Kaede ritornò alla sua capanna, rimanendo sorpresa nel vedere Miroku e Sango rialzarsi con le loro forze - Buoni, dovete riposare, non fate sforzi - allarmò la vecchia miko.
- Volevamo solo vedere come stavano Kagome e Inuyasha, dove sono? - domandarono.
- Non preoccupatevi. Stanotte restate qui, c'è Shippo a casa vostra a custodire i bambini, domani mattina quando l'unguento avrà fatto il suo effetto sarete come nuovi - sorrise Kaede.
Passò la notte. Alle prime luci Sango e Miroku si precipitarono a casa, dove trovarono le gemelle che dormivano stringendo con le loro manine le orecchie a Shippo mentre Keiichi riposava appoggiato alla coda del demone volpe - Guarda tesoro, ci siamo preoccupati per niente, stanno benissimo... Ah è vero Kagome! - scattò Sango appena si ricordò del amica - Forza sveglia bambini andiamo a trovarli -
- Eccovi furbastri - gridò la vecchia Kaede avvicinandosi a loro - Non vi avevo detto di aspettare. Mmh, sembra che le vostre ferite si siano rigenerate del tutto, in fondo non era niente di grave. State andando da loro vero? - domandò.
- Certo, si unisce a noi? - chiese il monaco.
Tutti assieme, bambini compresi si dirigerono alla casa di Kagome e Inuyasha. Essendo a pochi passi da loro arrivarono quasi subito.
TOC TOC!
Bussò Miroku - Permesso? - entrando con la testa.
- Ma che? - Sango allungò la testa dentro anche lei.
Kagome e Inuyasha erano abbracciati sotto il futon. La veste del mezzodemone vicino al tavolo assieme a quella da sacerdotessa di Kagome. La ragazza si alzò di scatto vedendo i suoi amici sulla porta, la sua faccia divenne rossa come un peperone.
- Su ragazzi cosa succede? - domandò la vecchia Kaede.
- Niente niente! Su bambine, andate con Kaede a giocare la in fondo! - gridò Sango con imbarazzo.
Inuyasha si svegliò, ignaro della presenza di tutti - Ma cosa è questo baccano? - strofinandosi gli occhi guardando meglio - Miroku! Cosa ci fai qui? - il monaco li fissava imbarazzato senza saper cosa fare.
Sango prese per un orecchio suo marito trascinandolo fuori. Dopo poco uscirono anche Kagome, rivestita in fretta, appoggiata ad Inuyasha per via della caviglia. Appena Sango vide l'amica con la caviglia rotta e il braccio fasciato scattò - Cosa le hai fatto Inuyasha! - con sguardo assassino colpendolo in testa con un pugno.
- No Sango, non è stato lui! Sono ferite riportate dopo lo scontro col Ryu. Inuyasha, beh lui, mi ha curata come poteva stanotte- arrossendo, evitando lo sguardo di Sango.
- M-mah mah... Voi due avete? - domandò Sango a bocca aperta.
- E bravo il mio mezzodemone, stanotte ti sei impegnato - lo stuzzicò miroku.
SCIAF!!
Un sonoro schiaffo di Sango atterrò Miroku - Zitto tu, non hai il senso del pudore! - sospirò Sango, irritata dal marito.
La vecchia Kaede li raggiunse, lasciando i bambini in compagnia di Shippo, facendosi spiegare anche a lei cosa era successo. Medicò la caviglia ed il braccio di Kagome sostituendo le bende e riapplicando l'unguento. Subito dopo diede istruzioni a Sango e Miroku di un gruppo di demoni presente in un villaggio li vicino da eliminare, prendendo poi da parte gli altri due incitandoli di seguirla.
- Ci avete già pensato? - domandò Kaede camminando con le braccia dietro la schiena davanti a loro.
- A cosa? - bisbigliarono tra loro.
- A ufficializzare la vostra unione, come è che lo chiamate da voi Kagome? Matrimonio? - richiese la miko.
- M-matrimonio? Sta scherzando? - replicò Kagome.
- No, ormai è apparente che siete una coppia, prima o poi anche il resto del villaggio se ne accorgerà, lo sapete che le unione tra demoni e umani non sono viste così bene, ufficializzando la cosa probabilmente sarà vista meglio - rispose Kaede.
