capitolo 8

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"Buongiorno Chinaa" disse Camila non appena entró nella cucina notando la sua amica intenta a cucinare qualcosa di simile a dei pancake

"Ehi Mila buongiorno, allora come va? C'è per caso qualcosa che vuoi dirmi?" chiese con un espressione maliziosa sul volto

"Cosa dovrei dirti?"

"Andiamo, non fare finta di non sapere, hai capito benissimo a cosa mi riferisco"

"Diciamo solo che è stata una bella serata"

"Bella serata? Non essere riduttiva, parla o fidati senza nemmeno fartene rendere conto potrei ubriacarti e farmi dire tutto ciò che voglio"

Camila continuava a starsene in silenzio ma in realtà, davanti ai suoi occhi scorrevano le immagini della serata trascorsa, nelle settimane precendenti a quella sera, tante volte avrebbe voluto parlare con Lauren per chiederle come stava, ma quest'ultima la aveva sempre tenuta lontanta, era stato difficile sopportare tutta quella distanza, guardare impotente, crescere fra loro quel muro che le tenteva divise, ma si sentiva ferita ed era comprensibile che le servisse del tempo per prendere le distanze da tutto quello che le aveva travolte, tante volte guardandola da lontano, si era sentita in colpa per come erano andate le cose, ma il peso di tutto quello che avevano passato negli ultimi anni avrebbe continuato inesorabilmente a schiacciarle, ma ora, per quanto difficile e doloroso fosse, entrambe stavano ricominciando lentamente a respirare, avevano bisogno di conoscere e accettare le nuove persone che erano diventate e l'unico modo che avevano per farlo, era stando separate, ma poi si erano ritrovate in quel bagno, le sensazioni, le emozioni e la gioia che aveva provato nel vederla li davanti a lei erano state esattamente le stesse che aveva provato quando i loro occhi si erano incrociati per la prima volta. Dinah continuava a guardare Camila, in attesa che quest'ultima dicesse qualcosa, ma appena capì che l'amica avrebbe continuato a stare zitta, interruppe il silenzio

"Pensi di dirmi qualcosa o vuoi che lasci un pò di privacy a te e al fantasma accanto a me?"

"Come scusa? Non ti stavo ascoltando"

"Me ne sono accorta, ti ho chiesto di dirmi qualcosa"

"Che ti devo dire, abbiamo parlato come non facevamo da tempo ed è stato tutto così naturale, così inaspettato, mi faceva male il fatto che non avessimo più nemmeno un dialogo, le ho spiegato come mi sentivo, che sono pronta a farla rientrare lentamente nella mia vita e sono felice di questo"

"E lei che ha detto?"

"Che avrebbe voluto provare a parlarle già da tempo ma che stava rispettando le mie decisioni, e che il fatto di poter far parte di nuovo della mia vita, la rende felice"

"Ma tu che intenzioni hai? La ami ancora?"

"Certo che la amo ancora, l'amore non è mai stato il problema fra noi, è stato tutto il resto che ci ha distrutto lentamente, che intenzioni ho? Non lo so Dinah, averla vicino mi toglie il fiato, ma me lo toglie anche averla distante, non voglio pensare troppo, ho deciso di prendere ciò che viene, ho bisogno di tempo e di spazio per pensare e credo serva anche a lei"

"Oh capisco"

"A proposito, dovrei chiederti un favore, dovresti coprirci perché un giorno di questi dobbiamo andare in giro per centri commerciali a prendere i regali di Natale per Sofi"

"Centri commerciali?! Siete pazze, ti ricordo che c'è internet" aggiunse sarcasticamente

"Vallo a spiegare a Lauren, mi ha categoricamente impedito di prendere i regali da la"

"Ok dai, mi farete sapere quando avete intenzione di andare, al resto ci penso io"

***

La mattinata passò abbastanza regolarmente, avevano finito di scattare le foto per il nuovo album, all'ora di pranzo si incontrarono alla caffetteria come stabilito e iniziarono a parlare del più e del meno.

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