Capitolo 19

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— Aspetta. Posso spiegarti. —

Fred serró la mascella mettendosi a braccia conserte. — Spiegarmi cosa? Perché ti stavi sbaciucchiando con mio fratello? — disse acido.

— Non ci stavamo sbaciucchiando! — sbuffai io, irritata - quasi isterica, a dire la verità... -

Ron passava lo sguardo confuso da me a Fred, come se stesse cercando di capire cosa centrasse lui con me.

— Hermione... che cosa significa? — chiese lentamente, cercado di mantenere la calma.

In tutto questo, George voleva essere in qualsiasi altro posto tranne lì; in quel preciso istante.
Cercò di andarsene senza che nessuno se ne accorgesse ma Fred lo bloccò dicendogli che non ce n'era bisogno, che avrebbero risolto la faccenda al più presto - o così speravo io dato che odiavo vedere le persone che amavo litigare per colpa mia senza motivo -.

— Te lo spiego io, Ronald. Io e Hermione stiamo insieme. Già da un po' ormai. Ma a quanto vedo tu non lo sapevi. Perché non lo sapeva, Herm? —

Sospirai cercando di evitare lo sguardo di Ron.
— Non lo sapeva perché non ho avuto tempo di dirglielo. E sai perfettamente a cosa mi riferisco. — dissi accennando agli ultimi avvenimenti.

Va bene, d'accordo, era vero solo in parte - l'avevo avuta l'occasione per dirglielo - ma dall'altra non potevo fermarmi a pensare a sciocchezze come questa mentre c'era una ragazza dispersa e Voldemort ancora da sconfiggere.
Fred mi guardò in modo strano; credo stesse valutando se credermi o meno.

— Diciamo che ti credo. Ma ancora non mi hai detto perché lo stavi baciando. —

Subito mi misi sulla difensiva. — Non lo stavo baciando. È stato lui a baciare me. Stavo per spiegargli tutto quando siete arrivati voi ed eccoci qui. —

Mi voltai a guardare Ron e lo vidi sbiancare in un attimo. Solo in quel momento mi resi conto di aver usato un tono quasi di disgusto. E mi odiai profondamente per questo. L'ultima cosa che volevo era far soffrire Ron, non lo meritava per niente al mondo.

— Scusa... — cominciai, ma lui mi interruppe.

— No, non ti preoccupare. Dovrei essere io a scusarmi; non avevo capito che... va bene così, in fondo lo sapevo che non avrei potuto puntare così in alto. Sono io lo stupido, è solo che pensavo valesse la pena almeno provarci — disse realmente dispiaciuto alzando le spalle. Per un attimo pensai che stesse per mettersi a piangere.

— Sono stato io a baciarla, lei non c'entra niente. Una cosa voglio dirla però: mi è piaciuto. Sono contento di averti dato il mio primo bacio; un motivo in più per essere legato a te in qualche modo anche se non come vorrei. Ciao. —

Detto questo, Ron si avviò per tornare al castello con George che gli correva dietro per raggiungerlo, voleva offrirgli una spalla su cui sfogarsi, chissà, non mi era dato saperlo comunque; sentivo di aver perso qualche diritto nei suoi confronti.
Io e Fred rimanemmo a guardarci non sapendo cosa dire.

Passò qualche minuto quando mi avvicinai e gli chiesi: — Allora... mi credi? —
Ci volle un po' ma poi anche lui si mosse verso di me. Protese le braccia e io mi ci fiondai subito dentro. - Certo. Mi dispiace di aver dubitato all'inizio ma ho sempre saputo che Ron aveva una cotta per te e pensavo volesse farmela pagare per avergli "fregato" la ragazza. Invece lui non ne sapeva niente e adesso sta male. Non mi piace vederlo così. -

— Nemmeno a me. Ma cosa potevo fare? Certo non potevo illuderlo, sarebbe stato crudele, perciò volevo spiegarglielo appena dopo il bacio. —

Strinsi Fred ancora di più per sentire a pieno il calore del suo corpo che avvolgeva il mio.
— È ora di tornare al castello. Lasciamolo stare per un po'... prima o poi gli passerà. —

E mentre ci incamminavamo, speravo con tutto il cuore che Fred avesse ragione.

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