capitolo 20

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-Infondo dovrai solo stare ad ascoltare le riunioni e stare vicino ai contabili...all'inizio non potrai fare nulla, sei solo una stagista. Qualsiasi cosa ti chiedano i dirigenti tu devi farlo, io non posso proteggerti con loro ma se esagerano dimmelo. Per il resto, il tuo capo rimango sempre io quindi ogni mio ordine viene prima di tutti gli altri.- non mi ero accorta che si era avvicinata a me mentre parlava. Chiusi il bloc-notes velocemente sprofondando nell'imbarazzo totale.

-Prendere appunti per te significa disegnare cuoricini con il mio nome dentro?- il tono di voce sembrava arrabbiato ma la sua faccia diceva il contrario.

-Scu...scusa.- balbettai.

-Non fa nulla.- sorrise.

-Mi sento un adolescente innamorata.- abbassai la testa.

-Sei così bella.- mi disse, alzandomi la testa con un dito. Io la baciai e proprio in quel momento bussarono alla porta.

-Niall Horan a telefono.- esclamò Katia da dietro la porta e Marissa si allontanò velocemente.

-Ora vai, ci vediamo più tardi.- Marissa esclamò.

-Okay.- ero titubante ma decisi di accontentarla.

-Puoi anche andare a casa, così vai a prendere Chloe.- mi disse ed io ero sempre più confusa.

-Chloe non è andata a scuola, comunque sembra che tu mi stia cacciando quindi me ne vado.- le dissi e velocemente uscii dalla stanza.

-Come è andato il primo giorno di lavoro?- mi chiese Katia, gentilmente.

-Un pò strano.- le risposi, ancora confusa.

-Stai andando a casa?- mi chiese.

-Il capo ha detto che posso andare.- le sorrisi.

-Ora stacco anche io, ti va di andare a prendere un drink per festeggiare il tuo primo giorno di lavoro?- mi chiese, amichevolmente.

-Certo.- risposi senza riflettere.-Mando un attimo un messaggio però.- aggiunsi e la ragazza annuì.

"Vado a prendere un drink con Katia per festeggiare il mio primo giorno di lavoro."- inviai un messaggio a Marissa.

"Non festeggiamo insieme?"- la sua risposta non tardò ad arrivare.

"Tu pensa alle tue chiamate misteriose, ci vediamo a casa." - inviai il messaggio, sospirando.

-Andiamo.- alzai lo sguardo verso Katia e lei ricambiò il sorriso.

Katia mi portò in un bar vicino all'azienda dove c'erano tutti quelli che avevano appena finito di lavorare li...era un pò come un luogo di sosta dopo una giornata stressante.

-Due Cosmopolitan.- Katia si rivolse al barista. La ragazza iniziò a raccontarmi della sua vita e ci rendemmo conto di avere così tante cose in comune, anche lei era una mamma single e capivo quanto era difficile per lei, almeno io avevo Marissa. Bevevamo Cosmopolitan dopo Cosmopolitan ed ormai l'alcol stava iniziando a scorrere nelle vene.

-Forse è meglio andare a casa, abbiamo esagerato.- dissi, ridendo come una cretina. Reggevo bene l'alcol ma questa volta avevo davvero esagerato.

-Okay.- la ragazza urlò, e mi salutò abbracciandomi calorosamente. Decisi di chiamare un taxi perché non ero in grado di guidare.

-Che fine avevi fatto?- Marissa aprì la portiera del taxi evidentemente arrabbiata.

-Oh amoree.- urlai e lei mi tappò la bocca.

-Puzzi di alcol, hai bevuto?- mi chiese, aiutandomi ad uscire dal taxi.

-Un pò.- dissi solamente.

-Vieni da me, è meglio che non ti fai vedere da Chloe e Dallas in questo stato.- mi disse, premurosamente.

-Vai a farti un bagno.- mi disse Marissa, non appena entrammo in camera sua.

-Solo se lo fai con me.- mi avvicinai a lei con sguardo seducente.

-Sei ubriaca, non farò l'amore con te.- mi rispose categorica.

-Lo dobbiamo fare sempre quando vuoi tu, dove vuoi tu e come vuoi tu.- urlai sbuffando.

-Non è vero, stai dicendo cose senza senso.- mi disse, staccandosi per andare in bagno.

-Uffa lasciami in pace.- urlai e lei si voltò verso di me.

-Okay tu ora stai zitta e ti vai a fare il bagno, se vuoi che venga con te allora lo faremo insieme, poi faremo l'amore ma tu non ti ricorderai neanche di averlo fatto perché sei fottutamente ubriaca.- Marissa era arrabbiata.

-Vado da sola.- imbronciata me ne andai in bagno, chiudendo a chiave la porta alle mie spalle prima che Marissa potesse entrare.

Mi lavai lentamente mente canticchiavo canzoni senza senso, mi sentivo stordita. Quando finii, aprii la porta e mi trovai la figura di Marissa con il pigiama seduta sul letto.

-Dormo sul divano.- presi un cuscino dal letto e lo buttai sul divano. Mi stavo comportando in un modo assurdo e non sapevo il perché...o forse era solo tutta colpa dell'alcol.

-No dai Demi questo no.- Marissa protestò.

-Buonanotte.- dissi solamente, distendendomi sul divano.

-Non voglio che tu dorma sul divano.- Marissa aveva una voce seria.

-Sono stufa di tutti i tuoi ordini, qui non sono più la tua stagista ma solo la tua ragazza, trattarmi come tale.- urlai arrabbiata.

-Non voglio discutere con una persona ubriaca.- Marissa si avvicinò a me.

-Beh allora buonanotte.- mi girai dall'altro lato del divano, dandole le spalle.

-Ti amo.- sentii le sue braccia avvolgermi.- Non ti ubriacare più però, per favore.- il suo tono era più dolce ora. -Non sopporto il fatto che domani tu ti dimenticherai tutto ma se vuoi fare l'amore con me allora lo faremo. Ti do ordini solo perché trovo molto eccitante che tu li esegua senza fare obiezioni.- mi abbracciò.

-Non voglio litigare ne parliamo domani quando mi sarò ripresa.- le dissi sbadigliando.

-Vieni a dormire nel letto con me?- mi chiese, accarezzandomi un braccio.

-Sono troppo stanca per alzarmi ma se vuoi poi venire qui...mi faccio piccola piccola.- borbottai.

-Dormi piccola.- si distese vicino a me e mi accarezzò i capelli.

-Scusa..- sussurrai prima di cadere in un sonno profondo.

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