Izayoi abbracciò Inuyasha - Devi essere forte, vedrai che Kagome starà bene. Ora è confusa e agitata, dagli tempo fino a domani per schiarirsi le idee - sussurrò la principessa al figlio.
Touga e Izayoi si incamminavano verso la salita della scalinata - Andiamo figliolo - esclamò il generale cane.
Alcuni attimi di silenzio anticiparono la risposta del mezzodemone. Era immobile, vicino al bordo del castello - Mi dispiace padre, ma non posso lasciarla da sola - saltando di sotto.
- Nooo!! - urlò Touga.
- Presto caro, salvalo! - esclamò Izayoi al marito.
Il generale cane saltò di sotto anche lui. La principessa guardava dal bordo il suo amato scomparire tra le fitte nuvole.
- Cosa avete da urlare tutti questa sera? - chiese Mizuki, avvicinandosi a lei.
Izayoi la guardò con disprezzo, poi si allontanò verso le camere degli ospiti.
- Padrona, la signorina è fuggita, suo marito è saltato di sotto per cercarla assieme al generale - spiegò uno dei servi.
La regina cane sorrideva di gusto - Spero non scendano proprio qui sotto, come potrei vivere sapendo di non averli avvertiti della foresta - disse con aria melodrammatica.
Nel frattempo Touga scendeva a grande velocità, in mezzo alle nuvole intravedeva una macchia rossa - Eccolo! - pensò.
Si avvicinò al figlio, afferrandolo per la veste, poi rallentò la discesa fino a terra. Atterrò davanti una selva ombrosa e spettrale.
- Dove siamo finiti? - domandò Inuyasha.
- Sono passati secoli, ma questo posto non lo posso dimenticare, si tratta della foresta dei tengu - esclamò Touga.
- I tengu? - chiese il mezzodemone, perplesso.
- Sono demoni semi umani, con grandi ali sulla testa e un ridicolo naso lungo. Maestri di illusioni e guerrieri eccezionali - spiegò il generale cane - Speriamo solo che Kagome non sia entrata qui - aggiunse.
Un lamento sofferente arrivò in risposta ai due. Inuyasha entrò senza pensarci, seguito a ruota dal padre - Questo è il verso di Ah-Un - gridò il mezzodemone, mentre si inoltrava sempre di più nella foresta.
Il demone a due teste era in totale agitazione, scalciava e gridava - Deve essere vittima di un illusione - spiegò il generale cane.
- Cosa possiamo fare? - domandò Inuyasha, estraendo Tessaiga.
- Il tengu che mantiene l' illusione deve essere qui vicino, troviamolo! - gridò Touga, saltando da ramo in ramo.
- Se gli piace tanto nascondersi, allora lo facciamo uscire allo scoperto! - urlò alzando Tessaiga.
- No! Non farlo! - ordinò Touga.
CICATRICE DEL VENTO!!
Il colpo spazzò via gli alberi, aprendo un grande squarcio nella foresta, da dove si vedeva la luna illuminare la zona scoperta.
Ah-Un si fermò, tornando calmo, ma una serie di urla rabbiose si dirigeva verso di loro - Eccoli, visto che sono venuti allo scoperto - esclamò Inuyasha, puntando la spada.
- Mettila via subito! Te lo ordino! - urlò con aria seria il padre.
Il mezzodemone ubbidì, rifoderando Tessaiga - Non capisco, li possiamo sconfiggere - disse.
- Siamo qui per trovare Kagome, solo loro possono trovarla in questa foresta - spiegò il generale cane.
Un gruppo di sei tengu arrivò da loro - Eccoli, siete voi che distruggete la foresta. Prima quella succulenta ragazza e ora due demoni, siamo davvero fortunati stanotte - esclamò uno di loro.
- Avete visto Kagome? - chiese Inuyasha.
- Zitto! Arrogante e presuntuoso demone! Siamo noi a fare le domande, ora venite con noi! - gridò un tengu.
I due, scortati dai tengu, passarono in mezzo la foresta. Uno dei demoni tirava Ah-Un per le briglie. Camminarono per un ora, fino a raggiungere un tempio in rovina. Era il tipico tempio shintoista, ai lati due torii completamente ricoperti da tengu, che fissavano i demoni cane, appesi sotto i torii e ai lati del tempio una serie di scheletri.
- Credi che Kagome sia qui? - bisbigliò Inuyasha al padre.
Touga non rispondeva, continuava a camminare serio e pensieroso.
