Capitolo 39

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AUDREY'S POV
Harry torna da me e mi cinge la vita con un braccio, gli sorrido dolcemente. Il fotografo professionista di questa festa ci ordina di metterci in posa e ci scatta una foto. Prendiamo dello champagne da bere e mi sento un po' imbarazzata perché devo guardare Harry da un'ottica diversa. Non so se siamo ufficialmente fidanzati oppure altro, fatto sta che in smoking è davvero attraente. Poco dopo vedo un uomo sulla cinquantina venirmi incontro sorridermi. "Audrey sei fantastica!" Mi abbraccia. "Fatti guardare, quanto sei cresciuta tesoro." Noto Harry leggermente accigliato. "Harry questo è mio zio Paul." Harry sembra calmarsi e si presenta a mio zio stringendogli la mano. "Ma cosa ci fai qui?" Gli chiedo curiosa. "Tesoro ho organizzato io questa festa, per inaugurare la mia nuova e modesta dimora." Dice con un tono superbo. Mio zio è un imprenditore che ha aziende ovunque, anche in Europa e quando non sa cosa farsene dei suoi soldi lascia sul mio conto corrente molto denaro poiché lui e mia zia non hanno figli. Nonostante il denaro, voglio loro davvero bene perché durante l'assenza dei miei in questo anno mi sono stati sempre vicini e mi hanno sempre aiutata. Ad un certo punto mi prende per il braccio e mi porta in giardino, dove c'è un piccolo palco e dei tavolini. Mi fa salire con lui sul palco e inizia a parlare, attirando l'attenzione di tutti. "Signori e signore, vi do il benvenuto a questa festa. Spero voi possiate divertirvi. Volevo fare un discorso generale ma non ne sono capace per questo lascio la parola a mia nipote Audrey. Vi auguro un buon proseguimento di serata." È una cosa inaspettata, non so di cosa devo parlare, guardo spaventata mio zio e mi sussurra di fare un discorso sulla vita, anche perché questo è un ballo di beneficenza. Prendo un respiro profondo:
"Buonasera a tutti, spero stiate passando una bella serata. Non ho preparato nessun discorso quindi improvviserò un po' e scusate se dirò cose senza senso o altro. Spero siate tutti qui presenti per una giusta causa, cioè aiutare i più bisognosi. Noi, un pronome con cui mi riferisco a tutte le famiglie benestanti in generale, non sappiamo che cosa significa non poter dare da mangiare ai propri figli, avere freddo d'inverno perché non si ha la possibilità di coprirsi quanto basta è così via, l'elenco sarebbe troppo lungo. Non voglio fare del moralismo, però vi chiedo di riflettere e di guardare oltre la nostra realtà che può essere definita relativamente felice. Detto questo, vi auguro una buona serata."
Sorrido e tutti iniziano ad applaudire. Scendo lentamente le scalette per non inciampare nel vestito, alla fine delle quali trovo Harry che mi porge la mano e mi fa un inchino. Arrossisco leggermente perché mai nessuno ha fatto questo per me. Mi sussurra all'orecchio "usciamo un po' fuori?" Annuisco senza parlare, sono così emozionata, poi Harry con quello smoking, quel profumo, un misto di sensualità e dolcezza. Camminiamo nel giardino enorme illuminato da piccole candele e luci colorate. Questa casa ha uno spazio sul retro enorme e Harry decide di portarmi in un posto piuttosto isolato dove non c'è nessuno. "Sono davvero orgoglioso di te." Mi dice facendomi poggiare le spalle ad un albero. Mi cinge i fianchi con le sue grandi mani e decido di mettere le mie braccia intorno al collo. Nonostante la poca luce, i suoi occhi verde smeraldo brillano e sono davvero fantastici. "Grazie, amore." Sottolineo la parola "amore" dandogli un leggero bacio sulle labbra. "Sei fantastica." Dice iniziandomi a baciare con foga, le sue mani scendono sempre più giù verso il mio sedere e io gli tiro leggermente i capelli. Inizia a passare al collo, mi lascia dei caldi e umidi baci. "Ti desidero." Sussurra contro la mia pelle, provocando molti brividi dietro la schiena. "Harry, calmati." Inizio a ridere per il suo comportamento. Mi stringe sempre di più a sé provocando una mia fragorosa risata. "Dai torniamo dentro." Harry sembra esserne dispiaciuto e con il muso torniamo dentro. I miei genitori ci invitano a sederci al loro tavolo, dove ci sono anche la madre di Harry con il compagno, Niall, Alexia, Louis ed Eleanor. Arrivano altre persone mascherate, inizialmente non sospetto niente, sembrano delle persone ricche che hanno voluto partecipare a questo ballo. Continuo a fissare quelle due ragazze, con lo stesso vestito rosso e con una maschera nera e bianca. Entrambe sono accompagnate da due ragazzi con uno smoking blu notte è una maschera color argento. Sono abbinamenti che mi sembrano fin troppo familiari. Non tolgono la maschera neanche per un secondo, quindi continuò a fissarli perché non riesco a riconoscerli. Questo fino a quando una delle due si siede e lascia scoperta la gamba destra, su cui c'è un tatuaggio a forma di ballerina, un tatuaggio fin troppo familiare, poiché io stessa fui presente quando quella bastarda di Amanda lo fece. Faccio finta di essere indifferente. Bacio Harry dolcemente sulle labbra per notare la reazione dell'altra Ragazza, che credo sia Taylor dai capelli biondi e dal fisico magro e slanciato. Infatti, mentre continuiamo a baciarci Taylor si gira verso di noi e stringe i pugni. Chiamo mio zio per informarlo della cosa e gli consiglio di far andare via tutti affinché escano da quella porta sani e salvi. Appena mio zio pronuncia le parole conclusive della festa, Amanda inizia a sparare in aria. Tutti corriamo ai ripari, per fortuna nella mia pochette ho sempre una pistola di riserva. Mi nascondo dietro una colonna del salone e nessuno dei 4 sembra avermi visto. Non vedo più Harry, probabilmente sono da sola. Quel gruppetto di bastardi esce dalla stanza, quindi mi precipito sulle scale per poter avere una visuale dall'alto dell'altro corridoio. Sparo un colpo che sfiora Taylor. Non sbaglio mira, anzi sparo in quel punto per far capire loro che devono andare via. I 4 restano immobili cercando di guardarsi intorno, io resto nascosta sul pianerottolo del piano superiore. Non mi vedono ancora quindi sparo un altro colpo, frantumando un vaso probabilmente costosissimo. "Loro erano qui, avranno chiamato i rinforzi. Meglio andare via." Dice Amanda. "Puttana me la pagherai!" Urla Taylor a squarciagola. Appena escono sussurro "Oh,me la pagherai anche tu!"

SPAZIO AUTRICE!!!
SALVE RAGAZZE E RAGAZZI, È MOLTO TEMPO CHE NON VI SCRIVO DIRETTAMENTE. VOLEVO RINGRAZIARVI PER AVER FATTO ARRIVARE LA MIA STORIA A PIÙ DI 1000 LETTURE, È UN GRAN TRAGUARDO E SOLO GRAZIE A VOI. IN PIÙ VOLEVO CHIEDERVI DI LASCIARE QUALCHE COMMENTO IN CUI MI DITE SE VI PIACE QUESTA FF, COSA NON VA, ACCETTO OGNI TIPO DI CRITICA!
Un bacio,
-Lea

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