- Certo signorino Inuyasha, penso anche io sia una ottima idea - disse il piccolo demone pulce saltando sulla spalla di Kagome.
- Myoga? Aspetta! Quanto tempo è che? - domandò la ragazza.
- In verità, non ho mai lasciato solo il signorino da quando abbiamo affrontato Ryutatsuo - raccontò Myoga.
Kagome lo prese tra due dita come faceva spesso Inuyasha - Quindi tu stanotte eri? - guardandolo con aria furibonda.
- Nulla di nuovo, era presente anche la notte che concepirono il signorino Inuyasha...
CLAC!
Lo schiacciò tra le dita.
- S-s-signorina Kagome il vostro sangue in quel momento era...
- ZITTO!! - urlò con tutta l'aria che aveva nei polmoni, rossa paonazzo, schiacciandolo nel pugno della mano.
- C-come volete, non mi immischierò più in queste cose - si scusò Myoga uscendo la pugno della ragazza, saltando sulla spalla di Inuyasha.
Proseguirono con la vecchia Kaede che li condusse dal vecchio demone albero, mentre Kagome continuò a fissare furibonda il vecchio Myoga.
- Ah siete voi, stare da solo qui nel folto del bosco mi annoia a morte - disse il vecchio Satoruosamu.
- Si. Kagome oggi resterai qui, devi recitare i mantra per purificarti se vuoi che ufficializziamo la vostra unione - replicò Kaede.
- Ma io non conosco preghiere di questa epoca - rispose la ragazza.
- Non preoccuparti, Satoruosamu te le insegnerà. Io devo parlare con Inuyasha - tenendosi per un braccio a lui strattonandolo via.
Inuyasha si allontanò assieme alla vecchia miko mentre Kagome restò alcuni attimi a guardarsi attorno, non sapendo da dove iniziare. Notò che su una roccia Kaede lasciò alcuni bastoncini d'incenso e una piccola ciotola.
- Forza ragazza allunga la mano - la incitò l'albero.
Kagome ubbidì ed appena tocco uno dei rami, nella sua mente apparvero immagini di antichi monaci che recitavano preghiere, capì che le visioni erano ciò che Satoruosamu vide nella sua lunga vita, un interminabile serie di monaci che nei secoli si inginocchiava ai suoi piedi pregando. Prese i bastoncini piantandoli ai piedi del albero e riempì la ciotola con l'acqua di uno stagno vicino, posizionandola davanti a lei, si inginocchiò cercando di recitare i mantra concentrandosi al meglio che poteva.
Inuyasha nel frattempo strattonato da Kaede raggiunsero il fabbro ai margini del villaggio - Cosa significa questo vecchia? - domandò scocciato il mezzodemone.
- So che per i demoni il matrimonio non esiste, ma tu essendo per metà umano e decidendo di sposare una sacerdotessa è d'obbligo seguire tutti i riti necessari, nel momento che vi ufficializzerò la vostra unione dovrai donare un pegno a Kagome - spiegò.
- Un pegno? Tipo un gioiello? - ridomandò.
- Esatto, questo fabbro è bravissimo nel lavorare metalli e pietre, sono sicura che ti saprà creare qualcosa di adatto - mostrando alcuni gingilli esposti sul tavolo all' entrata della fucina.
Inuyasha rimase a lungo a guardarli - Non trovo niente che vorrei donarle, se proprio devo, voglio che sia qualcosa di unico - toccandosi il rosario.
- Questo è l'unico fabbro nell' arco di giorni di cammino, la cerimonia sarà domani, sennò i riti di purificazione perderebbero il loro effetto, come farai a trovare quello che cerchi in così poco tempo? - chiese Kaede.
- Non preoccuparti vecchia, sarò di ritorno per domani all' alba - balzando via più veloce che poteva.
Kagome iniziò ad abituarsi a stare in quella posizione di concentrazione senza accorgersi che qualcosa la stava fissando. Da in mezzo allo stagno una strana creatura uscì a pelo d' acqua, guardandola. Lei non si accorse di nulla, rimase alcune ore senza rendersene conto a recitare mantra, finchè i bastoncini non ci accesero da soli e l' acqua della ciotola divenne scura come sangue. In quel istante aprì gli occhi di colpo vedendo l'albero guardarla soddisfatto. La ragazza si alzò in piedi sgranchendosi le gambe, indolenzite a forza di restare in ginocchio, si guardò attorno notando che ormai si faceva sera.