La porta del tempio si aprì, un tengu rosso, vestito con un abito da monaco, uscì davanti al tempio - Vediamo cosa avete trovato - disse, scendendo davanti a loro.
Il generale cane si avvicinò a lui - Stiamo cercando una ragazza, venerabile Sojobo, l' avete vista? - chiese.
Il tengu rosso lo guardò sbalordito - Ma sei tu? Quel dannato demone cane! Come puoi essere in vita? - gridò - Non importa. Ora i ruoli sono invertiti, sei tu quello in pericolo qui, inginocchiati! - aggiunse, sorridente.
Per la prima volta Inuyasha vide suo padre inginocchiarsi - Cosa succede? Vuoi dire che quel demone sia più forte di mio padre? No, è impossibile - pensò tra se e se.
Il generale cane era ai piedi del tengu - Ora ascolterete la mai supplica? - domandò.
- Forse - agitando la mano, mentre si allontanava verso il tempio.
- Ho fatto come volevate, ve ne prego - chiese Touga, abbassando la testa.
- Padre cosa state facendo? - urlò Inuyasha, subito fermato da un colpo alla testa, da parte di un tengu.
- Zitto Inuyasha! - borbottò Touga.
Sojobo si voltò - Padre? Così questo è tuo figlio? - avvicinandosi a Inuyasha.
Il rammarico di Touga era evidente. Il mezzodemone guardò negli occhi il tengu rosso - Dove avete messo Kagome? - esclamò.
- Dimmi, cosa significa quella ragazza per te? - chiese Sojobo, afferrando la faccia a Inuyasha.
- Kagome è mia moglie, sta aspettando un bambino, voglio solo sapere se sta bene! - gridò.
Il volto di Sojobo si illuminò di gioia - Oh oh, ma oggi me ne va una meglio dell' altra! Ahahah, hai sentito stupido demone cane? Tuo figlio sta cercando la sua donna! Se questo non basta è anche gravida, quindi il piccolo è la tua discendenza! - sghignazzò di gusto.
- Non toccarla - sospirò Touga.
Il tengu rosso si avvicinò al generale cane - Perchè? Cosa vuoi fare? Usare la tua spada per farci tutti a pezzi? Lo sai che non moriamo così facilmente - esclamò, poi diventò cupo - Solo mio figlio ha perso la vita per colpa tua, era un cucciolo, non poteva salvarsi al tuo dominio. Ho atteso quattrocento anni, ma alla fine il destino mi ha concesso la mia vendetta! - aggiunse.
Touga si alzò in piedi - Tuo figlio è morto per colpa tua! Quale padre abbandona il proprio figlio per salvarsi? - domandò al tengu rosso.
Sojobo si voltò di spalle - Se volete salvarla, si trova alla fine della foresta dietro al tempio, l' abbiamo lasciata in cima ad una rupe, con due dei miei tengu di guardia. Avete tempo fino all' alba, poi se la mangeranno - spiegò, rientrando nel tempio.
- Dannato - gridò Inuyasha, sfoderando Tessaiga.
- Non perdiamo tempo qui! - spiegò Touga, abbassando la spada del figlio - Dobbiamo trovare Kagome, ricordatelo - aggiunse.
I due saltarono il tempio, entrando nella foresta. Gli alberi erano tutti uguali, ad ogni passo la foresta sembrava infittirsi, i rami si intrecciavano tra loro creando una rete, rallentandoli.
- Guarda laggiù! - esclamò il generale cane, indicando davanti a lui.
Una piccola radura nel folto della foresta, due piccoli bracieri accesi illuminavano leggermente un altare in fondo ad essa. Dietro l' altare una figura si nascondeva nell' ombra.
- Chi sei vigliacco? - urlò Inuyasha, mostrando la spada.
- Sono un tengu, non si capisce? - uscendo allo scoperto.
- Spostati se non vuoi morire - ruotando Tessaiga.
Il tengu sorrise - Non puoi uccidermi, sono la prima delle quattro prove - appoggiandosi all' altare con aria di sfida.
Touga digrignò i denti - Lo sospettavo che non sarebbe stato facile, sono una serie di prove che usano per ingannare i passanti, qui dentro dobbiamo sottostare alle loro regole, se vogliamo trovare Kagome in tempo - spiegò.
- Il vecchio è saggio, chi di voi affronterà la prova? - chiese il tengu.
