— Sei davvero sicura di volerlo fare? —
Io e George eravamo nella sala comune dei Grifondoro.
Eravamo seduti sul divano davanti al fuoco che scoppiettava nel camino, e il nostro umore era a pezzi.
Dopo tutto quello che era successo la sera prima, Fred ancora non ci rivolgeva la parola.
Se ci incontravamo in corridoio, andava dritto per la sua strada, senza fare nemmeno un accenno di saluto. Durante i pasti, si sedeva sempre nell'angolo più remoto del tavolo, quello più lontano possibile da noi.
Era il prezzo da pagare per il peso che dovevamo portare ogni giorno da quando lui ci era stato tolto e poi miracolosamente ridato; c'è sempre un prezzo da pagare.
L'unica cosa che riusciva a consolarci era vedere che stava bene. Per questo, ero pronta a portare a termine il mio compito. — Non sono mai stata così sicura di niente in vita mia.
— Se sei sicura tu, allora, va bene anche a me. —
Sorrisi e gli strinsi la mano.
Era bello sapere che qualcuno ti stava accanto appoggiandoti in tutto e per tutto.
— Andiamo? — mi chiese con l'accenno di un sorriso.
— Andiamo. —
Attraversammo in fretta il buco nel ritratto della Signora Grassa, e ci avviammo verso la biblioteca, luogo dell'incontro con la nostra simpatica nemica.
Quando arrivammo, Hannah era nel Reparto Proibito con un volume consunto tra le mani.
Chissá perché non mi sorprende...— Oh, eccovi qua! È un bel po' che aspetto, sapete, e la pazienza non è il mio forte... —
Ci sedemmo in un tavolo lì vicino e presi a muovere il piede su e giù dal nervosismo.
— Nemmeno io ho molta pazienza, quindi mi farebbe immensamente piacere se andassimo direttamente al punto — disse George guardandola in cagnesco.
Hannah ci raggiunse e si sedette sulla sedia davanti a noi per guardarci bene negli occhi.
Lentamente prese ad alzarsi le maniche, scoprendo così il Marchio Nero.
Rabbrividii mentre lei tracciava il contorno dell'orrendo disegno che le deturpava l'avambraccio sinistro.
— Ti piace il mio tatuaggio? Se vuoi, posso fartene uno uguale. —
Feci un finto sorriso. — Sai tutto, questo l'abbiamo capito. Ma abbiamo anche capito che tu sei una maledetta...
— Herm! — mi riprese George, prima che potessi finire la mia frase poco lusinghiera.
Hannah, invece, scoppiò a ridere.
— Si, so tutto. So cosa state cercando di fare ma non ci riuscirete perché... —
— Perché tu ce lo impedirai, giusto? È bello che tu continui a crederci, ma credimi quando ti dico che siamo forti e non ci arrenderemo facilmente — la interruppi io provando una certa soddisfazione.
Hannah cominciò ad applaudire ricevendo un paio di occhiatacce da Madama Pince.
— Sei proprio un fenomeno da baraccone Hermione. Invidio questo tuo talento ma, purtroppo, non vi servirà a niente nel vostro intento di evitare voi sapete cosa — pronunciò le ultime parole come se le stesse gustando fino in fondo.
— Il nostro non è solo un intento: noi ci riusciremo. Tu e Voldemort non avete scampo, arriveranno di nuovo i giorni contati per voi e allora non ci sarà più niente che possiate fare. La guerra la perderete di nuovo, Fred vivrà e tutti noi staremo bene. E lo sai anche tu che succederà. Quel giorno arriverà ancora e sarete nuovamente sconfitti — disse George con un tono stranamente calmo.
Aveva una grande sicurezza mentre diceva quelle parole, perché sapeva che sarebbe andato come doveva andare.
— Quindi anche voi sapete tutto. Anche voi sapete del piano B architettato da Voi-Sapete-Chi. —
Io e George ci guardammo confusi.
— Piano B? —
— Dopo la sconfitta del Signore Oscuro, mio padre mi chiamò per dirmi che avevo una missione: in caso di sconfitta, Lord Voldemort aveva pianificato un piano di riserva per far sì che vincessimo la guerra. Aveva pianificato di tornare indietro nel tempo per cambiare il presente e avere finalmente ciò che voleva — spiegò Hannah.
Rimasi molto sorpresa perché non mi aspettavo che ci parlasse così facilmente dei suoi piani. Anzi, dei piani di Voldemort.
Ma visto che ci serviva sapere il più possibile, chi ero io per lamentarmi?
— E ha scelto te? — chiese invece George scettico.
Hannah alzò gli occhi al cielo.
- Mio padre aveva dei debiti nei Suoi confronti così ha proposto di mandare me nel passato. Capirete che fallire non è tra le mie possibilità e non permetterò che voi mandiate tutto a monte. Mio padre conta su di me e io non voglio deluderlo — aggiunse abbassando lo sguardo.
Pensai istintivamente a Draco Malfoy e a come abbia fatto le scelte sbagliate per colpa di suo padre e della sua paura di ribellarsi. Non so con che coraggio lo feci, ma allungai una mano e gliela strinsi.
— So cosa provi. Conosco una persona che ha fatto la stessa cosa pur di rendere fiero suo padre, ma anche lui poi ha capito che era sbagliato ciò che aveva fatto. Ha capito che se gli avesse davvero voluto bene, non gli avrebbe chiesto di fare quelle cose. Avrebbe cercato di tenerlo fuori da tutto e di proteggerlo, perché è questo che farebbe ogni genitore che ama il proprio figlio; è questo ciò che hanno fatto James e Lily Potter per proteggere loro figlio Harry dalla crudeltà di Lord Voldemort. Hanno sacrificato la loro vita per lui. Non c'è amore più grande... — dissi con una voce che, man mano che andava avanti, si spezzava dall'emozione.
George, commosso tanto quanto me da quelle parole, mi asciugò una lacrima che mi correva sulla guancia e io tirai su col naso.
In quel momento, pensai a ciò che anch'io avevo fatto per proteggere i miei genitori. Avevo usato su di loro un incantesimo Oblivion per far sì che dimenticassero chi fossi; per far sì che dimenticassero quella figlia che per quanto li amava avrebbe sacrificato tutto, persino il loro ricordo di lei.
A quel punto altre lacrime riuscirono a scappare dai miei occhi lucidi, portando con se alcuni pezzi del mio cuore spezzato da quel giorno.
Hannah aveva lo sguardo perso; infatti sembrava che fossi riuscita a smuovere qualcosa dentro di lei.
Per una frazione di secondo sentii la sua mano stringersi attorno alla mia, come se dovesse sostenersi. Quando alzai lo sguardo su di lei, mi sembrava quasi impossibile ciò che stava accadendo.
"Sta piangendo..."
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Turn Back Time
Fanfiction"Se stanotte avrete successo, più di una vita innocente verrà salvata." Le persone che amiamo non ci lasciano mai veramente. Eppure, se ci fosse un modo per riaverli di nuovo con te... saresti disposto a metterti in gioco? Hermione Granger, sì. E f...