Capitolo 34

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È un ristorante italiano bellissimo, molto grande e semplice. Mi sento così emozionata per così poco! Non uscivo seriamente con un ragazzo da Fin troppo tempo. Harry mi prende per mano, mi sorride e mi porta dentro. Non è da me sentirmi così, questo ragazzo mi sta scombussolando l'esistenza. Ci sediamo in un tavolo vicino la finestra. Subito arriva una cameriera con una maglia troppo corta e troppo scollata. "Cosa prendete?" Dice sorridendo ad Harry. "Io prendo un secondo piatto costituito da una fetta di carne e delle verdure gratinate. Grazie." Dico sfoggiando uno dei sorrisi più falsi del mondo e chiudendo con rabbia il menù. "Tu tesoro?" Dice rivolgendosi a Harry. "Io un piatto di spaghetti col pomodoro." Lei lo guarda con sguardo malizioso e si morde il labbro inferiore. Lo ha davvero fatto? Non è possibile, tra poco scoppio e la picchio. Harry sembra essere divertito dalla situazione ma, caro mio, non c'è proprio nulla di divertente. Quella ragazza non vuole andare via e io cerco di distrarmi per non saltarle addosso e prenderla a pugni. Dopo un periodo che sembra essere interminabile, va via. "Sei gelosa?" Dice Harry con tono soddisfatto. Vorrei rispondergli di sì,  ne sono gelosissima, che la mia roba non si tocca, che vorrei tanto che lui fosse mio, in tutti i sensi della parola; ma il mio orgoglio prevale. "No, ho solo fame, pensavo non portasse più le nostre ordinazioni in cucina." Affermo sbuffando, Harry non ci crede, si vede lontano un miglio. Cala tra noi un silenzio imbarazzante, interrotto dopo un po' da una telefonata sul mio cellulare. Rispondo e dall'altra parte del telefono c'è mia madre tutta eccitata. "Mamma cosa succede?" Sorrido per il suo comportamento. "Dove sei?" Mi chiede super emozionata. "Mamma sono a pranzare fuori." "Sei con Harry giusto?" Scommetto che sta sorridendo, si sente da come ha pronunciato questa domanda. "Si.." rispondo sbuffando. "Oddio, allora buon pranzo." Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che attacca. Ha un comportamento strano quando parla di Harry, sembra quasi di essersene innamorata. Dopo poco tempo arrivano le nostre ordinazioni e mangiamo un po' chiacchierando e un po' stando in silenzio. Appena finito, Harry decide di tornare a casa, sembra essere un po' stanco. Lo seguo alla cassa ma non mi da nemmeno il tempo di prendere il portafogli che paga lui tutto. Adesso la situazione è ancora più imbarazzante. Mi prende per mano e mi porta verso la sua macchina. Riesco a dirgli un semplice "Grazie." Poiché non saprei cosa dirgli. In risposta lui mi sorride dolcemente e poggia la sua mano enorme sul mio ginocchio e la lascia là per molto tempo. Ritorniamo in azienda e lentamente andiamo verso il nostro appartamento. Non incontriamo nessuno visto che è ancora la pausa pranzo. Prendo le chiavi dalla mia borsa ed entriamo in ufficio. Mentre sto per aprire la porta di casa Harry mi sposta i capelli e mi bacia sul collo, provocando in me moltissimi brividi. Apro la porta e mi giro per baciarlo, così entriamo in casa senza dividerci.
"AUDREY." Dice una voce femminile fin troppo conosciuta e subito dopo sentiamo un "HARRY." Da una voce che ricordo di aver sentito. Mi giro e vedo mia madre insieme ad un'altra donna bellissima. Harry corre da questa donna per abbracciarla e da ciò capisco che è sua madre. Mio Dio che imbarazzo. Staccatasi da quel l'abbraccio si volta verso di me sorridendomi. "Tu devi essere Audrey." Dice venendo verso di me e abbracciandomi. "Sì molto piacere, signora." Ha un profumo bellissimo, molto dolce, probabilmente alla vaniglia. Riguardo all'aspetto fisico non ci sono parole per descriverla. Sembra quasi Harry al femminile, molto bella e semplice: una donna fantastica, insomma. Mi rimprovera per averla chiamata "signora" probabilmente non vuole sentirsi vecchia, una cosa normale tra le donne di mezza età. Sembra andare molto d'accordo con mia madre, sembrano molto amiche. Ma la domanda è: Cosa ci fanno qui? Cerco di chiamare l'attenzione di mia madre affascinata da Harry. "Mamma perché siete qui?" Mi guarda malissimo, ho interrotto la discussione tra lei e Harry, mi odierà. "Voglio sapere cosa ti è successo la notte scorsa e volevo vedere come stessi. A giudicare dai fatti *fa un occhiolino ad Harry* ti sei ripresa." Adesso sono io a guardare male Harry, perché non aveva il diritto di intromettersi. "Mamma sto meglio, stai tranquilla." Anne sposta lo sguardo da me a Harry e viceversa e ha un sorriso stampato in faccia indescrivibile. Credo che la sua faccia abbia avuto una paralisi. Intanto mia madre continua a parlare con Harry e io mi sento molto a disagio per questo Harry mi abbraccia da dietro e arrossisco leggermente. A quella scena mia mamma sorride compiaciuta. Okay, la situazione è troppo insostenibile. "Ho delle faccende da sbrigare quindi devo assentarmi." Dico ai presenti. Ed è vero, da un bel po' che sto progettando un piano per vendicarmi di Ashley e Taylor. Ho ingaggiato un Hacker per entrare nel sistema degli SHARKS e studiare ogni movimento di quelle due per poterle uccidere con le mie stesse mani. Ovviamente nessuno sa niente, nemmeno Harry altrimenti non me lo permetterebbe. Harry parla con mia madre e Anne. Io prendo le chiavi dell'auto e mi reco da Caleb per organizzarci. Caleb è un mio compagno di classe, il migliore hacker che conosco ma soprattutto molto affidabile. Arrivo nel suo appartamento e mi accoglie con un abbraccio. "Allora da cosa dobbiamo iniziare?" Mi chiede sorridente. Gli spiego tutta la situazione e subito si mette all'opera e in una mezzoretta riesce ad accedere alle telecamere del capannone degli SHARKS. Propongo a Caleb un contratto presso la mia azienda visto che un hacker ci servirebbe e poi devo ripagarlo per ciò che sta facendo per me. "Allora Caleb mi serve che tu controlli i movimenti un'oretta la mattina presto, verso le 7 fino alle 8, all'ora di pranzo tra le 12 e le 14 e poi dalle 17 fino alla sera. Se puoi la notte registra dalle 2 alle 5. Ce la fai?" Lui annuisce convinto. "Va bene, torno domani alla stessa ora. Se dovessi scoprire qualcosa di sospetto avvisami immediatamente." Gli ordino e lui si mette subito all'opera. Esco dall'appartamento e torno subito a casa. Nella hall saluto tutti e corro all'appartamento. Trovo Harry che mi aspetta e che non mi accoglie come spero. È arrabbiato, si vede ma perché? Il suo atteggiamento è molto strano infatti è difficile stargli dietro. "Dove sei stata?" Dice a denti stretti. "Sono andata a fare una passeggiata e un giro nei negozi." Dico sorridente nel modo più credibile possibile. Lui annuisce e non risponde. Alzo gli occhi al cielo stufa dei suoi comportamenti. Vado in camera e metto una tuta comoda con una canotta e mi metto a letto, sono molto stanca. Leggo un po' e mi addormento subito.

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