Capitolo 18

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Quando il funerale di Hannah terminò, tutti gli studenti e i professori cominciarono a ritirarsi in silenzio mentre io rimasi ancora seduta al mio posto.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla lapide e dalla scritta:           
                               Hannah Green
                               1978 - 1996
  Il nostro, l'hai meritato, e per questo non ti dimenticheremo

Quell'ultima frase era stata aggiunta per mio desiderio.

Pochi avrebbero capito ma non importava; a me bastava - ed ero sicura anche per George - per farle sapere che l'avevo perdonata.

Certo, pensare che nonostante tutto quello che era successo non sarebbe cambiato il fatto che lei aveva ucciso Fred, il mio Fred, faceva ancora male come una ferita aperta che fatica a rimarginarsi ma ormai non avevo più le forze per odiare nessuno - a parte ovviamente Voldemort, che lo meritava tutto - a maggior ragione lei, dopo il coraggio che aveva avuto di ribellarsi al suo sfruttatore.

Il coraggio di ammettere e accettare i propri errori nonostante il rischio di provocare la delusione della persona che più amava al mondo: suo padre.

— Non vieni? — mi chiese qualcuno che si era avvicinato silenziosamente alle mie spalle.

— Mi serve solo qualche minuto — dissi sorridendo al mio amico.

Ron ricambiò il sorriso e si sedette accanto a me.
— La conoscevi? — mi chiese dopo un po', spezzando il silenzio spettrale che aleggiava intorno a noi.

— Non molto. Non come avrei dovuto... — dissi riferendomi ai miei sensi di colpa. Se avessi capito prima i suoi problemi avrei potuto aiutarla.
Avrei potuto salvarla.

— Strano perché sembra che tu abbia appena perso una persona a cui tenevi molto. —

— Be' credo che metta tristezza a tutti vedere una persona così giovane morire così presto. E in un modo così atroce — abbassai lo sguardo.

— Ma non è stata una sua scelta? È stata lei a decidere di mettere fine alla sua vita; credo che questo cambi le cose. —

"No, non le cambia affatto, volevo dirgli, "lei non aveva scelto proprio niente, non ne aveva avuto l'opportunità."

Ma ovviamente non potevo dirgli nulla così mi limitai ad annuire.

— Comincia a fare freddo qui fuori... è meglio se rientriamo — disse Ron stringendosi nel cappotto.

Feci lo stesso e mi alzai dalla sedia. — Andiamo. —

Detto questo, e non avendo fatto nemmeno un paio di passi, scivolai sull'erba bagnata e aggrappandomi a Ron cademmo entrambi, uno addosso all'altro.
Scoppiammo a ridere come due scemi poi vidi gli occhi del rosso scrutare i miei in modo piuttosto insistente. Un attimo prima di vederlo sporgersi verso di me avevo capito le sue intenzioni: voleva baciarmi.

Non riuscii a scostarmi in tempo e a malincuore le labbra del mio migliore amico catturarono le mie in un bacio inesperto ma carico di aspettativa e di tenerezza. Mi veniva da piangere.

Quando si staccò chiusi gli occhi per un attimo e mi preparai a dirgli che io stavo con suo fratello e che amavo solo lui; che noi eravamo amici e lo saremmo sempre stati. Poi seguii il suo sguardo fino a due figure che ci stavano fissando con occhi sgranati: Fred e George.

"Fred! Maledizione."

Angolo Autrice
Scusate, scusate, scusate. So di aver promesso di pubblicare nelle vacanze natalizie ma purtroppo mi sono beccata l'influenza e sono stata relegata a letto con la febbre a quaranta. L'inizio della scuola è stato uno dei più tragici con una marea di cose da fare e così non ho potuto aggiornare fino ad oggi. Spero possiate perdonarmi e che questo capitolo vi sia piaciuto. Mancano pochi capitoli alla fine, comunque. È meglio se concimaste a prepararvi...
Alla prossima! ❤️❤️❤️

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