capitolo 24

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In quella settimana appena trascorsa dal rientro da Chicago, Camila stava cercando di concentrarsi il più possibile sulla sua professione per non pensare troppo a tutto quello che era successo con Lauren, la musica era stato spesso la soluzione ai suoi pensieri, ma adesso che non era più la stessa persona, adesso che le sue priorità erano cambiate, prima di qualsiasi altra cosa, veniva Lauren, lei era sempre nella sua testa, nel suo cuore, nella sua mente, le scorreva nelle vene, farci nuovamente l'amore le aveva dato modo di ritrovarla, di trasmetterle tutto il suo amore, anche se non era bastato a farla tornare da lei, amicizia, era questo che le aveva chiesto, ma come avrebbe potuto dargliela, se l'unica cosa che era in grado di provare per lei era amore incondizionato, poco importava, doveva riuscirci e passati i giorni in cui il dolore era così insopportabile da toglierle persino il respiro, avrebbe trovato il modo per farlo, ora, l'unica cosa che voleva era farsi una doccia e buttarsi a letto, si diresse verso gli ascensori e quando le porte si aprirono, Camila entrò con lo sguardo rivolto verso il basso, percepì la presenza di un'altra persona e il cuore le balzò in gola quando, alzando lo sguardo, la vide, bellissima ed assorta nei propri pensieri, appoggiata alla parete in fondo

"Ciao" disse piano, dandole poi le spalle

"Ciao" sussurrò Lauren, alzando lo sguardo e sentendo il cuore martellarle nel petto

Camila aveva lo sguardo triste, ma era comunque incredibilmente bella, la maggiore rimase in silenzio a guardarla

"Camz" bisbigliò con insicurezza dopo pochi istanti

La cubana si voltò di scatto, fece un passo verso di lei, ma poi si bloccò e rimase immobile a fissarla

"Sono qui"

Lauren aprì la bocca un paio di volte ma non riuscì a pronunciare nemmeno una parola, era bloccata dalle sensazioni che stava provando, Camila aveva sempre avuto quell'effetto su di lei, ed ora che credeva di aver imparato a controllare la cosa, si sentiva nuovamente in balìa delle proprie emozioni, avrebbe voluto fare un passo verso di lei, prendere il suo viso fra le mani e baciarla, avrebbe voluto stringerla forte, avrebbe voluto dirle quanto la amava, il suono del campanello dell'ascensore indicò l'arrivo al piano, le porte si aprirono, Camila rimase ancora per un attimo immersa negli occhi verdi di Lauren

"Allora..ciao" disse con un sorriso triste, per poi voltarsi e sparire nel corridoio

Lauren rimase immobile, ancora appoggiata alla parete a fissare la donna che amava, andare via.

 
Erano da poco passate le nove del mattino, quel giorno Camila non sarebbe dovuta andare in casa discografica, cosi aveva deciso di impegnare le successive ore libere, a sistemare alcune cose rimaste in arretrato, avrebbe preso uno dei suoi immancabili caffè e poi si sarebbe dedicata completamente a se stessa, decise che il caffè lo avrebbe preso al solito bar di sempre cosi uscì da casa e si incamminò, rimase immobile quando, seduta sulla panchina a pochi metri da esso, vide Lauren impegnata a conversare con Ruby, "lascia che io viva la mia vita" furuno queste le parole che si era sentita dire a Chicago, quindi Lauren voleva che nella sua vita ci fosse quella donna, allora era questa la realtà, faceva male, terribilmente, al punto da farle provare perfino dolore fisico, istintivamente si incamminò verso un'altra direzione, ma dopo pochi metri si fermò e tornò sui suoi passi, doveva fare ancora una cosa, fece un respiro profondo e si diresse verso le due donne sedute sulla panchina, Ruby la notò avvicinarsi, ma non disse nulla

"Ciao Lauren"

La maggiore si girò di scatto sorpresa di vederla li

"Ciao, non eri in casa discografica? Tutto ok?"

"Si, tutto ok"

Lauren stava solo conversando con un'amica, ma dopo Chicago, la situazione che si stava presentando ora, la faceva sentire terribilmente a disagio

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