II

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2 mesi dopo
Londra,si era detta,è una città che offre molte possibilità di lavoro e poi non avrebbe avuto problemi con la lingua.Ora si malediceva per la sua stupidità,lei non era  una persona normale o almeno non lo era più,infatti la sua vita non era cambiata per niente da quando era arrivata nella grande metropoli due mesi fa.Ancora lavorava per strada per mangiare qualcosa solo che ora dormiva per strada e su uno squallido cartone con una coperta mal concia e insieme a molti senza tetto.La cosa che la consolava era che la clientela non era male,la soddisfacevano abbastanza ma si faceva comunque schifo e non aveva neanche la possibilità di lavarsi se non nelle docce pubbliche."Stupida idiota" si ripete per l'ennesima volta "Ho peggiorato le cose andandomene da New York" era nervosa e infreddolita.Forse era vero aveva peggiorato la sua situazione,certo a New York non aveva chissà che lusso ma almeno aveva un tetto sulla testa e un bagno personale.Era per strada e sta sera sembrava che i clienti erano rimasti tutti a casa con le loro mogli,ma lei aveva fame e non ce la faceva ad aspettare così si incamminò per cercare qualche vittima.Dopo ore e ore di ricerche non aveva trovato niente di niente e non ce la faceva più,il suo stomaco brontolava e le sembrava di impazzire.All'improvviso si sentì afferrare per un braccio e si giro di scatto trovandosi davanti un ragazzo poco più alto di lei,con i capelli scuri e gli occhi verdi.La fissava in modo strano e poi guardando le pupille del tizio capi che era strafatto anche perché non si reggeva in piedi, lei impazzi appena senti l'odore di carne umana e un sorrisetto le si aprì sulle labbra il tizio le fece un sorriso sghembo e le disse con voce impastata "Ei bellezza,fammi fare un giretto" lei rispose con voce seducente "Certo vieni" e lo trascinò nell'oscurità di un vicolo dove il tizio inizio a mettere le mani ovunque lei fece un sorriso e una scintilla di febbrile eccitazione le brillo negli occhi il profumo della carne umana le fece perdere la testa e la fame contribui così non ci penso due volte,intreccio le sue dita nei capelli del tipo mentre lui iniziava a passare la lingua sul suo collo e cio le provoco disgusto vero e proprio.Continuava a passare le sue mani sulla testa del tipo e quando trovo il punto giusto prese il suo pugnale dalla punta affilatissima e sottilissima e lo infilò nel punto preciso.Il tipo crollò a terra in un secondo senza un lamento e lei si inginocchiò accanto a lui con gli occhi fluorescenti e pugnalò con forza la testa del tipo trapassanfogliela  da parte a parte e poi la apri,ne tiro fuori il cervello e lo mangio voracemente.Si rimise in piedi soddisfatta,l'odore del sangue la inebriava e il fatto di averlo addosso la faceva sentire bene.Non si accorse però che qualcuno in lontananza la stava fissando ben nascosto nell'oscuritá.Era un ragazzo con lunghi capelli neri e occhi di ghiaccio che riamase impietrito quando la vide e senza esitare tornò a casa scosso e turbato,non perche fosse rimasto impressionato dall'omicidio dato che era lui stesso killer spietato ma perché lui sapeva chi era lei."Non è possibile non può essere lei,ma quegli occhi..." si diceva mentre riprendeva la strada di casa era talmente turbato che la voglia di sangue e di vedere la vita abbandonare il corpo di qualcuno gli era passata completamente e perso nei suoi pensieri si mise a girovagare nel bosco.Nel frattempo la ragazza si ripulì la bocca e il pugnale e si incamminò nel suo rifugio.Arrivata nei pressi del rifugio il suo sguardo si posò sul boschetto che si estendeva ai margini della città,riamase alcuni secondi a fissarlo e la curiosità la spingeva ad addentrarsi la dentro.Lancio anche uno sguardo verso il rifugio e vide come appariva da fuori uno schifoso ammasso di coperte sporche e puzzolenti con escrementi di topi e persone a questa vista il fatto che lei ci aveva dormito la fece rabbrividire così decise che sarebbe andata nel bosco chissà che magari non trovava un riparo migliore così entro.Appena entrata senti una strana sensazione percorrerle la spina dorsale solleticandole la nuca.Si guardava intorno ammirando il fascino della natura illuminata dalla tenue e candida luce della luna che a tratti filtrava dalle frinde degli alberi,ne era affascinata ed ammaliata.Ad un tratto un rumore fastidioso le suono nella mente e fu costretta a tapparsi le orecchie.Il suono cresceva di intensità ogni secondo di più e le gambe le cedettero crollo a terra ma il suono continuava a crescere di intensità ogni secondo di più la vista le si appanno e appena prima di svenire vide un uomo alto e con la faccia bianca avvicinarsi a lei.

My ribirth-Jeff the Killer-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora