio facendomi ridere ancora di più. — D'accordo, a dopo.

George si voltò in fretta e, non appena fu abbastanza vicino, gli dissi — Io avrei un'idea... — imitando la voce di Hannah.

Il rosso mi fulminò con lo sguardo. — Oh, chiudi la bocca, Granger.

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