- Quanto tempo sono rimasta lì? - domandò.
- Il tempo sufficiente per la purificazione, sarebbe stato più facile se tu ieri sera non...
- Cosa? Oddio lo sai anche tu? - rossa paonazzo.
In quel istante si ricordò del momento che toccò i rami, i pensieri di Satoruomasu passarono a lei ma anche i suoi all' albero. Si girò di spalle per nascondere l'imbarazzo, ma l'albero allungò uno dei suoi rami sulla spalla della ragazza - Non preoccuparti, non è cosa che interessa alla nostra specie, ho visto centinaia di amori nascere e consumarsi ai miei piedi, non devi vergognarti di nulla sacerdotessa - disse l'anziano albero.
Kagome si rivoltò verso l'albero - Ti credo, è solo che, è successo tutto così in fretta, per Inuyasha sembra sia tutto normale, non si vergogna se attorno a lui ne parlano - sospirò la ragazza.
- Inuyasha ha attraversato una vita difficile, si è sentito dire cose ben peggiori, con te al suo fianco sa che nulla lo potrà più ferire - spiegò Satoruosamu.
Kagome capì in quel istante che non si sarebbe dovuto vergognare, dopo tutto era successo naturalmente, lei amava Inuyasha come lui amava lei.
PLOOF!
Qualcosa si immerse nello stagno. Kagome si avvicinò all' acqua notando dei cerchi concentrici nel mezzo come se qualcosa fosse caduto dentro - Sarà stato un pesce - pensò.
- Ti sta guardando da quando sei arrivata, non so esattamente cosa sia, ma riemerge solo quando nessuno lo guarda - disse il demone albero.
Kagome si alzò, allontanandosi lentamente guardando con la coda del occhio lo stagno, dopo alcuni passi intravide qualcosa riemergere, si voltò di scattò e la creatura tornò sott'acqua. Si avvicinò all' acqua allungando una mano sotto l'acqua muovendola, anche l'albero si incuriosì. Rimase a muovere la mano per alcuni secondi. Si alzò scocciata e lanciò un sassolino in mezzo allo stagno. Rimbalzò su qualcosa che si nascondeva a pelo dell' acqua - Dai lo sappiamo che sei li, fatti vedere! - gridò la ragazza.
L'acqua iniziò a muoversi avvicinandosi alla riva, una specie di roccia liscia iniziò a fuoriuscire ma subito capirono che si trattava di una testa - Guarda sacerdotessa, è un kappa! - urlò l'albero.
- Oddio - sospirò Kagome vedendo che piano piano la creatura uscì dall' acqua fino al altezza delle spalle.
Si avvicinò a lui cercando di toccarlo con la mano, ma il piccolo kappa indietreggiò - Non devi avere paura, non ti facciamo del male - cercando sempre di accarezzarlo.
Lui la guardò per un attimo poi balzò fuori dall' acqua correndo dove Kaede lasciò l'incenso e la ciotola, raccolse un sacchetto cercando di aprirlo - Ma non me ne ero accorta che ci fosse prima - disse perplessa.
- Infatti te lo ha portato Kaede mentre eri in meditazione , non te ne sei nemmeno accorta - replicò ridacchiando il demone albero.
Il kappa riuscì ad aprire il sacchetto prendendo un cetriolo e lasciando cadere a terra il resto - Ma era per me? - sospirò Kagome vedendo il cibo cadere e spargersi per terra, tra i piedi ricoperti di fango del piccolo kappa.
- Loro adorano i cetrioli, forse non era te che guardava, ma quel sacchetto - ridacchiò Satoruosamu.
Kagome raccolse incenso e la ciotola, avvicinandosi al kappa, che appena la vide corse verso l'acqua con ancora mezzo cetriolo morsicato tra le zampe - Non devi scappare - sbuffò divertita.
La sera si faceva sentire e Kagome decise di tornare al villaggio, salutando il demone albero ed il piccolo kappa che non le dava attenzione, intento a mangiare il cetriolo. Attraversò il bosco stringendo l'arco tra le mani, era la prima volta che si spostava senza Inuyasha al suo fianco. Ad ogni rumore si voltava di scatto puntando l'arco, sapeva che i boschi erano abitati anche da demoni e altro. Accellerò il passo arrivando al villaggio quando ormai era buio, la tenue luce delle fiaccole e dei focolari nelle case la rincuorò, correndo dalla vecchia Kaede - Permesso? - bussando all' ingresso.
- Entra mia cara. Ah vedo che hai fatto, ti avevo portato da mangiare era buono? - domandò Kaede sorridendo.
- Si si, ottimo - disse, per non raccontare che era stato tutto pestato da un kappa. Si guardò attorno - Ma Inuyasha? - domandò.
- Ha detto che aveva da fare una cosa, sarà di ritorno domani all' alba - rispose la vecchia miko.
Kagome restò a dormire da Kaede, non voleva andare a casa, senza Inuyasha era vuota, non voleva stare da sola sapendo che il giorno dopo si sarebbe sposata.
La notte passò in fretta, la stanchezza vinse su di lei quasi subito. All' alba Sango entrò nella capanna con le gemelle già tutte vestite da cerimonia, che appena dentro saltarono su Kagome per svegliarla - Makoto! Masumi! Ferme, Kagome ha male ad un braccio! - le sgridò.
- Oh Sango sei tu, scusa non me ne ero accorta. Ora che ci penso sia il braccio che la caviglia non mi fanno più male, anche ieri dopo che sono andata via da Satoruosamu non lo notai subito, ma non avevo più dolori, sarà stato il rito di purificazione a guarirmi? - si domandò.
- In verità non ho mai sentito che questi riti curino ferite fisiche - spiegò Kaede in un angolo che sistemava - I riti erano per quello che hai fatto con Inuyasha l' altra notte - pensò tra se e se guardandola sorridendo.
Sango, le gemelle, Kaede e Rin già pronte aiutarono Kagome a vestirsi con un particolare abito da cerimonia, bianco con alcuni lineamenti rossi sui fianchi e azzurri sulle spalle - Quando sono andata a parlare con Satoruosamu, mi mostrò un tipico abito da sposa che tu avevi visto nella tua epoca, non è proprio lo stesso ma abbiamo cercato di farlo più simile possibile - disse la vecchia miko.
- Grazie, è stupendo, non dovevate disturbarvi così tanto per me - con le lacrime agli occhi.
- Questo è il minimo che potevamo fare, hai fatto tanto per il villaggio e per tutti noi, accetta questo come un segno di gratitudine - aggiunse. Kaede
Inuyasha stava tornando come promesso, quando vide Miroku fargli segno di avvicinarsi - Cosa ci fai qui? - chiese il mezzodemone.
- Devi venire con me - trascinandolo per un braccio
- Mah? Fermo! Dove stiamo andando? Devo portare il pegno a Kagome - cercando di liberarsi dalla presa del monaco.
- Kagome si sta preparando con le altre. Non penserai micca di sposarti con addosso quella roba sporca e puzzolente - replicò Miroku.
Lo trascinò fino a casa sua dove davanti erano presenti Koga con Ayame, Totosai, Hachiemon con in braccio il piccolo Keiichi e con grande sorpresa anche Sesshomaru rivolto a guardare altrove come se non gli importasse di loro.
- E loro cosa ci fanno qui? - domandò Inuyasha mentre Miroku senza fermarsi lo portò dentro casa.
Appena dentro vide un kimono molto simile al suo, tutto nero con sfumature bianche sulle spalle e sulle gambe. Koga e Totosai entrarono nella casa anche loro - Ora ti aiutiamo noi a vestirti decentemente - sogghignò Koga.
Da fuori dalla casa si udirono gli urli di disprezzo di Inuyasha e la baraonda generata dagli altri nel tentativo di fargli mettere il kimono. Dopo poco uscirono e dietro di loro Inuyasha vestito col kimono nero mentre si sistemava Tessaiga, guardando malamente Koga che rideva. Tutti si avviarono verso il centro del villaggio, completamente adornato per la cerimonia, le fiaccole spente erano ricoperte con corone di fiori rosa, al centro un piccolo altare concavo con dell' acqua che brillava al suo interno, quasi tutto il villaggio era già schierato su due fianchi quasi perfettamente allineati. Gli altri si aggiunsero alla folla quando videro Kaede arrivare accompagnata da Rin, Shippo e le gemelle. La miko si posizionò dietro l'altare mentre gli altri raggiunsero gli spettatori. Inuyasha spinto da Miroku si avvicinò all' altare, guardandosi attorno cercandola.
