capitolo 18

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La sveglia del cellulare di Lauren suonò all'orario da lei impostato, quella mattina avrebbe dovuto fare il photoshoot, spense la sveglia e restò a letto ancora qualche minuto per pensare e riflettere su ciò che era accaduto nelle ore precedenti, non aveva ricevuto nessuna risposta da parte di Camila alla sua email, ma non ne rimase sorpresa, quelle che aveva scritto, erano state parole tanto dure quanto sincere, erano state parole che la cubana si era sempre rifiutata di sentire ma che ora, indipendentemente dalla sua volontà, era stata costretta ad ascoltare, non poteva fare a meno di chiedersi quali rezioni avessero suscitato il lei, probabilmente rabbia, ma in ogni caso si sentiva sollevata per essere riuscita finalmente a buttar fuori tutto ciò che da mesi si portava dentro, erano le otto del mattino quando arrivò in agenzia, avrebbe tanto voluto chiamare Normani per poter parlare un pò con la sua migliore amica, ma la da loro era ancora notte e stava sicuramente dormendo, ma decise di inviarle un sms

"Scusami se mi faccio sentire solo ora, ma appena finirò sul set, ti chiamo per raccontarti cosa è successo, sempre che tu non lo sappia già"

Non aveva ancora sentito Lucy, ma ciò non le importava, avevano già parlato a lungo la sera prima e non era la prima volta che si trovavano davanti a delle macchine fotografiche quindi non avrebbero dovuto organizzarsi su nulla, quando arrivò sul set vide che Lucy era già li, scosse il capo ed entrò, rendendosi immediatamente conto che neanche lei aveva perso le sue manie sulla puntualità

"Ciao Lucy"

"Lauren, sei in anticipo, come sempre d'altronde eravamo le prime ad arrivare ovunque"

Lauren rimase in silenzio evitando di darle corda  ed iniziò a prepararsi, lo sguardo di quella donna continuava ad essere posato su di lei, così il  iniziò a parlare nel tentativo di togliersi da quella fastidiosa situazione nel modo più educato possibile, sarebbero dovute rimanere insieme tutto il giorno e a differenza dell'altra volta, la cosa non la entusiasmava affatto

"Hai parlato con il fotografo? È tutto a posto?"

"Certo, non ricordi che sono una perfezionista?"

"Si, già"

Avevano iniziato da un paio di ore e Lucy continuava ad alternare la sua attenzione tra l'obiettivo della macchinetta e Lauren, continuava a guardarle gli occhi, la silenziosa insistenza di Lucy era snervante, soprattutto perchè le aveva fatto attraversare il Paese con l'unico scopo di portarsela nuovamente a letto, nascondendosi dietro a delle foto che avrebbe potuto tranquillamente fare da sola, facendole perdere tempo prezioso che avrebbe potuto dedicare alla cosa che le aveva permesso di andare avanti negli ultimi mesi, la musica, questo pensiero la faceva terribilmente arrabbiare, odiava essere presa in giro

"I tuoi occhi sono esattamente come me li ricordavo" disse Lucy

Lauren si sentì esplodere, continuò a fare ciò che il fotografo diceva senza mai distogliere lo sguardo

"Possibile che l'unica cosa che riesci a fare è provarci con me? Smettila Lucy"

Aveva già commesso troppi errori per colpa di quella donna e non sarebbe caduta nel suo gioco ancora una volta, stavano cambiando location quando si sentì un botto

"Cazzo" urlò il fotografo che era inciampato fra i fili delle telecamere cadendo a terra

Lauren spostò lo sguardo su di lui quando si rese conto che cercava in tutti i modi di riaccendere la macchinetta

"Non possiamo continuare, la macchinetta non va, abbiamo perso tutte le foto e non abbiamo tempo per rifarle tutte"

"Questo cosa significa" Domandò Lucy

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