capitolo 10

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-Aspetta un attimo.- mi disse mia sorella, evidentemente confusa. -Marissa Callahan ti ha offerto un lavoro e anche un alloggio per avere la tua famiglia vicino?- mi chiese, facendo il punto della situazione.

-Si...accetterò solo se tu vuoi.- le dissi. Io non vedevo l'ora di accettare ma lei era la sorella maggiore e quindi stava a lei la decisione.

-Oddio, sarebbe un sogno vivere in quella villa.- mi disse ed i suoi occhi si illuminarono.

-Quindi?- Le chiesi, ansiosa.

-Ci trasferiamo tutti a villa Callahan.- urlò sorridendo.

-Mamma mamma.- urlò Chloe.

-Hai svegliato la bambina.- mi girai verso Dallas, guardandola in malo modo.

-È comunque ora di prepararsi per andare a scuola.- provò a discolparsi.

-Hey Chloe.- la bambina mi saltò in braccio.

-Che ne dici se ci trasferiamo tutte e tre a casa di Marissa Callahan?- le chiesi, stampandole un bacio sulla guancia.

-La casa grande grande dove lavora la zia?- mi chiese ed io annuii.

-Sisisi.- mi disse, abbracciandomi.

-Allora, visto che siete tutte d'accordo, che ne dite di trasferirci già oggi?- chiesi ed entrambe avevano un sorriso splendente stampato in faccia.





Preparammo le valigie, lasciammo le chiavi dell'appartamento al proprietario e caricammo tutto in macchina. Accompagnammo prima Chloe a scuola e poi finalmente ci recammo a villa Callahan.



-Ciao Eddie.- Dallas salutò calorosamente il maggiordomo di Marissa.

-Ti trasferisci anche tu qui?- le chiese e per la prima volta non aveva quel tono formale che avevo sempre ascoltato.

-Si, lei è Demi, mia sorella.- mi indicò.

-Piacere di conoscerti.- l'uomo mi strinse la mano e questo mi fece capire che si ricordava benissimo chi ero.

-Demi lavorerà con noi.- Dallas disse, mettendosi la sua divisa da lavoro.

-La signorina Marissa ha detto che lei sarà la sua cameriera personale.- Eddie ci avvertì.

-Stai attenta che non ti mangi.- Dallas disse e sia lei che Eddie scoppiarono a ridere.

-Eddie la colazione per la signorina è pronta.- una donna sbucò da dietro le spalle dell'uomo.

-Gliela porto subito.- il maggiordomo prese il vassoio dalle mani della donna.

-Posso andare io...infondo è questo il mio lavoro.- dissi entusiasta, non tanto per il lavoro quanto per la voglia che avevo di vedere Marissa.

-Va bene, però prima indossa la divisa.- Eddie mi passò il vassoio ed io gli sorrisi prima di andare a cambiarmi.





Bussai numerose volte alla porta di Marissa non ebbi nessuna risposta.

-Entra Eddie.- urlò una voce evidentemente assonnata.

-Non sono Eddie, ma spero vada bene lo stesso.- gli dissi, entrando.

-Oh.- esclamò nascondendosi sotto le coperte.

-Che c'è? Ti ho portata la colazione.- le dissi, avvicinandomi.

-Mi sono appena svegliata, sono un disastro...non guardarmi.- si coprì sempre di più.

-Devi uscire se vuoi il bacio del buongiorno.- le dissi, ridendo. Era così buffa mentre faceva di tutto per non farsi vedere. La sentii sbuffare e poi vidi sbucare la sua testa da sotto le lenzuola. Era così bella anche se aveva i capelli tutti arruffati e il viso assonnato.

-Buongiorno.- le dissi, baciandola.

-Mi sei mancata stanotte.- circondò il mio collo con le sue braccia e mi tirò sul letto con lei.

-Sei molto più sexy di Eddie, devo ammettere.- Marissa si staccò dal bacio.

-Ora sono la tua cameriera personale, quindi ti porterò la colazione tutte le mattine e farò qualsiasi cosa tu mi chieda di fare.- le dissi e lei mi guardò maliziosa. Mi fece distendere sul letto e si posizionò a cavalcioni su di me.

-La mia cameriera sexy.- la sua voce seducente mi faceva rabbrividire. Mi mordicchiò un orecchio ed un gemito uscì dalle mie labbra.

-Ho bisogno di un bagno, ma sono molto stanca, mi laveresti tu?- mi chiese mentre continuava a stamparmi piccoli baci ovunque.

-Certo.- le sussurrai e lei si staccò velocemente da me. Andai in bagno a preparare la vasca mentre Marissa si spogliava. Quando fu completamente nuda si avvicinò a me ed entrò nella vasca. I suoi occhi erano fissi nei miei e questo rendeva tutto ancora più erotico di quanto già lo fosse.



Presi un pò di bagnoschiuma e me lo spalmai sulle mani prima e poi lentamente accarezzai tutto il suo corpo. Lei chiuse gli occhi, segno che si stava eccitando. Era così bello avere quell'effetto su di lei, vederla eccitarsi sotto il mio tocco era incredibile. Quando la mia mano accarezzò il suo ventre lei spalancò gli occhi.

-Ti prego.- mormorò tra i gemiti ed io inserii due dita all'interno della sua intimità. Marissa iniziò a contorcersi, schizzandomi con l'acqua che muoveva.

-Più veloce...oddio.- urlava senza freni mentre io pompavo sempre più forte.

-Demi.- urlò quando venne ed io uscii dal suo corpo. Marissa aprì di nuovo gli occhi e mi guardò con uno sguardo di beatitudine che mi rese molto soddisfatta.

-Mi sei mancata così tanto.- mi disse con un filo di voce.

-Anche tu.- le risposi, aiutandola ad uscire dalla vasca.

-Beh...spero di aver fatto il mio lavoro nel migliore dei modi.- le dissi, ironica.

-Sei la cameriera migliore che potessi desiderare, sei la ragazza migliore che potessi desiderare, sei l'amante migliore che potessi desiderare.- mi disse, abbracciandomi. Già sapevo di essere la sua 'ragazza' ma sentirlo dire da lei era così bello.

-Vai a fare colazione, avrai sicuramente fame.- le dissi, sorridendo.

-Oh non posso mangiare te?- mi chiese, iniziando a baciarmi il collo di nuovo.

-Non ora, sei devastata dall'orgasmo e sono solo le 10 del mattino. Mangia del cibo vero e riprenditi, mangerai me in un altro momento.- mi staccai da lei e raggiunsi il vassoio.

-Va bene.- sbuffò di nuovo e si avvicinò al vassoio per mangiare.

-Forse dovresti farmi fare qualcosa, se rimango tutto il tempo nella tua stanza qualcuno potrebbe pensare male.- le dissi e lei smise di mangiare.

-Tra poco ho degli appuntamenti e quindi tu sarai libera di fare il tuo lavoro senza che io ti interrompa.- mi avvertì.

-Hai il tempo di baciarmi?- le chiesi, sorridendo.

-Oh si.- mi rispose, premendo le sue labbra sulle mie.










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