Il generale cane si avvicinò al demone - Coraggio, di quale prova si tratta? - replicò.
Il tengu attaccò agilmente Touga, colpendolo agli occhi.
Il generale cane urlava dal dolore - Cosa hai fatto bastardo? - urlò infuriato Inuyasha.
- L' impavido ha affrontato la prova. Donando la vista, l' impavido supera la prova - sparendo nelle ombre della foresta.
Inuyasha si lanciò verso Touga - Padre? Mi sentite? - chiese, sollevandolo.
Il generale cane si alzò in piedi, gli occhi erano chiusi, ricoperti di sangue - Non mi aspettavo un colpo del genere, proseguiamo - disse.
- Ma padre? Come farete senza la vista? - domandò Inuyasha.
Touga ringhiò con prepotenza, poi scattò verso la foresta - Muoviamoci! - gridò.
In un attimo attraversarono un parte di foresta, raggiungendo un altra radura. Inuyasha si guardò intorno - E adesso cosa ci aspetta? - pensò.
Quattro bracieri si accesero assieme, un altro tengu uscì allo scoperto - Chi affronterà la prova? - mostrando due coppe identiche.
Inuyasha si avvicinò al tengu - Non posso permettere a mio padre di sacrificarsi ancora per colpa mia - pensò.
Il tengu appoggiò le due coppe a terra - Scegli, una ti permetterà di proseguire, l' altra ti fermerà qui - spiegò.
Inuyasha le prese entrambe - Sono identiche, anche il liquido dentro, non ha odore - guardandole.
Aspettò alcuni istanti, guardandole, poi decise di bere quella nella mano destra. Rimase immobile, aspettando l' effetto del liquido.
Il tengu sorrise - L' incosciente ha affrontato la prova. Bevendo senza paura, l' incosciente supera la prova - scomparendo.
Touga si avvicinò, appoggiando una mano sulla spalla del figlio - Potevi morire, lo sai? - chiese.
- Certo padre, ma voi avete sacrificato la vista per Kagome, io non potevo restare a guardare - rispose.
Assieme attraversarono un altro pezzo di foresta, la notte ormai era alla fine. Arrivarono nella terza radura. Questa volta si accesero sei bracieri. Un enorme tengu, armato di spada, si mostrò a loro - Chi affronterà la prova? - domandò.
Inuyasha si avvicinò - Io...
- No! - esclamò Touga, spostando il figlio - Non c'è più tempo, tu devi proseguire - spiegò.
- Ma padre, voi non ci vedete - sospirò Inuyasha.
- Non ho bisogno della vista per un nemico così debole - impugnando la spada.
- Era ora! Facciamolo a pezzi! - esclamò So'unga.
Il generale cane balzò contro il tengu, che bloccò il colpo con la sua spada. A causa della cecità di Touga, lo scontro era quasi alla pari. Il tengu parava senza rispondere, il generale cane approfittò di una mossa falsa del demone per colpire. Il fendente amputò un braccio al tengu. Nello stesso istante Touga gridò di dolore, mentre lo stesso braccio si amputò anche a lui.
- Padre! - urlò disperato Inuyasha.
- Vai! Corri a salvare Kagome! Qui ci penso io! - ordinò Touga, risvegliando tutto il potere di So'unga, che si manifestò dalla lama.
Il mezzodemone si inoltrò nella foresta, mentre un boato sordo, seguito da un onda d' urto si generò alle sue spalle - Padre, avete dato tutto per noi. Non permetterò che il vostro sacrificio sia vano! - pensò, con gli occhi lucidi.
In un attimo arrivò alla quarta radura, otto bracieri erano già accesi. Un piccolo e paffuto tengu si manifestò - Tu affronterai la prova? - chiese.
- Certo! Vedi altri con me? - gridò con arroganza.
Il demone mostrò a Inuyasha una piccola voragine nel suolo - Devi gettare la cosa a cui tieni di più per passare - spiegò.
Il mezzodemone guardò Tessaiga - Non vorrai davvero che sacrifico la mia spada? Ho già perso mio padre nelle vostre stupide prove! - urlò adirato.
Il paffuto tengu non rispondeva, si limitava ad indicare la voragine.
Inuyasha notò le prime luci dell' alba - Scusami Tessaiga, ma devo farlo per Kagome - gettando la spada nella voragine.
Il tengu sorrise - L' arrogante ha affrontato la prova. Con il sacrificio della sua spada, l' arrogante supera la prova - scomparendo tra le ombre degli alberi.
