capitolo 11

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-Come è andato il tuo primo giorno di lavoro?- mi chiese Dallas. Era finalmente arrivata la sera ed io e mia sorella eravamo sedute sul divano a guardare la tv.

-È facile quando il tuo padrone passa tutto il giorno fuori casa, non ho fatto praticamente nulla.- ero irritata ma non credo che mia sorella se ne sia accorta.

-Beata a te, io invece devo lavorare anche se la Callahan esce a fare conquiste.- mi disse, cambiando canale.

-Conquiste?- le chiesi e la rabbia iniziò a crescere in me.

-Beh è ricca, single e famosa...chiunque si getterebbe ai suoi piedi anche solo per farci sesso una notte. È molto gettonata.- mia sorella mi rispose e la rabbia si era definitivamente impossessata di me. Se non avessi saputo che Chloe stanava dormendo nell'altra stanza, avrei sicuramente urlato.

-Io vado a dormire.- le dissi, provando ad essere più normale possibile. Mi distesi sul letto e ripensai alle parole di Dallas. Proprio in quel momento il mio cellulare squillò, era un messaggio di Marissa.

"Vieni nella mia stanza?"- quando lo lessi mi venne voglia di buttare il cellulare a terra, era stata tutto il giorno in giro a fare "conquiste" ed ora voleva me? Beh, non funzionano più così le cose.

"NO"- risposi solamente.

"È successo qualcosa?" - Il suo messaggio di risposta arrivò subito.

"Buonanotte"- scrissi solamente e poi staccai il telefono.

Quando la mattina successiva mi svegliai, accesi il telefono e trovai 7 chiamate e 3 messaggi di Marissa.

"Non voglio andare a dormire senza un tuo bacio." "Rispondimi, voglio vederti." "Ho bisogno di te per dormire."

Perché era così tremendamente dolce con me? Come poteva aver bisogno di me una persona che aveva tutto? Tremavo al solo pensiero.

-Demi svegliati, devi portare la colazione alla signorina.- Dallas si avvicinò a me mentre i ricordi della mattinata precedente riaffiorarono nella mia mente, avevo bisogno di vederla.

-Buongiorno.- dissi, entrando nella stanza di Marissa e provando ad essere il più fredda possibile. Lei alzò la testa e dalle occhiaie potei capire che non aveva dormito.

-Perché non hai dormito?- le chiesi, un po' preoccupata.

-Aspettavo che venissi.- mi disse, tristemente. -Perché sei arrabbiata con me?- mi chiese, guardandomi negli occhi.

-Non ti sei fatta vedere tutto il giorno e qui tutti dicono che vai a fare conquiste..- alzai un pò la voce.

-Sei gelosa?- mi chiese.

-Sono sempre stata gelosa delle mie cose.- le risposi e lei sorrise.

-Ti sei data la risposta da sola...io sono tua, di nessun altro.- mi rispose ed il mio cuore fece una capriola.

-Non potevi dirmi dove eri ieri?- le chiesi.

-Non sono abituata ad avvisare dei miei spostamenti...non l'ho mai fatto e comunque se vuoi saperlo sono solo stata in azienda, è un periodo complicato.- mi disse decisa.

-Ora però siamo in due, tu sei la mia ragazza e se non vuoi farmi preoccupare devi avvisarmi.- la rimproverai.

-Si signora.- mi rispose facendo il saluto militare e poi scoppiò a ridere. Era così spensierata quando era con me che era difficile resisterla.

-Non hai ancora messo la divisa.- mi avvertì Marissa.

-Me ne sono dimenticata, non sono abituata a portarla.- mi scusai.

-Io trovo le divise molto sexy.- mi avvertì guardandomi maliziosamente.

-Vuoi dire che così non sono sexy.- alzai un sopracciglio.

-Tu sei sexy sempre.- mi rispose, tirandomi su di lei.

-Posso chiederti una cosa?- mi disse, dolcemente.

-Si.- le risposi tra un bacio e l'altro.

-Facciamo l'amore?- mi chiese ed io mi staccai da lei per guardarla negli occhi.

-Voglio che sia lento e profondo, pieno di sentimenti, dove il piacere è dato più dal far godere l'altro che se stesso. Io non l'ho mai fatto.- mi disse, abbassando lo sguardo.- Fino ad ora è stato solo sesso che aveva come scopo farmi arrivare all'orgasmo ma io non voglio scoparti, io voglio fare l'amore con te.- aggiunse. Io ero così scioccata che non riuscivo a parlare.

-...se non vuoi non fa nulla.- iniziò ad agitarsi.

-Io...io ti amo.- le dissi lentamente e lei alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi.

-Anche io.- mi rispose ed il mio cuore si riempì di gioia. Lentamente le tolsi la maglia del pigiama e lei fece lo stesso con la mia maglia senza mai perdere il contatto visivo. Si alzò leggermente ed io potei slacciarle il reggiseno, mi abbassai per stamparle un bacio sulla pelle tra i due seni ed i suoi occhi si infuocarono mentre un gemito sfuggì dalle sue labbra. Slacciò il mio reggiseno ed i miei seni premevano contro i suoi facendoci eccitare ancora di più. Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena ed entrò nei miei pantaloni, sotto la mutandina fino a palpare il mio sedere mentre continuavamo a baciarci ed a strusciare i seni l'una contro l'altra, tutto con estrema lentezza. Marissa mi spinse sul letto e si posizionò sopra di me, mi sfilò il pantalone e la mutandina mentre tracciava una scia di baci sul mio ventre. Quell'atmosfera così magica mi faceva impazzire. Le sue labbra scesero sempre più giù fino ad arrivare alla mia intimità, la sua lingua si insinuò al suo interno ed io sussultai.

-Oh Dio.- urlai tra i gemiti. I movimenti di Marissa divennero sempre più veloci ed il mio corpo le andava incontro ad ogni spinta. Avevo così bisogno di lei. Farfugliavo cose senza senso ma ero troppo presa dal momento per ragionare.

-Ti amo.- gemetti mentre l'orgasmo mi invadeva e mi accasciai sul letto, esausta.

-Sei bellissima.- mi disse lei, salendo più su per baciarmi sulle labbra. Io senza dirle nulla e cogliendola evidentemente di sorpresa la gettai sul letto.

-Che vuoi fare?- mi chiese facendo la finta tonta.

-L'amore, di nuovo.- le risposi e la mia mano accarezzò l'interno delle sue gambe mentre lei si distese pregustandosi il godimento. Inserii prima un dito al suo interno, poi tue...tre...quattro. Marissa si contorceva e urlava sotto di me ed io nonostante ero stanca per quello che mi aveva fatto prima mi stavo eccitando di nuovo.

Facemmo così tante volte l'amore quel giorno che ho perso il conto ma ogni volta era migliore di quella precedente. Un ultima spinta e poi Marissa si accasciò su di me, stremata, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:

-Se questo è l'amore, allora voglio amarti per il resto della mia vita.-

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