Capitolo 28

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Mi metto a pulire quel disastro per distrarmi, ma in realtà non mi è servito a nulla. Così decido di andare in camera dei miei. Papà è sul letto a leggere, cosa che faceva anzi fa sempre il pomeriggio. "La mamma dov'è adesso?" "Sta arrivando tesoro, appena ha saputo ciò che è successo, ha preso il primo volo ieri sera." Annuisco distratta. "Adesso che cosa cambierà? Ritornerete a dirigere qui?" Chiedo sperando di non avere sulle spalle queste responsabilità. "No tesoro. Sono stato nominato capo del consiglio, per questo ci trasferiremo di nuovo a New York." A queste parole stavo per soffocare, significa che non potrò rivedere più nessuno...nemmeno Harry. "Ovviamente tu resterai qui. Hai fatto e stai facendo un ottimo lavoro. È poi non potrei controllare entrambe le cose. Inizialmente non volevo lasciare a te questo dovere però poi ho capito di aver fatto la scelta giusta. Vieni qui." Mi invita a sdraiarmi al suo fianco e lo faccio. Non mi sembra vero. È qui con me e tra poco potrò di nuovo riabbracciare mia madre. "Papà, ma adesso dovremo dirlo in azienda che siete tornati?" Lui annuisce "Chi ha sentito la mia mancanza?" Sento una voce femminile dalla porta. Mi alzo di scatto e abbraccio forte mia madre. Mio Dio è cambiata tantissimo. È molto più magra e bella. Le avrà fatto sicuramente bene la permanenza in Inghilterra, senza alcun tipo di preoccupazione. "Voglio dire a tutti che siete tornati." I miei sorridono e io mi precipito in ufficio, accendendo il microfono. "Cari colleghi ho un annuncio importante da farvi. Tra trenta minuti in auditorium." Corro di sopra a cambiarmi (come in foto) e vado in auditorium con i miei. Mamma e papà restano nascosti. Vado al centro della sala e prendo il microfono.
"Probabilmente vi state chiedendo come mai vi ho fatto venire tutti qui. Non voglio dilungarmi troppo perché è davvero una cosa che secondo me vi lascerà senza parole. Vedete, un anno fa io credevo di aver perso per sempre ciò che davvero contava per me, la mia famiglia. Adesso, miei cari amici, posso dirvi di aver ritrovato quella componente che mi mancava, dà troppo tempo. Eccoli qui, i miei genitori, sembra strano ma sono qui, sono di nuovo qui con noi e soprattutto sono di nuovo qui con me. Anche se per poco perché presto partiranno per New York." I miei genitori si mettono al mio fianco e mi stringono forte. Sono tutti scioccati è proprio nel momento in cui sto per ricominciare a parlare entra Harry. Mi si bloccano leggermente le parole in gola ma decido di farmi forza. "Poiché per vostra sfortuna sono ancora al capo di questa azienda, voglio che voi torniate 3 giorni dai vostri cari, visto che per tutto l'anno avete lavorato duramente. State vicino alle persone che più amate, che siano i vostri genitori, i vostri fratelli o sorelle, i vostri fidanzati o fidanzate. Vivete pienamente ogni singolo momento come se fosse l'ultimo e amate. Amate con tutti voi stessi, più di quanto potete." Detto questo vedo tutti sorridere ed applaudire, noto qualche volto commosso. Poi siamo invasi da persone che sono impazienti di salutare mamma e papà. Harry, Niall Alexia e Louis restano in disparte e la cosa non mi dispiace: le persone false sono deleterie. Dopo pochi minuti tutti si fiondano nelle loro camere per preparare le valigie e io torno con i miei nel mio appartamento. Troviamo Harry che sta preparando la valigia e un po' ci sto male. Mia madre sorride "Tu devi essere Harry, ho conosciuto tua madre. Siamo diventate ottime amiche. Sai, incontri tra suocere." E ridacchia. La guardo male "Mamma non stiamo insieme, tra di noi non c'è e non ci sarà mai niente. Non abbiamo mai avuto nessun tipo di rapporto, nemmeno di amicizia." Dico mentre salgo le scale. "Credo che tu abbia dimenticato qualcosa." Mi dice con tono di sfida. Lo fulmino con lo sguardo. "Non ho dimenticato nulla, semplicemente perché non c'è nulla da ricordare." Dico non rivolgendogli nemmeno uno sguardo. Tolgo i tacchi e mi sdraio sul letto, mi sento molto più rilassata. Diciamo che non mi sentivo così da un anno. La mia calma viene disturbata da Harry che Entra in camera. Alla sua vista alzo gli occhi al cielo ma poi mi preoccupo perché chiude a chiave la porta dietro di sé. Mi agito sul letto perché lui si avvicina pericolosamente a me. "Lo so che non riesci a resistermi." Mi sussurra all'orecchio prima di iniziare a succhiare e mordere sul mio collo. Ansimo leggermente ma lo allontano subito e mi alzo andando verso la finestra. "Vai via. Torna in Inghilterra, forse quando tornerai la situazione sarà migliore." Harry mi guarda arrabbiato ma anche triste, deluso. "Audrey non puoi comportarti così. L'ho fatto per proteggerti." Si avvicina ancora a me ma mi sposto. Mi prende per il braccio e mi avvicina con forza a lui. Cerco di liberarmi dalla sua presa ma non ci riesco, è troppo forte. "Se devo andare via, devo salutarti come si deve." Mi dice guardandomi negli occhi. "Non ce la faccio. Vai via e basta. Non rendere le cose così difficili." Dico arrabbiata. Mi lascia andare e va via, forse per sempre.

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