Arrivammo all'ospedale e fuori era pieno di paparazzi e giornalisti. L'auto si fece spazio fino a quando non fummo dentro. Li però si presentò un'altro ostacolo, l'ospedale era immenso ed io non avevo la minima idea di dove fosse Marissa.
-Chiediamo in giro.- dissi e Dallas mi fece di no con la testa.
-Penseranno che sei una giornalista o cose del genere e ci cacceranno fuori.- mi rispose lei saggiamente.
-Demi.- mi sentii chiamare e subito mi girai verso quella voce.
-Eddie.- esclamò Dallas.
-Ragazze venite.- senza perdere tempo il maggiordomo ci fece strada e noi lo seguimmo senza parlare.
-Allora? Si può sapere cosa è successo?- Dallas gli chiese quando l'uomo si sedette su una sedia.
-È successo qualcosa a Marissa? Come sta? Dov'è?- gli chiesi io.
-Calmatevi ragazze.- rispose lui.- Marissa è dietro quella porta, la stanno visitando.- l'uomo indicò una porta dove davanti c'era un ragazzo palestrato tutto vestito di nero.
-Voglio vederla.- provai ad andare verso la porta ma la mano possente di Eddie mi fermò.
-È inutile, lascia entrare solo i familiari.- mi disse dispiaciuto.
-Ma sta bene? Cosa le è successo?- gli chiesi ma lui abbassò lo sguardo senza parlare.
-Il marito è dentro con lei?- chiese Dallas e lui fece di no con la testa senza parlare.
-Perché non è con lei, lui che può esserci.- ero arrabbiata.
-Perché è lui che l'ha ridotta così.- rivelò finalmente Eddie ed io spalancai gli occhi.
-Che le ha fatto? Dio santo, Eddie parla.- urlai.
-L'ha picchiata, l'ha picchiata fino a quando non è svenuta. Io sono arrivato troppo tardi.- l'uomo si mise le mani nei capelli mentre la rabbia dentro di me cresceva sempre di più.
-Dimmi che stai scherzando. Dimmi che quell'essere insignificante non ha toccato la mia ragazza.- alzai ancora di più la voce.
-Ti sembro una persona che sta scherzando?- Eddie alzò lo sguardo verso di me ed i suoi occhi disperati mi diedero la conferma di quello che era successo.
-Eddie non è colpa tua.- Dallas intervenne mentre io non riuscivo più a dire nulla. Ero come bloccata.
-Avrei potuto fermarlo se solo l'avessi sentita ma lei non ha urlato. Io sono entrato in quella stanza per puro caso.- Eddie era così dispiaciuto.
-Dov'è quel pezzo di merda ora?- chiesi ad Eddie.
-Alla polizia, lo staranno interrogando.- mi rispose lui. Proprio in quel momento la porta della stanza di Marissa si aprì e due medici uscirono. Tutti e tre ci avvicinammo a loro ma entrambi fecero finta di non vederci e proseguirono dritti.
-Ho bisogno di vederla e di uccidere Niall Horan.- digrignai i denti.
-Ci penso io.- disse Dallas e senza lasciarmi il tempo di parlare andò verso la guardia del corpo.
-Hey ciao.- gli disse.
-Salve.- rispose solamente lui.
-Non è stancante stare tutto il giorno a sorvegliare una porta senza che nessuno entri o esca?- gli chiese.
-È il mio lavoro.- rispose fermamente il ragazzo.
-Avete dei momenti di pausa?- le chiese ammiccando. In quel momento capii qual era il suo obiettivo.
STAI LEGGENDO
Thank you!
Teen FictionDue mondi totalmente diversi che entrano in collisione non possono far altro che creare una meravigliosa esplosione...di emozioni! #Darissa