La mattina è arrivata e,ovviamente,si è fatta sentire..
Con Paolo e Gionata che urlavano sempre le stesse fottute frasi.P:GIONATAAA
I MIEI CALZINI?
G:NEL CASSETTO IN CAMERA TUA
E I MIEI BOXER?
P:SUL LETTO IN MAMSARDA.
MA NON TOCCARE LA MIA BAMBINA.
STA ANCORA DORMENDO.
ED È ANCORA NUDA.
Gionata raggiunse Paolo davanti alla porta della mansarda
G:stai tranquillo.
Io la tipa non te la tocco.
Siamo solo fratellini.
Tranquillo.
Fidati di me.A sentire sia le parole di Paolo che quelle di Gionata mi è spuntato un sorriso enorme sul volto.
Mi alzai sorridendo e canticchiando "Panette" di Gionata,mettendomi una felpa,i boxer di Gionata,i pantaloncini di Paolo e uscí da quella porta,trovandoli appoggiati alla ringhiera di fronte a me.
Paolo..era semplicemente perfetto.
Pantaloni neri da ginnastica,felpa nera e capelli spettinati
Gionata era bellissimo.
Giacca nera e arancione,jeans Neri e bandana rossa ai capelli,occhiali Gucci sulla testa e Jordan di colori diversi ai piedi.Mi buttai tra le braccia di Paolo e lo iniziai a limonare
G:volete che vi lasci soli?
Io:oddio,no.
Scusa Sfè..
Lo abbracciai e lui sorrise
P:e comunque quando parli al telefono con il tuo "Moroso" Mario,impara a non urlare.
Sorrise soddisfatto e io caddi dalle nuvole.
Io:co..cosa?
P:so tutto.
Mi girai e guardai Gionata
Io:si,sa tutto,ieri notte era abbastanza "sobrio" e sentimmo tutto,iniziò a piangere prima che tu tornassi a letto.
Lui piangeva sotto le coperte mentre tu stavi ubriachissima e abbracciata a me..
Mi iniziarono a scendere delle lacrime
P:impara la "Lezione" prima di venire da me e limonarmi.
Pensi che sono cosi scemo?
Lo pensi davvero?
Io:no amore.
No!
P:non chiamarmi 'amore'.
Paolo.
Io ti amo.
Ma cazzo questa è pesante.
Io:Paolo io non volevo.
P:tu volevi,invece.
Se no non lo avresti fatto.
Io:amore,era un momento di merda.
NON AVERE PIÚ UN FRATELLO NON È FACILE.
AVERLO MANDATO ALL'OSPEDALE NON È FACILE DA PORTARSI SULLE SPALLE.
IO,PORTO PESI SUL COLLO.
sorrisi all'ultima frase che dissi e ritornai seria all'istante.
P:e allora.
Impara prima la lezione.
E poi ne riparliamo.
Scese le scale velocemente per poi uscire di casa,lo sfrecciare della sua auto si fece sempre piu lontano e le mie lacrime si facevano strada sul mio volto.
Gionata non sapeva se abbracciarmi o urlarmi contro.
Ho fatto la cosa piú sbagliata al mondo..
Tradire.
E io me ne stavo rendendo conto.
Stavo imparando la lezione col dolore
Ed era quello che voleva Paolo e che mi Meritavo.
Rientrai in mansarda dove stavano le mie cose,fortunatamente,e mi misi al computer ad ascoltare "Lezione" di Mario..piangendo.
Gionata entrò in camera e si mise appoggiato allo schienale della sedia da Gaming e mi consoló abbracciandomi.
Mi accoccolai sulla sedia e Gionata si sdraiò sul letto,addormentandosi.
Partí "Visiera a Becco" e iniziai a cazzeggiare sul pc o sul telefono mio o di Gionata.10:58AM
La mattinata sembrava non passare mai.
Io mandai messaggi infiniti a Paolo,su tutti i social e whatsapp,ma lui non mi cagava a pari.
Decisi di mettere la riproduzione casuale alla mia Playlist e mi alzai per sdraiarmi accanto a Gionata e lasciarmi scaldare dalle sue braccia..
Ti prego,ritorna.†spazio autrice†
La FanFiction vola e questo,è tutto merito vostro,Grazie Grazie e mille volte ancora,Grazie❤
Voliamo,insieme✈💞
†-DonSickIsy
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||Solo Un Beat||-Charlie Charles
FanfictionIsabel, ragazza Ravennate di 20 anni,dopo aver finito studi e aver raccimolato soldi con il lavoro,decide di salire a Milano con suo fratello Mirko,meglio conosciuto come Rkomi. tramite suo fratello farà nuove amicizie e entrerà nel mondo del beat...