capitolo 3

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Questo era lo spirito con cui Camila aveva iniziato la sua nuova giornata lavorativa e con cui si era imposta di far tornare, almeno emotivamente, quella ragazza che ormai mancava da troppo tempo, quella piena di entusiasmo e vita che scorrazzava per il bus e che faceva scherzi alle sue compagna, quella ragazza che scriveva e cercava di condividere le sue idee a discapito di tutto il resto quando sapeva di avere ragione, che non aveva paura di dar voce ai suoi pensieri perchè in cuor suo sapeva che nel mondo ci sarebbe sempre qualcuno che l'avrebbe accettata nonostante tutto, la ragazza che pensava agli arcobaleni, all'amore, alle stupidaggini, che faceva progetti per il domani, perchè era così che si doveva fare, si dovevano fare progetti per il futuro e guardare avanti. Questi pensieri le avevano dato la giusta carica e le piaceva provare di nuovo quella sensazione, ne aveva bisogno e cosi si godette a pieno quel momento, e fu proprio in quel particolare momento che decise che qualunque cosa l'avesse fatta sentire bene, per quanto piccola fosse, l'avrebbe vissuta a pieno.

Arrivò al bar dove incontrò le altre ragazze, ma di Lauren non vi era traccia, dopo aver salutato, decise di andare a prendere qualcosa da mangiare, fu quando tornò al tavolo che si accorse di aver preso la colazione preferita dalla ragazza dagli occhi verdi, come se fosse scontato che avrebbero dovuto mangiarla insieme come una volta, quel momento fu interrotto proprio dall'arrivo della ragazza che ormai da ore continuava ad occupare costantemente i suoi pensieri

"Ciao Camila"

Quella voce, si sentì come se avesse appena ricevuto un pugno nello stomaco.

"Ehi ci sei?"

"Si, scusami, buongiorno anche a te"

Fu in quel momento che si rese conto che tutto questo sarebbe stato troppo difficile da gestire, il dover far finta di nulla, come se niente di quello che c'era stato tra di loro negli ultimi anni non fosse mai esistito, così si alzò di scatto dal suo posto e sotto gli occhi confusi delle altre corse verso il bagno, a quel punto non riuscì più a trattenersi e iniziò di nuovo a piangere. Lauren aveva capito cosa provava, sapeva che era a causa sua, che la decisione di dar inizio a tutto ciò l'aveva presa lei, ma questo non significava che lei non stesse soffrendo comunque, in fondo la piccola Cabello era e sarebbe rimasto quello che tutti comunemente chiamano "il vero amore", era indecisa se seguirla o meno, ma anche se si erano lasciate solo da qualche ora, non se la sentiva di non dire nulla, forse era sbagliato quello che stava per fare, ma quella era un occasione diversa, non si stava parlando di errori passati o di promesse non mantenute, si stava parlando del dolore che una donna stava provando, e lo capiva, perchè al momento era l'unica cosa che avevano ancora in comune.

"Camz"

Camila fu sorpresa di sentire nuovamente quella voce roca pronunciare il suo nome nel modo in cui solo a lei era permesso farlo e nonostante tutta la rabbia che provava, era difficile per lei riuscire a rimanere distaccata, avrebbe voluto semplicemente urlarle quanto l'amava e quanto desiderava salvare il loro rapporto, ma fece un enorme sforzo e si trattenne.

"Lauren non è niente, ora passa è solo che mi mancavi, no, volevo dire che mi mancherà fare finalmente una colazione tranquilla con le altre"

Si rese conto della grandissima stupidaggine che aveva appena detto e si maledì mentalmente sia per le parole che per l'ovvia figura che aveva appena fatto

"Camila non sarà di certo l'ultima colazione che faremo, e poi vedrai sistemeremo la cosa, ma dobbiamo evitare di far pesare questa situazione alle altre o comunque a tutte le persone che ci stanno accanto"

"Si, la penso come te, almeno su questo non ci sono differenze, è meglio se vado ora"

"No aspetta, volevo chiederti una cosa"

"Parla ti ascolto"

"Beh, riferito al discorso di prima, penso che la cosa più giusta sia di non dire niente di noi alle nostre famiglie o agli altri della crew"

"Come scusa?"

