capitolo 2

3.8K 144 1
                                    

Ormai era mattina, e per Camila era arrivato il momento di riprendersi quel tempo che si era concessa per abbandonarsi al dolore. Un nuovo giorno stava iniziando, nuovo sotto diversi aspetti, fu proprio questo il primo pensiero che attraversò la mente della cubana dopo che si era asciugata il viso, come se quell'acqua fredda l'avesse in un certo senso aiutata a dimenticare tutte le lacrime che aveva versato durante la notte, certo, sentiva ancora dentro di se il senso di vuoto, perchè quello non poteva essere portato via dall'acqua, però si era finalmente resa conto che l'unico modo per andare avanti era quello di reagire a tutta questa situazione, non sapeva ancora se ci sarebbe riuscita, però sapeva che ci avrebbe provato con tutte le sue forze, ed era consapevole di quanto sapeva essere determinata quando si impuntava su qualcosa, proprio come quando decise di non festeggiare il suo quindicesimo compleanno pur di andare a fare quell'audizone, aveva deciso di salire su quell'aereo ad ogni costo e così fece, anche se questo avrebbe voluto dire lasciare la scuola ed i suoi più cari amici, ma nonostante questo ci aveva creduto a tal punto che la sua tenacia fu ricompensata, forse non avevano vinto ma avevano comunque conquistato il cuore di milioni di ragazze in tutto il mondo, questa era l'occasione della sua vita, il suo sogno che stava diventando realtà. 

In quel momento un sorriso amaro comparve sul suo volto, sentimenti contrastanti la stavano invadendo, da una parte l'amore per il suo lavoro e per quelle quattro ragazze che le avevano letteralmente cambiato la vita, ma dall'altra, la timidezza e il batticuore che non riusciva a fare a meno di provare quando si parlava di Lauren.

Quando nell'ultimo periodo gli era stato chiesto di cantare da sola, provò una sensazione difficile da spiegare a parole, non avrebbe mai lasciato il gruppo, ormai quelle quattro ragazze erano diventate la sua famiglia, sarebbe stato troppo difficile continuare a vivere senza di loro, ma quella proposta era un'altro sogno che si realizzava, un'altro tassello che si aggiungeva a quel puzzle della sua vita che sin da bambina aveva sognato, ma Lauren, a differenza delle altre non aveva mai mostrato un solo briciolo di entusiasmo per quello che mi stava accadendo, diceva di essere felice ed orgogliosa di me, ma i suoi occhi cosi belli dicevano altro, non le importava se quello che stavo vivendo mi rendeva felice, non aveva mai provato a capirlo per davvero, la sua testa ormai era solo occupata dal nome di Shawn e da quella sua insensata convinzione che mi avrebbe portato via da lei.

Non si era mai nemmeno resa conto che io ero davvero felice per lei quando erano i suoi sogni a realizzarsi, lo dava per scontato, come se fosse normale e dovuto provare gioia e felicità per la persona che si ama e fino a quel momento lo credevo anche io, credevo che non ci fosse nulla di più bello se non vedere rinascere la persona che ami perchè un suo sogno diventa realtà e poter condividere con lei la gioia di quel momento, ma evidentemente mi sbagliavo.

Ma lei mi mancava da morire, non averla con me mi faceva sentire persa, vuota, non facevo altro che piangere, così decisi di rinunciare ad altre occasioni simili, per tornare da lei, ovviamente non ebbe la reazione che mi aspettavo, anzi scaricò su di me tutte le colpe, tutta la rabbia che si era portata dentro tutto quel tempo, era dura ed orgogliosa, ma potevo comprendere la sua reazione, il suo sentirsi ferita e delusa, per questo motivo sopportai i suoi comportamenti e le sue parole, la rivolevo mia e se questo voleva dire subire per un pò la sua rabbia lo avrei accettato.

A quel punto Camila si rese conto che i suoi pensieri stavano prendendo una piega diversa da ciò che si era imposta, ma la sua mente continuava a riportarle la figura di Lauren davanti e questo non fece altro che aumentare il suo senso di vuoto, doveva assolutamente fermare quei pensieri, cosi decise di dirigersi nella cabina armadio, ormai era tardi e le altre la stavano sicuramente aspettando al luogo d'incontro che si erano prefissate qualche giorno prima, un piccolo bar vicino al parcheggio del bus, aprì e si infilò la prima cosa che trovò, mosse un pò i capelli per dare almeno a loro una forma decente, si infilò la giacca e si diresse verso il bar.

Mentre camminava pensò che non avrebbe più dovuto preoccuparsi di nulla, che non doveva più dar conto a qualcun'altro prima di prendere una decisone, ora l'unica cosa della quale le importava era il lavoro e la sua carriera.

Lauren aveva deciso di mettere la parola fine alla loro storia, Camila aveva deciso di mettere la parola inizio alla sua vita.

RestartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora