Capitolo 36

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Non ho più avuto modo nella settimana successiva di parlare con Harry per mancanza di tempo. Con lui ho scambiato solo qualche parola per lavoro. Lui adesso è tornato nel suo appartamento e nel suo ufficio, probabilmente per il troppo lavoro non ha neanche dormito. Senza Harry in casa ho avuto la possibilità di passare più tempo con Alexia. Mi ha raccontato che è andata a scegliere il vestito ma che neanche uno le piaceva, che non ha scelto né le bomboniere né la location ma fa tutto con calma perché manca più di un anno al loro matrimonio. Pensare a lei sposata mi fa un po' strano, siamo cresciute insieme e adesso la mia "sorellina" si costruirà una famiglia tutta per se. Mi ha fatto vedere l'anello che le ha regalato Niall, è molto semplice ma allo stesso tempo bellissimo: un solitario con un bel diamante sopra.
Questo ballo occupa gran parte della mia giornata e sta diventando molto stressante. Per fortuna non devo più fare avanti e indietro perché ho fatto trasferire Caleb qui in azienda. Mi dispiace per lui che deve ancora ambientarsi e soprattutto perché Harry gli lancia delle occhiatacce tremende. Perché non capisce che sono andata da lui solo per lavoro?
È una giornata piovosa, molto triste devo dire. L'estate sta finendo e io non sono ancora pronta al freddo, al vento, alla pioggia! Qui a Miami non è un freddo molto rigido ma comunque giungerà l'inverno e non sono la tipa da maglione e cioccolata calda. Arthur mi avvisa che c'è della posta per me. Mi preparo velocemente (come in foto) e scendo. Nel corridoio incontro Harry, gli sorrido normalmente, lui accenna un sorriso poi continua a camminare. È un ragazzo troppo strano. Arrivo in segreteria e Arthur mi delle lettere bianche dal college di Harvard, Yale, Brown e dalla University of Miami. Apro tutte le buste. I miei test di ammissione hanno conseguito un punteggio molto alto, sono stata accettata in tutti i college tranne ad Harvard, il mio college dei sogni sin da quando ero piccola. I miei genitori mi portavano al campus dell'Harvard ripetendomi sempre che quella sarebbe stato il mio college. Invece non è stato così. Ho buttato quasi tutta la mia estate a studiare per questo college ed è davvero deludente non essere riuscita ad entrare. Prendo le lettere e torno in casa. Adesso devo solo scegliere quale college fa per me. Mentre torno in casa incontro di nuovo Harry che forse nota il mio sguardo deluso e triste. "Hei piccola cosa succede?" Mi ha davvero chiamata piccola? Non si è fatto sentire per una settimana, poco fa non mi ha salutato e poi se ne esce con "piccola". Lo guardo per due secondi in faccia poi abbasso la testa, lo ignoro e continuo a camminare.

HARRY'S POV
Sono stati dei giorni d'inferno soprattutto perché Audrey mi è mancata tantissimo, non la vedevo da una settimana e stamattina rivederla mi ha fatto un effetto strano, quasi avessi dimenticato com'era. È sempre bellissima! Non ho fatto altro che pensare a lei in questi giorni, avrei voluto chiamarla però sapevo che si trovasse in una situazione molto difficile e che fosse molto stressata. Quando l'ho rivista per la seconda volta mi è sembrata davvero triste, sarà successo qualcosa di sicuro. Voglio scoprirlo. Ho un po' di tempo quindi vado da Starbucks a prendere due frappuccini, che lei ama tantissimo. Faccio tutto in fretta perché non vedo l'ora di vederla. Corro verso il suo ufficio, entro e busso alla porta di casa sua. Appena mi apre le faccio vedere la busta di Starbucks e lei sorride leggermente lasciandomi entrare. Si siede sul divano e la seguo. Le porgo il frappuccino e lo sorseggia leggermente. "Allora cosa è successo?" Con la testa mi indica delle lettere poggiate sul tavolino. Mi allungo per prenderle e inizio a leggere. "Audrey è fantastico, sei entrata alla Brown, alla Yale e anche alla University of Miami." Dico orgoglioso di lei. "Si, ma non alla Harvard." Dice lei arrabbiata. Dio mio avevo quasi dimenticato come fosse la sua voce. "Anche se non sei entrata alla Harvard, sei entrata in università prestigiose e io sono orgoglioso di te." Lei mi sorride leggermente così decido di abbracciarla. Le prendo il braccio e con poca forza la faccio sedere sulle mie gambe. Si appoggia sul mio petto come una bimba e io le accarezzo i capelli e le lascio qualche bacio sulla testa.

AUDREY'S POV
"Tu come stai?" Gli chiedo. Ridacchia leggermente e poi risponde "Abbastanza stanco." Alzo la testa e lo guardo negli occhi. "Ti obbligo a riposarti per almeno due giorni." Lui mi sorride "Devo lavorare tesoro." "Sono pur sempre il tuo capo, obbedisci."Gli sorrido e lui mi sposta i capelli dietro l'orecchio. Abbasso lo sguardo imbarazzata e improvvisamente si apre la porta. Entro un'Alexia super stressata e nervosa con mille scartoffie in mano. "Caleb mi ha detto di informarti che è riuscito a scoprire che gli SHARKS stanno organizzando un piano per il ballo! Hanno comprato vestiti in maschera, Taylor e Ashley saranno vestite di rosso con una maschera nera e bianca. Zayn avrà uno smoking blu notte con una maschera color argento." Dice tutto d'un fiato. "Ma è fantastico, siamo un passo avanti a loro." Alexia mi rivolge uno sguardo deluso. "No, siamo in alto mare perché tutte le ragazze saranno vestite come Taylor e Ashley e tutti gli uomini saranno vestiti come Zayn." Metto le mani nei capelli, davvero stanca di tutto questo. Decido di chiamare papà per farmi dare una mano. Intanto Alexia, vedendo me ed Harry e il modo in cui siamo seduti, afferma imbarazzata di volerci lasciare da soli e scappa via. Mi alzo sbuffando e prendo il cellulare per chiamare papà. Harry mi abbraccia da dietro, mi sposta i capelli e mi dà qualche bacio leggero sul collo. "Papà mi serve il tuo aiuto." Dico seria. "Principessa già sono al corrente della situazione, aspettavo con ansia una tua chiamata perché è una cosa Troppo pericolosa solo che non volevo mettermi in mezzo ai tuoi progetti." "Papà non devi pensare queste cose, quanto vorrei che tu e la mamma foste qui." Perché è così, nei momenti più difficili i genitori sono l'unica ancora di salvezza! L'ultima speranza a cui aggrapparsi per non affondare.

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