capitolo 22

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-Devo andare nella dependance.- dissi a Dallas.

-Non preoccuparti la signorina Callahan ha detto che puoi rimanere qui.- mi rispose lei.- Credo che lei dorma con il suo fidanzato.- Dallas aggiunse colpendo il mio povero cuore.

-Dallas vai a prendere Chloe, posso stare da sola.- le dissi e lei annuì.

Non appena Dallas uscì mi alzai dal letto e mi coprii con la vestaglia, avevo freddo ma non c'è la facevo più a rimanere nel letto.

-Hey tu sei quella che è svenuta?- sentii una voce alle mie spalle e subito mi girai. Un ragazzo biondo, molto elegante e con un portamento perfetto era di fronte a me.

-si.- dissi solamente.

-Io sono un amico di Marissa.- mi disse e subito capii chi era.

-Niall Horan, il fidanzato?- quelle parole uscirono dalla mia bocca con la massima freddezza.

-Si.- lui sorrise mentre dentro di me io lo stavo uccidendo.

-Grazie per essere svenuta proprio oggi.- mi disse ed io rimasi stupita.

-Cosa? Perché?- chiesi, confusa.

-Beh così tu dormi nella sua stanza ed io posso dormire con lei...anche se non dormiremo.- enfatizzò sull'ultima frase e la rabbia incominciò a crescere in me.

-Che ci fai in piedi?- Marissa disse, avvicinandosi a me.

-Volevo fare un giro ed ho incontrato lui.- le dissi e vidi la faccia di Niall rabbuiarsi un po', forse non dovevo darle del tu.

-Vieni ti porto in camera.- mi disse Marissa e mi prese sotto braccio, io volevo tanto staccarmi e correre via ma non ne avevo la forza. Entrò nella stanza e chiuse la porta a chiavi, si avvicinò verso di me e provò a baciarmi ma io mi scansai e andai a mettermi sotto le coperte.

-Ho appena avuto una conversazione interessante con il tuo fidanzato che mi ha ringraziato per essere svenuta così può dormire con te.- le urlai ed il suo viso si paralizzò.

-Non andrò a letto con lui, non lo farei mai e poi mai, a costo di dormire per terra.- mi rispose, avvicinandosi.

-È il tuo fidanzato ufficiale quindi puoi farlo, io nella storia sarei solo la tua amante.- le dissi guardandola negli occhi.

-Tu nella storia sei la ragazza che mi ha rubato il cuore, che mi ha stregato e da cui non vorrò separarmi mai. Sei la mia ragazza, anche se ancora nessuno lo sa, l'importante è che tu lo sia qui dentro.- prese una mia mano e la portò sul suo cuore.

-Io non riesco a sopportare il fatto che tu dormirai con lui quindi..- provai a dire ma lei mi interruppe.

-Mi stai lasciando?- il terrore era evidente nei suoi occhi.

-Anche se farà soffrire entrambe credo che sia la cosa migliore.- una lacrima rigò il mio viso.

-No no no.- Marissa urlò.- Tu non puoi farlo, tu non puoi farmi questo.- era disperata.

-Lo faccio per noi.- mi dispiaceva vederla così.

-Ti amo, per te questo non conta nulla?- Marissa disse tra le lacrime.

-Hai un fidanzato che...- mi interruppe di nuovo.

-Che non amo.- urlò mettendosi le mani tra i capelli.

-Sembri disperata.- le dissi, un pò stupita, non pensavo si potesse amare così tanto.

-Tu sei entrata nella mia vita e te la sei presa, mi hai stravolto completamente ed ora vuoi andartene, abbandonandomi. Io non credo riuscirei a vivere senza di te.- Marissa piangeva sempre di più. Perché dovevo rinunciare ad un amore così totalizzante? Io l'amavo e lei mi amava, eravamo fatte per stare insieme ma il fantasma di Niall Horan sarebbe stato sempre tra di noi.

-Di a tutti che siamo fidanzate.- quelle parole uscirono dalla mia bocca istintivamente.

-Se lo faccio non mi lascerai?- mi chiese ed io annuii. Marissa si alzò di scatto ma io la fermai con un braccio.

-Aspetta non ora.- le dissi e lei era evidentemente confusa.

-Devo prima riprendermi dalla febbre, devo essere forte per affrontare tutte le critiche che arriveranno.- le dissi.- e poi devo dirlo prima io a Dallas e Chloe.- l'avvertii.- Domani le dirò tutto e poi tu avvertirai il modo intero.- aggiunsi e lei sembrò calmarsi.

-Quindi non mi lascerai?- mi chiese, in cerca di conferma.

-Anche io non posso vivere senza di te.- le dissi e la vidi distendersi sul mio corpo, abbracciandomi più forte che poteva.

-Ho avuto così tanta paura di perderti.- mi disse.

-Lo so piccola, lo so. Calmati ora.- le accarezzai i capelli.

-Ti amo così tanto.- i suo baci erano disperati.

-Mi abbracci mentre dormiamo? sono stanca.- le chiesi dolcemente.

-Certo.- lei finalmente sorrise e scivolò sotto le coperte, abbracciandomi di nuovo. Io appoggiai la schiena a lei e mi lasciai coccolare.

-Non mi lasciare mai.- mi sussurrò leggermente.

-Mai.- le dissi, prima di addormentarmi.

Quando mi svegliai sentii la mano di Marissa che mi accarezzava la pancia sotto la maglia.

-Posso?- mi chiese, quando si rese conto che mi ero svegliata.

-Vuoi fare l'amore con me?- le chiesi, un po' confusa.

-No, so che sei troppo debole per reggere un orgasmo.- un pò ci rimasi male perché io volevo farlo.

-Posso toccarti?- mi stava chiedendo il permesso di toccarmi come se avesse paura di sbagliare qualcosa. Sentivo il suo corpo premere contro il mio.

-Puoi fare qualsiasi cosa con il mio corpo.- le dissi e lei mi strinse ancora più a se.

-Mio.- sussurrò affondando la testa tra i miei capelli.

-Tuo.- esclamai quando sentii la sua mano salire sempre più su.

-Voglio il tuo seno.- mi sussurrò.

-Prenditelo.- le risposi, istintivamente.

-Con la bocca.- mi sussurrò ancora ed io sentii un fremito nel basso ventre.

-Se iniziamo non ci fermeremo.- le dissi, spezzando l'abbraccio e girandomi dal suo lato.

-Hai ragione, forse è meglio evitare.- mi disse, abbassando lo sguardo. Io istintivamente mi alzai la maglia del pigiama e me la tolsi, rimanendo in reggiseno. Presi una sua mano e la portai dietro la schiena e lei alzò lo sguardo.

-Devi promettermi una cosa prima.- Le dissi, togliendomi il reggiseno.

-Tutto quello che vuoi.- l'eccitazione nei suoi occhi era evidente.

-Non toccherai mai nessun altro.- le dissi, togliendomi il reggiseno.

-Non voglio toccare nessun altro.- mi disse ed i suoi occhi si infiammarono ancora di più.-Ti amo.- aggiunse prima di prendere un seno tra le sue labbra. Iniziò a succhiarlo, leccarlo e torturarlo con sempre più forza. Io mi contorcevo sotto il suo tocco mentre tutta la tensione di questi giorni scivolava via dal mio corpo.

-Oh Marissa.- urlai quando il dolore divenne insopportabile e lei si staccò. Mi guardava come se stesse aspettando il mio permesso di andare avanti ed io feci di si con la testa. Le mani di Marissa scivolarono sempre più giù lungo il mio corpo ed io mi rilassai.

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