capitolo 16

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Il forte dolore al collo fece svegliare Camila, le ci volle un pò a capire il motivo di quel dolore e dove si trovasse, ma poco dopo la realtà era di nuovo chiara, e ricordò della litigata furibonda con Lauren, si sedette faticosamente sul divano e si portò una mano sulla parte posteriore del collo, massaggiandolo lentamente, nel tentativo di alleviare il dolore, l'orologio sul display del cellulare indicava le sei, aveva gli occhi gonfi a causa del pianto ininterrotto e le facevano male, nel buio della stanza, vedeva ancora quel vaso che fino a qualche ora prima era sul tavolino dell'ingresso, ma che adesso si trovava in frantumi sul pavimento e lei si sentiva esattamente così, in frantumi, l'ultima volta che avevano litigato così era stato dopo il tradimento, la testa le scoppiava, Lauren le aveva riversato addosso anni di colpe e di problemi che avevano superato, o almeno così credeva, le aveva fatto capire che parte della responsabilità di quel tradimento era anche sua, ma tutto questo era assurdo, non si sarebbe addossata colpe che non le appartenevano, non avrebbe ammesso sbagli che non aveva commesso, non era stata lei a farla andare a letto con Lucy, però le aveva fatto quella maledetta domanda a cui non aveva risposto, anche se per lei la risposta era chiara

"Mi sei stata vicina solo per il senso di colpa?"

Assolutamente no, la scelta di non abbandonarla mai era stata dettata solo ed esclusivamente dall'amore, continuava a chiedersi dove aveva sbagliato, per portare Lauren a pensare una cosa simile, in tutto quel tempo aveva fatto di tutto per lei: aveva sopportato la sua rabbia, i suoi sbalzi di umore, l'aveva sostenuta fisicamente e moralmente, aveva accettato di non poterla toccare per mesi privandosi della possibilità di trasmetterle tutto il suo amore, eppure, c'era stato qualcosa durante quel cammino, che aveva insinuato il dubbio in lei e Camila non si dava pace per questo, non si dava pace nemmeno per non essere riuscita a rispondere a quella maledetta domanda e quel silenzio, ora, aveva dato la conferma errata, ma quella lite, dove le avrebbe portate ora? Aveva bisogno di risposte, perchè Lauren si era rifiutata di spiegarle le sue motivazioni? Già, ci aveva provato per mesi e per mesi lei non aveva voluto sentire ragioni, allora forse era vero,  perchè perdonarla se se non era davvero pronta a farlo? Inolte fra poche ore Lauren avrebbe rivisto quella donna, il pensiero la faceva impazzire, non aveva più diritti sulla sua ex, ma in quell'appartamento era da sola e non aveva senso mentire a se stessa riguardo a quello che provava, era accecata dalla gelosia, il solo pensiero che quella poco di buono la guardasse  come fece mesi prima quando riuscì a portarsela a letto, la mandava fuori di testa, Lauren non era più sua, ma saperla vicina a Lucy le faceva perdere la ragione, anche se Lauren non era più quella di prima, era cambiata tanto, adesso era forte, decisa, sicura di se e stava andando a Chicago solo per lavoro, "fidati di lei" furono le parole che le disse Dinah fuori dal bar e Camila,  ma l'unica cosa che riusciva a provare in quel momento era un forte senso di sconfitta, tutti gli sforzi fatti nei mesi dopo la separazione le sembravano spazzati via dalla furia di quella lite, si sentiva svuotata e la cosa peggiore era che nei prossimi quattro giorni non avrebbe avuto la possibilità di parlare con Lauren, si alzò dal divano e voltandosi, vide nuovamente i frammenti del vaso, si avvicinò, si inginocchiò mentre sentiva gli occhi gonfiarsi nuovamente di lacrime e tentando di fare meno rumore possibile, iniziò a raccogliere i cocci dal pavimento, non appena strinse fra le dita quei frammenti, le lacrime presero nuovamente possesso del suo viso, si accasciò a terra sperando con tutta se stessa che quel pianto disperato potesse portare con se tutto il dolore che provava in quel momento. Era già al suo terzo caffè, quando la sveglia del cellulare suonò, era impostata un'ora prima rispetto al solito, aveva suonato nell'orario in cui si sarebbe dovuta alzare per accompagnare Lauren all'aeroporto, la mora scosse il capo e strinse i pugni con rabbia fino a far diventare bianche le nocche delle sue mani, cosi decise di sistemarsi un pò e raggiungere le altre ai bus, che avevano passato la notte li grazie ad una scusa di Dinah in modo che lei e Lauren avessero avuto l'appartamento tutto per loro

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