Capitolo 20

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Il mattino seguente alla serata allo Space Needle, Camila cercò in tutti i modi di non incontrare Lauren, quest'ultima dal canto suo era ancora troppo sconvolta da quello che le aveva detto la sera prima, seppur facendo uno degli sforzi più grandi della sua vita, non si era pentita della scelta che aveva fatto, anzi, dopo una notte di sonno, ora aveva la lucidità per riuscire a provare persino rabbia nei confronti di Camila, già rabbia, perchè se solo si fosse fermata a riflettere qualche mese prima, si sarebbero risparmiate tanto dolore e probabilmente ora si godrebbero quella felicità che entrambe meritavano di provare, ma c'era anche il fatto che se non avesse messo la parola fine alla loro relazione, costringendola a riprendere in mano la propria vita anche senza di lei, non sarebbe diventata la persona che era ora, tutti quei pensieri, però non riuscivano a distrarla delle forti emozioni che aveva provato il giorno precedente, a partire dalla presenza di Camila dopo il termine della riunione con i manager, era andata via prima dalle prove per starle accanto ed aveva organizzato una serata assolutamente indimenticabile, era stato tutto così perfetto e curato nei minimi dettagli, le scuse, i fiori, lo champagne, la musica, le candele, la terrazza panoramica, il fatto di aver aspettato ad affrontare quel discorso solo per rispettare i suoi spazi, perchè Camila aveva iniziato a comportarsi così ora e non prima? Perchè ora che avevano perso la loro occasione di essere felici insieme? 'Ti amo, non ho mai smesso di amarti nemmeno un secondo', erano queste le parole che le risuonavano nella testa, perchè anche lei la amava, la amava da morire, l'aveva sempre amata totalmente ed incondizionatamente ma era terrorizzata perchè tutto quell'amore le aveva distrutte, ora che si era ricostruita così faticosamente, non poteva gettare al vento tutti quegli sforzi correndo il rischio soffrire di nuovo, Camila sarebbe sempre stata parte della sua vita, ma non poteva permettersi di tornarci insieme, le serviva tempo, tempo per capire se quello che le aveva detto riguardo al fatto che ci sarebbe stata, era vero oppure era stato dettato solo dalla perfezione di quel momento. Dopo una decina di minuti decisero di andare tutte insieme a correre un pò, era una cosa che erano solite fare quando avevano un pò di tempo libero perché le aiutava a scaricare ansia e stress, cosi si diressero al parco, dopo un paio di giri si fermarono a scherzare un pò sedute sul prato, tranne Lauren che preferì continuare a correre ancora un pò, mentre correva aveva come la sensazione che qualcuno la stesse seguendo, non ci fece molto caso convincendosi che fosse solo una sua suggestione dovuta al fatto di vedersi gente spuntare da ogni angolo pur di avere una foto con lei, quando ormai fu esausta decise di sedersi un pò ad una panchina prima di ritornare dalle altre, girato l'angolo, si fermò un attimo

"Ruby, che ci fai qui?" disse Lauren con sorpresa

"Ciao Lauren, che coincidenza, sono venuta a prendere mio nipote"

"Tuo nipote eh? Allora dimmi come si chiama il piccolo umano, ti aiuto a cercarlo"

"Piccolo umano?" chiese stupita da quella definizione

"Bambino, cucciolo d'uomo, piccolo umano insomma"

Ruby tentò di temporeggiare per un momento, poi capendo che Lauren non si era bevuta la storia del nipote, le rispose

"Ok, non c'e nessun nipote"

"Ma davvero? Non mi dire"

"In realtà, stavo andando alla galleria quando ti ho vista venire qui, cosi ho deciso di seguirti e ora sono qui per prendere un caffè insieme a te, se ti va" disse Ruby sorridendo

"Tu hai corso per tutto il parco, aspettando che io mi fermassi, senza averne nemmeno la certezza che io l'avrei fatto solo per prendere un caffè con me?"

"Beh, non solo, volevo vedere anche se saresti stata perfetta dopo aver corso per un'ora senza fermarti"

"Non vorrei sembrati scortese, ma ora non posso, ho un appuntamento con i manager per un progetto alla quale sto lavorando, ma perchè non mi hai chiamata? Ti saresti risparmiata un giro a vuoto"

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