Inuyasha attraversò quell' ultimo pezzo di foresta come un forsennato, l' alba era appena sorta. Arrivò alla fine della foresta. Kagome era legata, tenuta al bordo della rupe dai due tengu.
Appena i demoni notarono Inuyasha, lasciarono le corde. Kagome precipitò dalla rupe. Inuyasha saltò verso il precipizio, i tengu balzarono davanti a lui per fermarlo.
- Spostatevi! - colpendoli con gli artigli.
Si avvicinò alla rupe, saltando anche lui nel tentativo di afferrarla - Kagome! - urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
- Inuyasha! Inuyasha! - una voce.
Inuyasha si trovò di nuovo davanti al tempio - Cosa? Ma che diamine? - vedendo suo padre che lo scuoteva.
- Ti sei svegliato finalmente - sospirò Touga.
Inuyasha guardò suo padre con le lacrime che scendevano sulla faccia - I vostri occhi? Il braccio? E le quattro prove? - chiese, colmo di gioia.
- Era tutta un illusione. Sojobo aveva creato questa illusione già nel momento che siamo arrivati al tempio - spiegò il generale cane, sollevando il figlio.
- Allora non siete senza cuore - disse il tengu rosso, avvicinandosi a loro.
Inuyasha scattò, colpendolo con un pugno in testa - Dannato! Cosa ti è passato per la testa? - furibondo.
- Stai calmo ragazzino! Volevo vedere cosa si nasconde nel vostro cuore, superando le prove avete dimostrato di avere un animo umile. Avete sacrificato ogni cosa per salvare la ragazza - spiegò Sojobo, mentre si toccava la testa dolorante.
- Kagome è qui giusto? - chiese Touga con compostezza.
Sojobo gesticolò a due tengu sulla porta del tempio - Su su, andate a prenderla -
I due demoni entrarono nel tempio. Dopo poco uscì Kagome, che si avvicinò a Sojobo - Grazie per l' ospitalità - sorridendo al tengu rosso.
- Vuol dire che tu sapevi già? E tu? Perchè? - domandò Inuyasha, sbalordito e offeso.
- Kagome si era persa nella foresta, alcuni tengu l' hanno trovata in lacrime, così l' hanno portata da me. Mi ha raccontato tutto, persone dotate di gentilezza e amore come lei sono rare. Quando siete arrivati, ho voluto testare le parole della ragazza - spiegò Sojobo, poi si voltò verso Kagome - Vedi? Inuyasha tiene a te più di qualsiasi cosa, non avrebbe superato le prove sennò - spingendo la ragazza in avanti.
Inuyasha si avvicinò a lei - Mi dispiace non avertelo detto - disse.
- Non è solo figlio mio o tuo, è nostro, di tutti e due. Qualsiasi problema lo dobbiamo affrontare assieme. Saperlo così da Mizuki, del pericolo del parto, mi ha sconvolta - avvicinandosi anche lei.
Touga allungò la mano sulla spalla di Sojobo - Mi dispiace per tuo figlio - sospirò.
Il tengu rosso sorrise, appoggiando una mano su quella del generale cane - Non devi fartene una colpa, sono io ad averlo abbandonato. Tu avresti dato la vita per tuo figlio, al contrario di quello che ho fatto io - replicò.
- Forza Inuyasha, tua madre sarà preoccupata. Dobbiamo portarle la notizia che Kagome sta bene - esclamò sorridendo.
Un esplosione in lontananza, spezzò la tranquillità di quel momento. Una colonna di fumo saliva dai margini della foresta. I tengu volavano e saltavano in preda al panico.
- Cosa succede? - domandò Sojobo ad un tengu che veniva dalla direzione del fumo.
- Un demone drago! Ha fatto sprofondare la terra, sbucando all' improvviso sotto di noi! Sta decimando i nostri fratelli! - gridò.
- I Ryu, devono aver sentito il nostro odore! - esclamò Touga - Inuyasha! Porta via Kagome, subito! - aggiunse.
Il mezzodemone salì a cavallo di Ah-Un assieme all' amata, volando in alto sopra la foresta - Guarda! - indicò Kagome verso il Ryu.
Era Ryuriko, il drago che aveva preso le sembianze della principessa di Tatsuya, che combatteva contro i tengu. Purtroppo i demoni erano quasi inutili contro il suo corpo duro come il diamante.
