capitolo 37

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-Devo vederla.- urlai al medico. Lui mi guardava come se fossi pazza ma in quel momento non mi importava. Dovevo parlare con Marissa per riparare si d'anni fatto da Miley.

-Demi calmati.- Eddie e Dianna volevano trattenermi ma era troppo difficile.

-Che sta succedendo qui?- sentii una voce possente e mi girai.

-Capitano Fox.- esclamò Eddie.

-Capitano questa donna vuole a tutti i costi entrare nella stanza della signorina Callahan ma non essendo una familiare io non posso lasciarla passare.- gli spiegò il dottore.

-Falla entrare.- disse il capitano ed io spalancai gli occhi, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.

-Cosa?- chiese il medico, anche lui scioccato.

-Siccome la signorina Callahan non aveva familiari sono andato dal notaio a vedere se aveva lasciato qualcosa di scritto e lui ora mi ha portato questa carta in cui c'è scritto che in caso fosse successo qualcosa a Marissa Callahan, tutte le proprietà e le azioni sarebbero passate nelle mani della signorina Chloe Lovato.- il commissario parlò ed io stavo quasi per sentirmi male.

-Chloe? Mia figlia?- gli chiesi e lui annuì.

-Signorina? Ma se non ha neanche 10 anni.- esclamò Eddie.

-Visto che l'erede è ancora una bambina e lei ha tutti i diritti legali su sua figlia, può entrare nella stanza.- il commissario mi guardò soddisfatto ed io subito entrai nella stanza.

-Chloe è la tua erede?- entrai nella stanza e subito mi avvicinai al letto. -Non credi che avresti dovuto parlarne prima con me?- aggiunsi ma lei continuava a non parlarmi.

-La consideravo come una figlia...- sussurrò tristemente.

-È tua figlia.- la corressi e lei fece di no con la testa.

-Quando io morirò lei avrà il suo castello così io avrò mantenuto la mia promessa.- mi disse lei, freddamente.

-A parte qualche livido stai bene, non morirai.- le risposi.

-Io sono già morta. Sono morta nel momento in cui mi sono resa conto che l'unica persona che amavo mi aveva raccontato solo tante bugie. Sai mentre Niall mi picchiava io volevo solo che colpisse più forte perché volevo morire.- i suoi occhi erano di ghiaccio e quelle parole mi fecero rabbrividire.

-È per questo che non hai urlato?- le chiesi e lei annuì.

-Amore non sono io quella che ti ha raccontato una bugia ma Miley, io e lei non siamo mai state insieme, mai.- le dissi ma lei continuava a non guardarmi.

-Credimi, io non l'avrei mai fatto. Io sono tua e tu sei mia e di nessun'altra.- aggiunsi e lei finalmente si girò verso di me.

-Miley sembrava così sicura di quello che diceva.- la sua voce bassa era quasi rilassante.

-Io sono sicura del fatto che ti amo da morire.- le risposi convinta. Amavo quella ragazza e non l'avrei tradita per nulla al mondo.

-Ti prego fidati di me.- le strinsi un polso perché ero sicura che se le avessi preso la mano lei me l'avrebbe lasciata. All'improvviso iniziò a tremare ed i suoi occhi sembravano impauriti.

-Non...non farmi del male.- sussurrò ed io subito staccai la mano.

-No no no amore io non voglio farti del male.- l'abbracciai. -scusa, scusa.- lentamente si calmò ma io continuavo a tenerla stretta.

-Non ti farò mai del male.- le sussurrai accarezzandole i capelli.

-Rimani qui stanotte?- mi chiese ed io tirai un sospiro di sollievo.

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