Capitolo 22

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Siamo ritornati alla base e tutti aspettano con ansia nella hall. Li guardo arrabbiata e l'unica cosa che riesco a fare è urlare "Non avete altro da fare? Cercate di lavorare, altrimenti vi licenzio tutti." In silenzio la moltitudine diminuisce e io cammino a passi svelti verso il mio ufficio. Sono seguita dagli altri ma Alexia già sa che in queste situazioni voglio stare da sola. Entro molto prima di Harry e quando sto salendo in camera mia mi accascio sulle scale e scoppio in lacrime. Appena sento la porta chiudersi mi alzo di scatto e mi asciugo le lacrime. "Ti prego, voglio solo starti vicina e dammi la possibilità di spiegarti." Lo ignoro e vado in camera sbattendo la porta. Avendo il bagno in camera non devo nemmeno preoccuparmi di uscire e di incontrarlo. Mi tolgo disgustata i vestiti e vado in bagno a fare una doccia. Le lacrime si uniscono all'acqua della doccia. Sta diventando tutto insostenibile. Non posso andare avanti così. Esco dalla doccia e asciugo i capelli. Metto il pigiama e vado a letto. Non scendo per cena, non ho fame. Harry viene a bussare alla porta della mia camera per avvisarmi che ha ordinato la pizza. Non rispondo, faccio finta di dormire. Resto sveglia anche perché ho sete e ho bisogno di scendere per prendere l'acqua. L'unico problema è che Harry dorme in salone e devo per forza passarvi per arrivare in cucina. Sono le due di notte credo che stia dormendo anche perché è pieno di medicinali. Cerco di fare il più piano possibile soprattutto perché non voglio svegliarlo. Prendo un bicchiere d'acqua e torno in camera. Per fortuna non si è svegliato. Prima di salire rimango a guardarlo un po'. È forse il ragazzo più bello che abbia mai visto ma mi fa schifo in questo momento. Quando sto per tornare in camera sento "resta qui." Mi giro s guardarlo un attimo ma poi decido di correre in camera. Prima di entrare mi giro di nuovo a guardarlo. Lui mi guarda, è triste e stanco ma non mi interessa. Vado in camera ma non riesco a dormire. L'unica cosa che faccio è piangere e piangere.

HARRY'S POV
Non ho dormito molto questa notte perché sentivo Audrey piangere. Mi si spezzava il cuore a ogni singhiozzo e non poter fare niente mi faceva stare ancora più male. Deciso di prepararle la colazione anche se inutilmente, non la mangerà di sicuro. Decido di preparare il cappuccino, che lei ama e i cupcakes. Sono le 10:30 di mattina, di solito si alza prima. Forse starà riposando visto che non ha chiuso occhio stanotte. Salgo alla sua camera per vedere se è sveglia. Con mia grande sorpresa mi accorgo che la porta della sua stanza è aperta. Non vi ero mai entrato. È una Camera non troppo grande e molto moderna. È nera, bianca e rossa con una cabina armadio enorme. Ha un bagno in camera e un letto matrimoniale con tanti cuscini. Lei è girata dall'altro lato e quindi decido di avvicinarmi e di sedermi sul letto. Le sposto i capelli dal viso e le do un bacio sulla guancia. So che è sveglia per questo le sussurro all'orecchio "se vuoi ho preparato la colazione." Così scendo di nuovo in cucina. Dopo pochi secondi la vedo mentre scende le scale lentamente. Viene in cucina, prende il cappuccino e sale di nuovo in camera. Non mi degna nemmeno di uno sguardo. Forse merito tutto ciò o forse no, deve sapere cosa è successo. Così la seguo in camera sua.

SALVEEEE!
SCUSATEMI SE SONO STATA ASSENTE IN QUESTO PERIODO MA PURTROPPO HO AVUTO MOLTO DA FARE CON LA SCUOLA. FATEMI SAPERE COSA PENSATE DI QUESTO CAPITOLO. VI VOGLIO SEMPRE BENE PERCHÉ VEDO CHE ALCUNI DI VOI APPREZZANO CIÒ CHE SCRIVO. SE VOLETE LASCIATE QUALCHE COMMENTO. UN BACIO E BUONANOTTE. XX

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