"So che sembra strano, ma si insomma, sai come sono i nostri genitori, diventerebbero troppo oppressivi e inizieranno a vedere cose che non esistono, e per gli altri beh, fa già abbastanza male in questo modo, non voglio che diventiamo anche motivo di chiacchiere durante la loro pausa pranzo"

In quel momento Camila sentì un fuoco accendersi dentro di lei

"Aspetta, quindi oltre a decidere come e quando la nostra storia sarebbe dovuta finire, vuoi anche decidere su quello che sarà dopo? Mi dispiace ma non ci sto, sei tu che non vuoi dirlo, che vuoi evitare le chiacchiere e gli occhi di tutto il mondo puntati addosso, ma ti ricordo che sei stata tu stessa a voler mettere fine alla nostra relazione e che dal momento in cui tu hai pronunciato quelle parole, il noi di cui ora tanto parli, ha smesso di esistere"

Detto ciò si voltò ed uscì dal bagno sbattendo violentemente la porta, portando su di se alcuni sguardi curiosi, in altre occasioni si sarebbe vergognata a morte per questo, ma adesso la sua testa era esclusivamente concentrata sulle parole di Lauren, non riusciva a credere a quello che le aveva chiesto, come se tutto le fosse dovuto, come se fosse lei l'unica in questa relazione malata.

Quando tornò al tavolo tranquillizzò le ragazze, dicendo loro che fosse tutto apposto, ma quando vide tornare Lauren la rabbia prese nuovamente il sopravvento e non appena la maggiore si sedette di fronte a lei, fece un gesto che in un momento di lucidità non avrebbe ma creduto di avere il coraggio di fare, si tolse l'anello con la perla bianca che condividevano, quello con cui Lauren le chiese di diventare la sua donna e dopo averlo spinto con violenza verso la ragazza di fronte, si osservò la mano ora vuota e cercando di trattenere le lacrime cercò di iniziare una conversazione con la altre, rifiutandosi di guardare gli occhi di Lauren in quel momento.

La giornata nello studio di registrazione passò velocemente, mancava poco ormai e avrebbero finito di registrare il nuovo album, questo significava avere qualche giorno di pausa prima del tour e della promozione, quando rientrarono sul bus, si diresse subito verso la cabina armadio e indossò il pigiama, stava per coricarsi quando sentì la necessità di andare in bagno e di lavarsi il viso, voleva provare la stessa sensazione che aveva provato al mattino, ma quando tornò a letto capì che per quanto si sforzasse di dimenticare durante il giorno, nel buio della notte quegli occhi verdi, avrebbero sempre dato vita ai suoi ricordi, solo il buio della notte le avrebbe permesso di continuare a vivere nei sogni la sua storia d'amore, a quel punto sentì il bisogno di sfogarsi e in quel silenzio assordante si lasciò andare ad un pianto silenzioso, intimo.

Non si rese conto di quanto tempo passò, ma il sonno non accennava ad arrivare, cosi prese il suo telefono e iniziò a navigare su tumblr, una frase la colpì in modo particolare

"Sei un pò come la luna, troppo bella ma lontana"

Quella frase le riportò in mente un sacco di ricordi, era estate e decisero di prendere di nascosto la macchina che durante il giorno, quando avevano del tempo libero, potevano utilizzare per spostarsi, era una serata stupenda e la spiaggia era l'unico posto dove avrebbero potuto viverla a pieno, quando arrivarono sistemarono immediatamente l'asciugamano sulla sabbia ed iniziarono a guardare quel cielo pieno di stelle

"Sai Lolo, credo che tu sia un pò come la luna, che vista da lontano sembra cosi perfetta ma se ti avvicini noti che nasconde crateri e montagne, proprio come te, cosi perfetta fuori ma piena di insicurezze e dubbi dentro, che non sempre fai vedere tutto di te, mostri tutta te stessa solo in rare occasioni, ma quando lo fai, Dio, sei bella da morire"

"Tu invece sei il mio sole, sei il mio sole perché come lui, con la tua semplice presenza rendi felici le persone, cosi forte e caldo, sei il mio sole perché...ti amo Camz, ti amo da impazzire"

E in quel momento non ebbe il tempo di rispondere perchè le labbra di Lauren erano già sulle sue e si ritrovarono a far l'amore li, su quella spiaggia, coccolate dal rumore del mare.

Accompagnata da questo ricordo e immaginando quello che sarebbe potuto siccedere dopo, Camila finalmente riuscì ad addormentarsi.

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