capitolo 3

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-Stasera dormiamo di nuovo insieme?- mi chiese dolcemente Chloe.

-No tesoro, la mamma deve lavorare e farà sicuramente tardi.- le dissi, dispiaciuta.-Tu non far dannare la zia e vai a dormire presto.- l'avvertii.

-Ma lavori sempre di sera..- mi disse sbuffando.

-Ti prometto che domani sera dormirai con me.- le dissi, sorridendo.

-E mi racconterai una storia?- mi chiese euforica.

-Certo.- le dissi stampandole un piccolo bacio sulla fronte.



-Stai attenta.- mi disse mia sorella preoccupata.

-Si può sapere perché stai così? L'ho già fatto migliaia di volte.- le risposi.

-Non lo so ma ho una strana sensazione, come se stesse per succedere qualcosa.- mi avvertì.

-Non ti preoccupare, starò attenta. Tu prenditi cura della mia bambina.- le dissi prima di uscire di casa.



Ripensavo alle parole di mia sorella mentre camminavo verso l'hotel. Non volevo farla preoccupare ma infondo non potevo cancellare un appuntamento solo perché lei aveva una "strana sensazione". Le sue parole però mi avevano agitato un pò soprattutto perché dopo aver sentito la voce del cliente non ero neanche io sicura di questo appuntamento. Mi sdraiai sul letto ed aspettai che si facesse l'ora dell'appuntamento. Alle 20:30 precise sentii bussare alla porta, mi alzai e lentamente aprii la porta. Spalancai gli occhi quando di fronte a me vidi la figura di un uomo anziano, elegantissimo.

-Aveva detto 20 anni.- dissi, arrabbiata.

-Non sono io che devo...mi lasci entrare.- le parole gli morivano in bocca. Faceva il duro ma in realtà era imbarazzatissimo.

-Allora che vuole? Chi è lei?- chiesi, non appena l'uomo entrò nella stanza.

-Sono qui solo per farle firmare questo.- mi disse, porgendomi un foglio.

-Cos'è? Io non firmo proprio nulla ad uno sconosciuto.- risposi, un po' alterata.

-È solo un accordo di riservatezza, serve ad essere sicuri che lei non dirà nulla su quello che accadrà in questa stanza.- mi disse.- Se lo firmerà il suo compenso sarà raddoppiato.- aggiunse. I soldi mi servivano e per quanto riguarda la riservatezza io l'avevo sempre fatto, quindi non era un problema. Inoltre ora ero così curiosa di vedere chi era il cliente, magari era uno che avevo già visto in tv.

-Okay.- dissi, prendendo il foglio in mano. Lessi brevemente l'accordo e poi firmai.

-10 minuti ed arriva.- mi avvertì l'uomo prima di riprendersi il foglio ed uscire dalla stanza. Dopo più di 20 minuti sentii bussare di nuovo alla porta, subito capii che non poteva essere l'uomo di prima perché lui era stato puntuale mentre questo era evidentemente in ritardo. Mi avvicinai alla porta ed aprii lentamente.

Non ci potevo credere. Non poteva essere vero. Marissa Callahan era di fronte a me. Che ci faceva quella ragazza li?

-Mi hai riconosciuto?- mi chiese lei, in modo scorbutico.

-Ehm...la tua faccia è sempre in tv.- le dissi, un pò agitata.

-Fammi entrare.- era così prepotente.

-Sto aspettando...- provai a dire ma lei mi interruppe.

-Sono io quello che stavi aspettando.- mi disse ed entrò velocemente.

-Cosa? Ma...ma tu sei una ragazza.- le dissi, scioccata.

-Ho bisogno di aiuto.- ora la sua voce si era addolcita.

-Ma come posso aiutarti io.- le dissi, avvicinandomi.

-In giro si dice che sei la migliore..- mi guardò dritta negli occhi.

-Si ma non l'ho mai fatto con una ragazza.- l'avvertii.

-È così difficile farmi venire un orgasmo, alcuni dicono che sia impossibile. Se ci riuscirai ti darò tutti i soldi che vuoi.- era decisa.

-Posso provarci..- le dissi ma subito dopo mi pentii.

-Bene.- disse ed iniziò a spogliarsi. Quando fu completamente nuda si distese sul letto ed aspettò che io arrivassi. Iniziai a pensare a cosa dovessi fare, non sapevo come muovermi visto che non l'avevo mai fatto. Marissa alzò lo sguardo verso di me ed io capii che dovevo avvicinarmi. Mi posizionai sopra di lei e la baciai. Lei intensificò sempre di più il bacio...wow baciava davvero bene. Provai ad immedesimarmi nei miei clienti e decisi di fare tutto quello che loro facevano con me. Lentamente mi staccai dal bacio e feci scivolare le labbra lungo il suo collo, sempre più giù fino ad arrivare ad uno dei suoi seni. Lo presi tra i denti ed iniziai a giocarci, lei non mostrava nessuna reazione così decisi di fare più forte. Succhiavo con forza un capezzolo mentre con l'altra mano stuzzicavo l'altro. Lei finalmente iniziò a contorcersi ed io capii che stava provando qualcosa.

-Voglio farti venire così.- l'avvertii staccandomi un pò.

-Non ci riuscirai mai.- mi disse ed un gemito le sfuggì dalle labbra. Quelle parole mi avevano eccitato, ora la questione diventava una sfida personale. Mi alzai leggermente e lasciai scivolare l'unica mano libera lungo il suo ventre fino a raggiungere la sua intimità. Velocemente inserii due dita al suo interno ed il suo corpo si alzò dal letto a causa della spinta. Le sue urla aumentavano sempre di più. Mordicchiavo un capezzolo é stuzzicavo con una mano l'altro mentre l'altra mano faceva avanti ed indietro nella sua intimità. La vidi spalancare gli occhi e questo mi fece capire che stava per venire.

-Cazzo.- urlò quando venne.-Non ci credo.- aggiunse quando mi staccai da lei.

-Piaciuto?- le chiesi, soddisfatta. Anche se la risposta era evidente.

-Tu non puoi capire quanto.- mi rispose. La sua voce profonda mi fece eccitare ancora di più. Oddio avevo un serio problema.

-Torno subito.- le dissi, scappando in bagno velocemente.












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