Kaede sospirò capendo che Inuyasha era completamente all' oscuro di come era una cerimonia - Non devi agitarti, tra poco arriva accompagnata da Sango. Piuttosto perchè non c'è nessuno al tuo fianco? - domandò la miko.
- Chi ci dovrebbe essere vecchia? - guardandosi attorno.
- Di solito sia lo sposo che la sposa hanno un testimone, che di solito ha un qualche legame di sangue, Sango ha deciso di essere la testimone di Kagome non avendo parenti in questa epoca, te? - domandò guardandolo.
- Io? - pensò, rabbrividendo voltandosi verso la folla.
Uno con un legame di sangue c'era. Rin che sentì la miko parlare tirò la manica di Sesshomaru - Forza, signor Sesshomaru, raggiunga Inuyasha, è importante - sorridendogli.
Il demone la guardò con la coda del occhio e senza battere ciglio si incamminò tra le due file di gente verso l'altare, la gente cercava di non guardarlo negli occhi mentre lui camminava impassibile come suo solito. Si affiancò a Inuyasha incrociando le braccia tra le maniche della veste. Poco dopo udirono il rumore di una piccola campana, quando tutti si voltarono videro Jinenji con in mano una campanella, seguito da Kagome e Sango. Inuyasha fissò Kagome, non l'aveva mai vista vestita così, per lui era una visione stupenda, rimase così sbalordito da non accorgersi che ormai erano arrivate al altare.
- Perfetto, ora ci dovremmo essere tutti - pronunciò a voce alta Kaede.
Sesshomaru guardò di sfuggita Kagome annusando l'aria, sbuffando disgustato. La ragazza lo fissò a occhi spalancati poi si annusò di sfuggita, ma sentiva solo l'odore dei fiori che le ornavano i capelli. La cerimonia proseguì senza problemi. Dopo le promesse degli sposi arrivò il momento della benedizione. Sango aiutò Kagome a bagnarsi la fronte con l'acqua dell' altare. Sesshomaru era restio da farlo, ma dopo che Rin lo incitò immerse la testa di Inuyasha con forza nell' acqua rimanendo impassibile dinanzi a Kagome che lo guardava infuriata. Arrivarono al momento del pegno, Inuyasha prese dalla sua veste un piccolo pezzo di stoffa avvolto perfettamente su se stesso, lo aprì mostrando al suo interno un piccolo anello nero con incastonato nel mezzo una pietra brillante, prese la mano di Kagome infilando al suo dito. La ragazza con le lacrime agli occhi sorrise al suo amato, guardando l'anello.
- Ma questo è quello che penso? - domandò lei.
- Si è smeriglio, l'ho fatto incastonare da Totosai. Molto tempo fa tuo fratello mi fece vedere un anello simile, spiegandomi che lo smeriglio è molto raro nel tuo mondo e che alle ragazze piace - sorridendole.
Kagome divenne cupa ripensando ai suoi cari che in quel momento non potevano essere li con lei - Ehi ,che ti succede? - le chiese Inuyasha vedendola con l'aria preoccupata.
- Niente - rispose guardandolo mentre si asciugava le lacrime.
La cerimonia terminò con il bacio degli sposi e l' esultazione di tutta la folla. Kagome si avvicinò ai suoi amici che si complimentarono con lei, Inuyasha raggiunto da Miroku lo prese con un braccio per il collo, scherzando con lui.
La cerimonia fu seguita dal banchetto e da una serie di balli che proseguirono fino a sera inoltrata, persino Sesshomaru rimase, anche se seduto in disparte a guardare Rin che ballava con i bambini e Shippo. A ormai tarda notte, molti, stanchi per i festeggiamenti e sapendo che il giorno seguente sarebbe giunto presto, andarono a casa, anche gli ospiti come Koga, Ayame, Totosai iniziarono ad andarsene dopo essersi ricomplimentati con i novelli sposi. Anche gli ultimi se ne andarono e Kagome assieme ad Inuyasha decisero di andare a casa anche loro.
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Il filo rosso del destino
FanficChi non vorrebbe che la storia dopo la sconfitta di Naraku continuasse? Chi non ha sentito un colpo al cuore pensando che non avremmo mai saputo cosa sarebbe successo dopo? Con questa ff sequel spero di darvi una degna risposta a queste domande.