Touga e Sojobo arrivarono sul campo di battaglia - Ti sei fatta rivedere! - esclamò il generale cane, impugnando So'unga.
Il tengu rosso si strappò la veste, mostrando un corpo marmoreo scolpito da infinite battaglie, una vistosa cicatrice segnava la spalla destra. Mostrando anche un paio di ali sulla schiena, che a differenza dei suoi simili, erano molto più piumate e grandi. Sojobo si alzò in volo, impugnando una spada, fino ad ora nascosta nella veste.
- L' ultima volta mi hai colta di sorpresa, ma stavolta mi sono preparata - disse Ryuriko, mentre sopprimeva i tengu con i suoi vapori incandescenti.
La terra sotto i demoni tremò, un altra voragine si aprì. Un Ryu più piccolo e grasso uscì da essa, portando con lui orde di piccoli demoni serpente - Eccomi sorella - rivolto a Ryuriko.
- Sei arrivato al momento giusto, Ryuyosho - sghignazzò lei.
Sojobo e Touga erano schiena contro schiena, mentre facevano a pezzi l' infinità di piccoli demoni serpente - Non posso usare il mio colpo con i tuoi tengu vicino, rischio di colpire anche loro! - esclamò il generale cane.
Inuyasha era impotente davanti a quel scenario, i tengu erano ovunque mischiati coi demoni serpente, ogni suo colpo era inutile se non voleva colpire anche loro.
- Allora stupido demone cane? Che te ne pare della nostra straordinaria forza? - domandò con sarcasmo la Ryu femmina.
Il generale cane ringhiava, mentre faceva a pezzi i demoni serpente senza sosta. Dalla voragine continuavano a uscire in grandi quantità. I tengu, limitati sia come numero che come forze, stavano lentamente soccombendo.
- Cosa facciamo? Se continuamo così siamo finiti! - gridò Sojobo.
Una luce dal cielo attirò l' attenzione di tutti. Un esercito di demoni scese nella battaglia, distruggendo i demoni serpente - Ma quelli sono...
- Esatto caro - una voce in mezzo alle nuvole.
La regina cane, seguita da Sesshomaru scese a terra. Vicino a Kagome e Inuyasha arrivò un carro, trainato da alcuni simili di Ah-Un. Sopra il carro Izayoi salutò il figlio, assieme a Jaken che lo guidava.
- Cosa ci fate qui? - chiese Inuyasha perplesso.
- Diciamo che abbiamo trovato un accordo per ora - rispose la principessa, guardando il campo di battaglia.
Mizuki sfoderò la spada, assieme al figlio, partecipando alla battaglia. Touga li fissava stupefatto. I due demoni cane combattevano con leggiadria, distruggendo ogni demone davanti a loro.
- E questi da dove saltano fuori? - gridò furibonda Ryuriko.
I demoni serpente calavano drasticamente di numero, i Ryu su tutte le furie cercavano di colpire i demoni cane con le loro code.
- Tornate alla foresta! - ordinò Sojobo, alzando la spada al cielo.
Tutti i tengu fuggirono in ritirata, lasciando il campo ai demoni cane - Ora tocca a voi - sospirò il tengu rosso, guardando Touga.
Il generale cane guardò per un istante Sesshomaru e Mizuki, poi senza parlare scattarono verso i Ryu.
La regina cane balzò più veloce del vento su Ryuyosho, ferendolo svariate volte. Touga sorrise guardandola lottare, appena lei si spostò, alzò So'unga in alto, ruotandola.
- Gustatevi questi momenti, appena l' avremo risvegliato sarà la fine per voi! - urlò con disprezzo Ryuriko, fuggendo nella voragine.
GOKURYUHA!!
Il tornado di energia investì in pieno Ryuyosho, tagliandolo a metà. La parte superiore ancora viva cercò di entrare nella voragine, ma Sesshomaru lo colpì in pieno con Bakusaiga, distruggendolo completamente. Un boato risuonò dalle viscere della terra, qualcosa di intangibile uscì dalla voragine, uno spirito oscuro salì in cielo scomparendo in un lampo di luce.
- Finalmente ne abbiamo ucciso uno - sospirò affaticato Sojobo.
YOU ARE READING
Il filo rosso del destino
FanfictionChi non vorrebbe che la storia dopo la sconfitta di Naraku continuasse? Chi non ha sentito un colpo al cuore pensando che non avremmo mai saputo cosa sarebbe successo dopo? Con questa ff sequel spero di darvi una degna risposta a queste domande.